77. Annuario italiano del capitalista

Sottotitolo Guida per il portatore di azioni e obbligazioni di banche e società industriali e commerciali poi Guida per il portatore di azioni di banche e di società industriali e commerciali.
Luogo Milano.
Durata 1910 (a. I) - 1934 (a. XXIV*). Le edizioni 1924/1925 , 1925/1926 ecc. fino al 1932/1933 non sono in realtà doppie, ma riportano l'indicazione della doppia annata sia per il forte ritardo con il quale escono, sia perché contengono una "Appendice" nella quale sono contenuti i risultati dei bilanci chiusi nel primo anno e approvati, generalmente, nel marzo del secondo anno.
Periodicità Annuale.
Direttore Enrico Papa (compilatore)
Stampatore Milano, Soc. «La Stampa Commerciale» Editrice.
Pagine Da 360 a 1088.
Formato Da 17x24 cm a 14x23 cm.
Note Pubblicazione data in dono a tutti gli abbonati del «Sole».

“Il lusinghiero successo – si legge nella presentazione dell’«Annuario» – ottenuto dai primi saggi di informazioni schematiche relativi ai risultati finanziari delle banche e delle società industriali e commerciali per azioni... saggi pubblicati, sino allo scorso anno, nelle colonne del giornale «Il Sole» - ha suggerito di preparare un lavoro più completo in proposito... presentato per la prima volta quest’anno in veste tipografica propria, dallo stesso compilatore - il dottor Enrico Papa - pur sempre sotto gli autorevoli auspici del «Sole» (Prefazione, a. 1910).

Pressoché invariate in tutte le edizioni, anche se con una progressiva ampiezza di informazioni, si mantengono le tabelle “Risultati finanziari delle società italiane per azioni” (indagine annualmente estesa al quinquennio precedente e riportante per tutte le società, denominazione, sede, anno di costituzione, valore nominale delle azioni, dividendo annuale degli esercizi ed epoca di chiusura del bilancio) ed “Elenco generale delle società italiane per azioni” nelle quali le diverse società vengono classificate in diversi gruppi e sottogruppi a seconda delle merci o dei servizi prodotti, e per le quali è pertanto previsto un apposito indice. Un elemento d’ulteriore arricchimento viene introdotto nell’edizione del 1928/1929 nella tabella “Risultati finanziari...”, in quanto “considerando come il solo dividendo distribuito sia il più delle volte elemento insufficiente a dare una visione completa delle risultanze del bilancio, specialmente nell’attuale periodo di adattamento di tutto il sistema economico italiano all’attuata stabilità monetaria, si è creduto opportuno aggiungere a ciascuna società la cifra complessiva dell’utile che talvolta viene solo parzialmente distribuito agli azionisti sotto forma di dividendo o anche totalmente accantonato a riserva” (Prefazione, edizione 1928/1929). Stessa continuità si mantiene nel tempo per le rubriche “Le obbligazioni emesse dalle società per azioni”, “Le nuove società per azioni costituitesi”, “Le società per azioni sciolte o messe in liquidazione”, “Gli aumenti di capitale fatti dalle società per azioni”, “Le riduzioni di capitale fatte dalle società per azioni”, nelle quali le società vengono disposte in ordine alfabetico di sede e, per quelle aventi sede nella stessa città, per ordine decrescente di capitale.

Per tutti gli anni di pubblicazione sono poi presenti l’“Elenco delle società associate all’Associazione fra le società italiane per azioni”, le “Modificazioni apportate al regime fiscale sugli zuccheri”, l’“Indice della materia” (a cui dall’edizione del 1926/1927 si aggiunge l’“Indice alfabetico generale di tutte le società”), l’“Elenco delle case inserzioniste”. Dal 1913 in poi si aggiunge a questa lista l’“Elenco delle casse di risparmio associate all’Associazione fra le casse di risparmio, che fornisce “utili informazioni relative al loro patrimonio, all’ammontare dei depositi, alla loro fondazione” (Prefazione, edizione del 1913), rubriche che nell’edizione 1927/1928 diventa “Casse di risparmio e di credito agrario”, dal 1928/1929 “Casse di Risparmio, credito agrario e credito navale”, dal 1931/1932 “Casse di risparmio, credito agrario e credito fondiario”, che riportano gli ordinamenti dei relativi istituti regolati dagli specifici decreti legge.

Fino al 1923 compaiono le rubriche “Titoli a debito dello Stato” con i corsi mensili dei consolidati e dei redimibili, e “Titoli garantiti dallo Stato”, mentre solo nelle prime due edizioni sono presenti quelle dedicate a “Prestiti comunali e provinciali” e “Prestiti a premi”.

Dal 1914 l’«Annuario» pubblica “Le associazioni bancarie”, contenente gli elenchi delle banche federate alle diverse associazioni, che dal 1921 diventa “Le associazioni bancarie e industriali”. Nello stesso anno prende vita la rubrica “Corsi medi dei cambi in Italia”, denominata nelle edizioni precedenti “Il mercato dei valori alle Borse” contenente il corso settimanale dei cambi, che dal 1916 diventa giornaliero (sulle tre distinte fasi in cui è passata la legislazione straordinaria italiana sull’argomento dei cambi, ossia sul periodo anteriore al regime di monopolio regolato dal regio decreto 30 agosto 1914 n. 919, sul periodo a regime di monopolio istituito dalla creazione dell’Istituto nazionale per i cambi con l’estero, sul periodo a regime di controllo e concorrenza circoscritta regolato nelle sue linee fondamentali dal decreto legge del 13 maggio 1919, si veda I cambi in Italia durante la guerra europea e durante l’armistizio, edizione del 1919 e Il commercio dei principali cambi coll’estero nel periodo della guerra, durante l’armistizio e dopo la pace, edizione del 1920). A partire dal 1921, e fino all’ed. 1932/1933, la rubrica “I cambi” viene suddivisa nelle tabelle “Medie mensili dei cambi da valere agli effetti dell’art. 39 del Codice di commercio”, “Tasso di cambio per i pagamenti doganali”, “Tassi applicati alle ferrovie italiane”, quest’ultima presente solo nel 1921.

Dal 1918 al 1926/1927 è presente anche la tabella “Circolazione ed istituti d’emissione”, con i dati relativi ai tre istituti d’emissione ai quali era concessa la facoltà di emettere biglietti di banca ed altri titoli equivalenti pagabili a vista ed al portatore: la Banca d’Italia, il Banco di Napoli e il Banco di Sicilia.

Nel “Diario economico” dell’edizione 1910, rubrica presente solo nelle prime due annate, sono contenuti gli articoli Le società per azioni e le disposizioni del Codice di commercio che le riguardano e Le società per azioni secondo la legge fiscale, poiché “di questa specie di società è bene che i lettori conoscano non soltanto il congegno, ma il modo di funzionamento soprattutto nei rapporti fiscali. Queste leggi sono ignorate dai più e gli stessi giureconsulti devono, di fronte a quelle del bollo e registro, confessarne la mancanza di conoscenza di modo che gli agenti della finanza, sicuri del fatto loro, non contraddetti con cognizione di causa, battono allegramente il campo ignoto vessando e torturando i poveri contribuenti”. Sempre in materia fiscale si segnala l’articolo di Attilio Dassi Le società e l’imposta di ricchezza mobile, edizione del 1912, il cui scopo è quello “di far conoscere la legge d’imposta, cosa indispensabile in momenti come questi in cui la riunione di capitali raggruppati sotto le diverse forme di società costituisce la fonte principale della ricchezza e della prosperità nazionale”.

Si segnalano ancora gli articoli La riforma monetaria italiana (edizione del 1927/1928), Il primo anno di stabilità monetaria italiana (edizione del 1928/1929), Il secondo anno di stabilità monetaria in Italia (edizione del 1929/1930), Il terzo anno di stabilità monetaria in Italia (edizione 1930/1931).

Nelle Prefazioni, che contengono sempre e commenti sull’andamento economico e finanziario dell’annata, vengono costantemente messe in evidenza le difficoltà incontrate dal compilatore nel raccogliere i risultati finanziari delle banche e delle società per azioni, che per giustificare il forte ritardo con il quale, soprattutto in alcuni periodi, esce l’«Annuario»: “L’eccezionale incremento verificatosi nelle nuove costituzioni di società per azioni e gli aumenti quasi generali di capitale, che furono la conseguenza del deprezzamento del denaro e della moltiplicata attività delle anonime, hanno accresciuto il lavoro di ricerche. Inoltre l’incuria di moltissime, forse della maggioranza, delle società nel rispondere direttamente e sollecitamente alla richiesta dei dati che l’«Annuario» registra ed elabora, obbligano a ricerche indirette, meno agevoli, più lunghe e difficili, che ostacolano sempre la speditezza del lavoro, e sono causa talvolta di lacune e involontarie inesattezze. Altre difficoltà e ritardi derivano dalla diminuita produttività che l’industria tipografica - al pari di ogni altra industria – attraversa in seguito all’adozione della giornata lavorativa di 8 ore” (Prefazione, edizione del 1919).

Una segnalazione a parte merita poi l’edizione del 1934, interamente dedicata ai valori a reddito fisso: “Per una volta si è creduto opportuno allontanarsi dal vasto campo dei valori a reddito variabile, costituito dalla Società per azioni, per trattare invece prevalentemente dei valori a reddito fisso, che al presente più interessano capitalisti e risparmiatori. I debiti di Stato, perpetui e garantiti, le obbligazioni fondiarie, alle quali furono di recente rivolte le sollecite cure del governo fascista, con provvedimenti di conversione, i prestiti comunali e provinciali e quelli emessi da enti vari, con o senza premi”, costituiscono la materia trattata nella prima parte del volume (Prefazione, edizione del 1934). Seguono dati succinti relativi alle obbligazioni emesse dalle società per azioni e le tabelle dei valori a reddito variabile, ma limitatamente ai titoli bancari, industriali e commerciali quotati nelle borse italiane.

C. Ro.

Raccolte: MI040: 1910-1934.