64. Annuario della Istituzione agraria dott. Andrea Ponti

Luogo Milano.
Durata 1892/94 (vol. I) - 1926/30 (vol. XVIII*). La pubblicazione è raccolta in volumi contrassegnati da numeri romani che solo in alcune edizioni sono a loro volta suddivisi in fascicoli contenenti le singole annate rurali.
Periodicità Annuale.
Editore Istituzione agraria dott. Andrea Ponti.
Stampatore Milano, Tip. Bernardoni di C. Rebeschini e C. poi Tipo-Lit. Agraria poi Tip. Lolla e C. poi Tip. Lolla e Radaelli.
Pagine (dei volumi): Da 86 a 340.
Formato 27x19 cm poi 24x17 cm.
Note In copertina, sopra il titolo, compare la dicitura "R. Scuola d'Agricoltura di Milano", che dall'edizione 1920/1922 (vol. XVI) diventa R. Istituto Superiore Agrario in Milano. Il vol. I, contenente gli anni rurali 1892/94, e il vol. IV (1901/03) sono presenti in una I e in una II edizione leggermente differenti tra loro sia per formato sia per contenuti.

Fondata nel 1891 da Ettore Ponti per onorare la memoria del padre Andrea, l’Istituzione agraria dott. Andrea Ponti, annessa alla R. Scuola superiore di agricoltura di Milano (poi R. Istituto superiore agrario in Milano), nasce con lo scopo di “favorire, mediante esperienze agronomiche e studi speciali di economia e di igiene rurale, l’incremento della proprietà fondiaria e il graduale miglioramento delle popolazioni campagnole nella regione lombarda” (art. 1 dello Statuto, 1892). Per attuare questo proposito l’Istituto ritiene innanzitutto necessario uno studio tecnico ed economico accurato delle condizioni agrarie dell’alta e bassa Lombardia, a cui fanno seguito delle prove sperimentali relative “all’applicazione di pratiche agrarie tendenti ad aumentare e migliorare i più importanti prodotti della regione” condotte su appezzamenti di terreno offerti da proprietari e conduttori di fondi lombardi (Ai lettori, 1892, fasc. 1). La pubblicazione dell’«Annuario» vuole quindi rendere conto dei risultati ottenuti dalle diverse esperienze, a loro volta sempre sorrette dalla volontà non tanto di approfondire la conoscenza scientifica dell’argomento, quanto di determinare per ogni caso: “a) l’utile o la perdita derivanti alle varie coltivazioni o industrie; b) i vantaggi o i danni derivanti ai proprietari, ai fittaioli, ai mezzadri, ai braccianti, tenuto conto dei patti contrattuali vigenti” (Programma d’attività, 1892, fasc. 1). Si tiene in particolare a mettere in evidenza il fatto che per condurre tali esperienze l’Istituto si trova in condizione di vantaggio rispetto alle altre istituzioni agrarie sorte in Lombardia con lo scopo di favorire i progressi dell’agricoltura poiché "essendo annesso alla Scuola superiore d’agricoltura esso può contare sull’opera di vari specialisti e sul materiale sperimentale e di ricerca del quale sono dotati i laboratori della scuola” (Guglielmo Korner, Prefazione, 1894-1900, vol. ii). Nel I volume vengono quindi raccolte le Esperienze sulle cereali (frumento, segale, riso e granoturco, presenti fino al 3° volume) condotte nei campi sperimentali disseminati nelle diverse province lombarde: “Il compito nostro si restringe ad indagare il meglio possibile le condizioni di fertilità dei campi offerti per le esperienze e a impiegarvi le diverse dosi di vari concimi chimici, per vedere se sia possibile aumentare la produzione dei cereali in misura tale da compensare le spese anticipate coi concimi e lasciare un certo guadagno. Non ricerche d’indole scientifica, quindi, ma semplicemente dei problemi economici d’interesse speciale per la plaga nella quale deve svolgersi l’attività dell’istituzione” (Angelo Menozzi e Vittorio Alpe, 1892, vol. 1°, fasc. 1°). Si uniformano ai medesimi intenti anche le Esperienze sull’utilizzazione del latte centrifugato (1893-1894, vol. 1°, fasc. 3°) scritte da A. Menozzi in relazione alla preparazione del pane giallo, poiché “considerando il grande consenso del pane fatto con farina di mais presso i contadini lombardi e gli inconvenienti diversi che esso presenta rispetto alla nutrizione, e fra gli altri quello di non possedere una giusta proporzione fra i diversi materiali nutrienti, e tenuto conto che una conveniente utilizzazione del latte centrifugato potrebbe rialzare le sorti del nostro caseificio, si è venuti nel concetto di provare la preparazione dei pane coll’impastare farina di mais con latte centrifugato in luogo dell’acqua”.

Con l’ingresso nel nuovo secolo il direttore della Scuola superiore d’agricoltura G. Korner avverte i lettori del nuovo corso avviato dall’istituzione, la quale, pur senza abbandonare le esperienze di concimazione delle coltivazioni più comuni, “limitandosi però alla soluzione di questioni speciali e lasciando che le prove d’indole generale siano compiute da altre istituzioni che ora si contano nella regione” (Prefazione, 1900-1901, vol. 3°), privilegia nella sua attività le ricerche speciali condotte dalle diverse cattedre appartenenti alla stessa Scuola d’agricoltura. Fra queste si citano, in particolare, gli Studi sulle condizioni del contadino in Lombardia. Abitazioni rurali, condizioni economiche di lavoro, alimentazione (1901-1903, vol. 4°) istituiti dalla cattedra di chimica agraria del dott. Edmondo Gruner, che spiega con queste parole le ragioni della ricerca: “Non è soltanto un alto sentimento umanitario quello che anima la società moderna al fine di migliorare le condizioni dei lavoratori dei campi, ma è anche una condizione di necessità per la nostra agricoltura, fonte principale della nostra ricchezza e del benessere generale. Poiché non si può pretendere di avere una buona e durevole agricoltura se le condizioni dei campi non corrispondono alle esigenze materiali e morali, né si può pensare di porre argine allo spopolamento delle campagne se non si provvede a che il nostro contadino possa nutrirsi a sufficienza, alloggiare igienicamente e sano di mente e di corpo. E chi meglio della benemerita Istituzione agraria dott. Andrea Ponti poteva dedicarsi nella nostra regione a questo complesso lavoro di indagini dirette a stabilire le condizioni reali dei nostri contadini?” Seguono le particolareggiate e interessanti “Osservazioni” condotte presso un’azienda agricola del comune di Settala (circondario di Milano) e di Caravaggio (circondario di Treviglio), alle quali si aggiungono negli anni successivi quelle relative ai comuni di Cavenago d’Adda (circondario di Lodi, 1901-1904, vol. 5°), Parabiago (provincia di Milano, 1901-1905, vol. 6°), Brugherio e Cologno Monzese (circondario di Monza, 1905-1906, vol. 7°).

Si dà poi conto delle esperienze relative alla soluzioni di problemi tecnici, aventi però sempre riflesso economico, istituite dalle cattedre di zootecnia, di patologia vegetale, di batteriologia agraria, di meccanica agraria, e gli studi compiuti presso le cattedre di economia ed estimo rurale (Ordinamenti contabili-amministrativi nelle aziende della bassa Lombardia, 1917-1918, vol. 14°); E. Marenghi, Il valore delle terre nella bassa Lombardia in relazione ai provvedimenti tributari, 1919-1920, vol. 15°), e di economia politico-agraria (Fabio Luzzato, Contributo allo studio delle più recenti innovazioni introdotte nei rapporti di lavoro e di contratto agrario nella regione Lombardia, 1920-1922, vol. 16°).

Nella seconda metà degli anni venti l’Istituzione dichiara l’intenzione di voler dedicare gran parte della propria attività allo studio e all’approfondimento di questioni puramente economiche: “La guerra mondiale e il dopoguerra hanno sconvolto l’economia dei popoli. L’economia agraria ne ha risentito e ne risente ancora. I rapporti fra costo di produzione e valore dei prodotti ne furono alterati in misura straordinaria. Ora uno studio sereno di questi problemi quale può essere fatto dalla nostra Istituzione non può che di tornare d’aiuto al grande lavoro compiuto dal regime fascista pel miglioramento e l’assestamento della nostra agricoltura” (Prefazione, 1926-1930, vol. 18°, fasc. 1°). Seguono, tutti recanti la firma di Paolo Albertario, gli studi: La rimunerazione del contadino salariato fisso in una zona ad agricoltura intensiva della bassa Lombardia. Alto Pavese: indagine riferita al cinquantennio 1878-1927 (vol. 18°, fasc. 1°); Di alcuni aspetti del mercato fondiario postbellico nella bassa Lombardia (vol. 18°, fasc. 3°); In tema di riduzione dei costi in agricoltura (vol. 18°, fasc. 4°).

C. Ro.

Raccolte: MI120: 1892-1894; 1906-1907; 1911-1913; 1915-1916; 1926-1930.