Collezioni del Civico Museo della Seta Abegg

Definizione: raccolta

Tipologia: documentazione del patrimonio culturale

Istituto di conservazione: Civico Museo della Seta Abegg, Garlate (LC)

Consistenza

Il Museo della Seta Abegg è un complesso di documentazione storica materiale dell'industria di produzione e lavorazione della seta naturale. Seta di Bombyx mori. I suoi elementi principali oltre all'esposizione museale in sé, sono la Filanda omonima sulla sponda del lago di Garlate dove il Museo è ubicato e il Gelseto storico che la circonda.

Notizie storico critiche

Il museo fu inaugurato nel 1953 come istituzione privata della società svizzera Abegg & C. con sede in Zurigo proprietaria in Italia di numerosi setifici. L'idea di un museo rivolto alla seta quale testimonianza scientifica e tecnica di questa ricca attività manifatturiera, fu concepita negli anni Trenta del Novecento da Carlo Job, direttore generale delle aziende Abegg in Italia, quando a fronte della "crisi del 1929" venivano smantellate molte manifatture seriche.
Da allora iniziò a raccogliere macchinari del passato usati per la seta provenienti da Abegg e altre proprietà. La guerra sopraggiunta fece accantonare il progetto.
Terminato il conflitto e ripresa l'attività industriale, poco prima del 1953 iniziarono i lavori di allestimento del Museo della Seta Abegg occupando l'intera ala ovest della antica filanda di Garlate.
Dell'allestimento del Museo, Job incaricò Vittorio Crippa, allora direttore della Officina Abegg per macchine tessili. Fu così realizzata una ricca esposizione che copre tutta la filiera serica: dall'industria semaia col metodo Pasteur, all'allevamento del baco, al trattamento dei bozzoli. Dalla delicata fase di trattura, alla produzione di filati, alla tessitura, a tutti i trattamenti e controlli intermedi. Tutte le macchine vennero restaurate e in buona parte rese funzionanti.
Il museo non aveva solo scopo documentale, ma si poneva obiettivi formativi rivolti alle scuole tecniche e corsi sul tessile, ai dipendenti delle varie manifatture di settore. Per far sì che i macchinari fossero facilmente compresi si fece in modo che quasi tutti funzionassero; scelta che si rivelò molto proficua. Anche dopo l'apertura nel 1953 la ricerca di altri reperti proseguì per anni.
Quando nel giugno 1973 la Società Abegg come tale cessò ogni attività in Italia, per il Museo si ventilarono diverse scelte, tra cui quella di portarlo in Svizzera; Chi aveva curato il Museo di Garlate fece presente ai massimi responsabili di quell'azienda l'opportunità che il museo restasse dove venne ideato e ben ambientato storicamente fin dalle origini. La loro sensibilità fece il resto e il Museo Abegg nel 1976 venne donato al Comune di Garlate a patto che fosse conservato con cura e mantenuto efficiente.
Dopo vicende alterne in cui si mise a dimora il "Gelseto storico" e si proseguì con la "Bigattiera storica", l'allevamento annuale di bachi da seta. Nello stesso periodo continuò il recupero di altri macchinari da manifatture seriche dismesse. Nell'anno 2000, grazie a un finanziamento UE (il progetto multiregionale "Archeoseta" tra Italia/Garlate, Inghilterra/Macclesfield, Portogallo/Chacim e Spagna/Terrassa) il Museo iniziò ad essere aperto, ma una fase critica ne determinò la temporranea chiusura. Grazie all'intervento del comune, a donazioni di ditte e al contributo di tanti volontari che restaurarono tutti i macchinari ora esposti, il 30 novembre 2013 è stato nuovamente riaperto.