Lesaphon Charleston/ Lesa 417 R-A - radiofonografo - industria, manifattura, artigianato

Lesa

Lesaphon Charleston/ Lesa 417 R-A - radiofonografo - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Apparecchio di forma parallelepipeda in plastica e metallo con maniglia per il trasporto. Nella parte superiore sono presenti le rotelle per la regolazione del volume e per la selezione delle frequenze, e tre tasti per la scelta della modalità di funzionamento: giradischi, onde medie, onde FM. Sulla parete frontale, nella parte superiore sono presenti gli interruttori di accensione e le scale di lettura delle frequenze (da 0.52 a 1.64 MHz per le onde medie MW e da 88 a 108 MHz per le onde in modulazione di frquenza FM). Gran parte della parete anteriore è apribile. Sbloccati i fermi laterali, si estrae il coperchio e si accede al giradischi. Questo è costituito da un piatto girevole in plastica ricoperto completamente da un riduttore per i dischi a 45 giri (rotto in più punti) e un braccio girevole in plastica. Sull'estremità libera del braccio è inserita la puntina in zaffiro. Il braccio può essere posizionato in un apposito incastro in plastica quando non in uso. Tra braccio e piatto è presente la manopola per la selezione della velocità di rotazione del piatto: 33, 45 giri. Di fianco al piatto, dietro ad una griglia in plastica, è inserito l'altoparlante con l'amplificatore. All'interno anche il circuito supereterodina con i 9 transistor. Lateralmente, da un lato è inserita l'antenna telescopica estraibile, dall'altro la presa con il cavo di alimentazione alla rete elettrica.

Funzione: Ascolto di programmi radiofonici attraverso la ricezione di frequenze radio a onde medie e in modulazione di frequenza. Riproduzione di suoni incisi su dischi fonografici a 33, 45 giri. Poteva funzionare sia a batterie che in corrente alternata.

Notizie storiche: La registrazione e riproduzione del suono ha inizio nel 1877 con il fonografo di Edison che utilizzava cilindri incisi come supporti. Nel 1889 invece venne brevettata da Bell e Tainter e successivamente rivisitata da parte di Berliner, la registrazione per incisione su dischi in gommalacca. Dopo un po' di sperimentazione, Berliner lanciò commercialmente l'apparecchio e i primi dischi, incisi su un solo lato, nel 1892. Nel 1908 venne lanciato il disco inciso su due lati che aumentava la durata dell'ascolto. Questa caratteristica e il prezzo contenuto decretò il successo della tecnologia del disco. Dopo i primi dischi 78 giri in gommalacca fu la volta dei dischi in vinile (PVC), introdotti nel 1948 negli Stati Uniti. Meno fragili, di diverso formato (16, 33, 45, 78 giri), con meno fruscii, decretarono la grande diffusione degli apparecchi per la riproduzione. La riproduzione avveniva ponendo il disco su un piatto rotante fatto girare a velocità costante e predefinita. La rotazione del disco era assicurata da diverse tipologie di trasmissione (a molla, con motorino e cinghia, con pulegge, a trazione diretta, ecc). La riproduzione era poi affidata alla puntina di lettura appoggiata sul disco inciso. La puntina era parte di un fonorivelatore, detto "pick-up", montato sul braccio del giradischi e costituito da una cartuccia comprendente la puntina di lettura e il relativo trasduttore elettromeccanico o piezoelettrico. In questo modo la vibrazione della puntina sul solco del disco in rotazione veniva trasformata in un segnale elettrico poi inviato ad un amplificatore e quindi all'altoparlante. La riproduzione meccanica del suono, vibrazione della puntina trasmessa ad una membrana che riproduceva il suono, diventa riproduzione elettromagnetica. Dopo la Seconda Guerra Mondiale con la grande espansione dell'industria discografica, si ebbe una grande diffusione dei giradischi che divennero oggetti comuni in tutte le case. A metà degli anni sessanta iniziò la produzione delle audiocassette, destinate a sottrarre parte del mercato ai dischi in vinile per la loro semplicità d'uso e il basso costo. Dagli anni '90, l'avvento delle tecnologie digitali ha relegato il vinile ad un mercato di nicchia costituito di appassionati o per usi specifici come ad esempio i dj. Prezzo del 1968-71 di questa fonoradio: Lire 43.900.

Autore: Lesa (progettista/ costruttore) (1929-1971)

Datazione: ca. 1968 - ca. 1971

Tipologia: fonoradio

Materia e tecnica: plastica; metallo

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 32 cm x 11 cm x 25 cm

Collocazione

Saronno (VA), Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese

Riferimenti bibliografici

Catalogo Antique "Catalogo Antique Radio", Maser (TV) 2006, p. 477

Ravalico D. E. "La Moderna Supereterodina", Milano 1943

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2008)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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