643. Rivista internazionale del commercio e dell'industria

Luogo Milano.
Durata 1° agosto 1913 (a. I, n. 1) - 1° gennaio 1914 (a. II, n. 1)*).
Periodicità Indicata come quindicinale, in realtà esce con cadenza mensile nei numeri reperiti.
Gerente Pietro Paganini.
Editore Enrico Janni.
Stampatore Milano, Stab. Lito-tipografico G. Abbiati.
Pagine Da 32 a 40.
Formato 34x25 cm.

"Lo scopo principale della rivista è quello di offrire possibilità, nella forma più utile ed efficace, al commercio e all'industria estera, di far conoscere in Italia e a quanti vi hanno interesse i suoi diversi prodotti e sistemi di produzione" (1° agosto 1913). Con questo programma, il fondatore del periodico, Enrico Janni, si propone di agevolare il commercio d'importazione in Italia, considerato che "fino ad oggi […] per sapere cosa si fa all'estero occorreva consultare le riviste estere compilate in lingue straniere […] oppure bisognava limitarsi a leggere la quarta pagina dei quotidiani per trovare fra centinaia di annunci quello che poteva interessare". Al contrario, la «Rivista internazionale del commercio e dell'industria» è pressoché interamente dedicata alla pubblicazione di annunci economici e commerciali, suddivisi per categorie (ricerca di compratori in proprio, ricerca di venditori, ecc.) e per paesi, per conto di ditte estere. La redazione della rivista agisce, poi, da intermediario, inoltrando al destinatario le risposte agli annunci.

Numerose sono le pagine dedicate alle inserzioni pubblicitarie, spesso corredate da brevi articoli volti ad illustrare la validità del prodotto reclamizzato. Anche in questo caso prevalgono gli annunci di ditte straniere, nonostante non manchino, sebbene in misura decisamente inferiore, quelli di aziende italiane.

La rivista non si limita, comunque, alla divulgazione di annunci economici, ma intende contribuire allo sviluppo del commercio internazionale con articoli e riflessioni. A questo proposito si segnalano alcuni scritti volti ad informare sulle condizioni del commercio in particolari aree geografiche come, ad esempio, Il commercio estero della Rumenia e la sua produzione petrolifera, Il commercio del Marocco nel 1912 e Il commercio tessile in China, pubblicati nel gennaio 1914 (1° gennaio 1914).

Occasionalmente vengono riprodotti articoli su riviste estere. Fra questi si cita, ad esempio, quello sulle Agenzie commerciali all'estero (1° agosto 1913) pubblicato sulla «Oesterrung Export Revue», a favore dell'apertura di agenzie ufficiali di commercio, tutelato dallo Stato, aventi lo scopo di agevolare i contatti fra le ditte produttrici e i consumatori locali.

Fra gli articoli degni di nota si ricordano, inoltre, I rappresentanti di commercio in Italia (1° gennaio 1914), che appoggia l'iniziativa di dare personalità giuridica alla categoria degli intermediari commerciali, e Perché l'Italia non esporta maggiormente? (1° agosto 1913) in cui la redazione propone ai commercianti italiani una sorta di decalogo con suggerimenti pratici destinati a favorire l'affermazione dei prodotti nazionali sulle piazze estere.

M.C. Br.

Raccolte: MI120: 1913 (lac.)-1914.