74. Annuario dell'industria e degl'industriali di Milano

Sottotitolo Compilato per cura dei signori G. Benvenisti, L.F. Bolaffio, A. Gramola.
Luogo Milano.
Durata 1890-91* (a. I, s.n.).
Periodicità Annuale.
Editore Tipografia editrice Verri.
Stampatore Milano, Tipografia editrice Verri.
Pagine 424.
Formato 18x12 cm.
Note Contiene alcune tabelle.

"Noi - invitano nella premessa i compilatori - preghiamo gli industriali a considerare questo primo Annuario come un saggio […]. L'idea della pubblicazione di questo Annuario è sorta nei compilatori, contemporaneamente all'idea di un'Esposizione nazionale che si avrebbe dovuto tenere a Milano nel 1892. L'esposisizone, per motivi noti, è tramontata […]. L'Annuario è rimasto ed esce alla luce". La pubblicazione vuole mostrare all'Italia e alla stessa Milano "il tesoro di attività, di intelligenza, di operosità che essa possiede nei suoi industriali e nei suoi operai".

L'editore lamenta la mancata notifica di indicazioni da alcuni industriali, che l'ha costretto ad attingere ad altre fonti "meno dirette e meno recenti". I compilatori sostengono di aver visitato "quasi tutti i principali Stabilimenti […] per alcuni mesi", spendendovi "intere giornate". "Oltre ai risultati morali", l'«Annuario» vuole darne di "pratici" facendo conoscere anche le piccole industrie "che ritraggono importanza dal genere della loro produzione". E sostengono in redazione la richiesta di copie del volume, "da varie parti del Regno e anche dall'Estero".

Sono comprese nella pubblicazione le industrie di Milano e dintorni e pure quelle con sede altrove ma che "hanno alla loro testa degli industriali milanesi e si reggono con capitali, pure milanesi". In testa sono gli stabilimenti "che ritenevamo più importanti o di cui avevamo maggiori dettagli"; due monografie sono dedicate all'industria serica e a quella cotoniera. Seguono centinaia di pagine che descrivono, ad una ad una, industrie e loro titolari, con notevole dovizia di particolari (superfici, macchine, dipendenti, produzione, organizzazione del lavoro e talvolta anche istituti previdenziali). In alcuni casi riporta perfino i bilanci: è il caso della Società anonima degli Omnibus di Milano, Affori e Monza (p. 243-248) e del Cotonificio Cantoni di Castellanza, Legnano, Besozzo e Bellano (p. 372-377). Il tono si fa qua e là ossequioso se non elogiativo, ma la descrizione è ricchissima di notizie. Mancano peraltro le illustrazioni.

L'appendice annovera profili del Museo commerciale e della Mostra campionaria; l'elenco degli industriali della provincia di Milano "che assicurano i loro operai alla Cassa Nazionale di Assicurazione contro gli infortuni del lavoro" aggiornato al gennaio 1890; "Un tentativo di Statistica industriale" ottenuto dividendo gli stabilimenti per settori: indicazioni sul capitale delle banche milanesi, dati finanziari sull'andamento delle tramvie a vapore, indicazioni sulla popolazione e l'articolo Alcune istituzioni affini all'industria. Agevolano la consultazione un indice alfabetico e uno generale per categorie.

A. Ac.

Raccolte: MI120: 1890-1891.