La pubblicazione esordisce con una nota dedicata a Louis Pasteur, ricordato in qualità di promotore della bacologia e della sericoltura. Rivolgendosi ai lettori, dichiara poi: "Nello imprendere la pubblicazione del presente Annuario, l'editore e i compilatori hanno la coscienza di colmare una lacuna, perocché giammai sino ad oggi venne compreso in un tutto ciò che direttamente ed indirettamente si riferisce al movimento commerciale e industriale dell'articolo serico".

Le pagine successive ospitano l'elenco delle nuove tariffe doganali per i bozzoli, le sete, i cascami e i tessuti, quello degli osservatori bacologici d'Italia (complessivamente una settantina), e infine il catalogo ufficiale dei premiati alle esposizioni di Parigi (1878), Milano (1881), Torino (1884) e Roma (1887).

La parte centrale e più cospicua dell'«Annuario» contiene l'elenco, corredato di indirizzo, degli operatori (ditte e persone) attivi in Italia e all'estero nel campo della produzione e commercializzazione della seta.

Per Milano e, in minor misura, Torino, vengono offerte numerose altre indicazioni. Per Milano, ad esempio, si danno notizie sulla Camera di commercio, sul Museo commerciale, sull'Associazione dell'industria e del commercio delle sete in Italia (della quale viene prodotto lo statuto). Sono pubblicati anche il regolamento per la Borsa delle sete e quello per la commissione incaricata della redazione del listino dei corsi delle sete e affini. Si dà conto inoltre degli usi commerciali della piazza di Milano e della Scuola di tessitura serica costituitasi presso la Società d'incoraggiamento per le arti e i mestieri.

Per il capoluogo piemontese vengono dati, tra l'altro, ragguagli sull'Associazione serica e sul Museo nazionale di bacologia e sericoltura.

La Francia è, tra gli Stati esteri, quella sulla quale vengono fornite le notizie più circostanziate.

Il volume è corredato da una "Bibliografia sericola" curata da Ulrico Hoepli, da un indice delle materie e da uno delle località in ordine alfabetico.

S. Ma.

Raccolte: MI120: 1888.

Link risorsa: https://www.lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/81/