Incis V32 - registratore - industria, manifattura, artigianato

INCIS; Castelli, Arrigo

Incis V32 - registratore - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Magnetofono a sviluppo verticale costituito da una valigia in legno ricoperto in materiale plastico marrone. Superiormente è inserita una maniglia in plastica e metallo per il trasporto. La parete anteriore è parzialmente coperta da una parte in plastica nera. Estraendo questo coperchio si accede ad una piastra in metallo sulla quale sono collocati due fusi con inserita una bobina di nastro magnetico (da 6") tenuta in posizione da un tappo in gomma nera. Sotto ai fusi sono disposte le testine di registrazione e riproduzione tra le quali scorre il nastro magnetico. Sotto a questa parte con coperchio, sono inseriti una serie di comandi sempre accessibili. Un selettore per l'accensione e la selezione della velocità di trascinamento 4.75, 9.5, 19cm/s, un contagiri a numeri con pulsante di azzeramento, cinque tasti per fermare il nastro (stop), avviare la registrazione (rec), avviare la riproduzione (start/play), riavvolgimento veloce, avanzamento veloce. Accanto si trova una spia che indica il funzionamento. Lateralmente sono inseriti due commutatori per la regolazione dei toni e del volume e tre prese di cui due a cinque poli per il collegamento di un microfono e di una radio ed una presa a due poli per un altoparlante. Sull'altro lato si ha una griglia di aerazione in plastica. Sul retro vi è un'altra griglia che protegge anche l'altoparlante ellittico, un vano contenente il cavo di alimentazione di rete e un piccolo microfono magnetodinamico con spina a cinque poli, tre diverse coppie di boccole per tre diverse tensioni di alimentazione (220, 115, 160V). Funzinamento con sette transistor più un raddrizzatore. Potenza d'uscita 2,2W, frequenza (con velocità di 19cm/s) 50-20000Hz.

Funzione: Registrazione di suoni su nastro magnetico e riproduzione di suoni memorizzati su nastro magnetico. Permetteva registrazioni di durata fino ad 8 ore.

Modalità d'uso: Inserire la spina nella presa di corrente. Posizionare le bobine negli appositi fusi. Selezionare la modalità d'uso (registrazione/riproduzione). Collegare eventuali accessori esterni. Procedere con la registrazione o la riproduzione, regolando il volume. Registrazione: i suoni, raccolti da un microfono, modulano una corrente elettrica che fa variare il flusso di un'elettrocalamita, detta testina di registrazione. Un nastro magnetico passa a contatto della testina e si magnetizza grazie a questo flusso. Il nastro conserva la sua magnetizzazione. Riproduzione: per la riproduzione del suono, il nastro magnetizzato viene fatto passare nella testina di riproduzione (un altro elettromagnete). Essendo magnetizzato, modula una corrente che, opportunamente amplificata, viene inviata ad un altoparlante. Era possible l'uso sia in verticale che in orizzontale.

Notizie storiche: La registrazione e riproduzione del suono ha inizio nel 1877 con il fonografo di Edison che utilizzava cilindri incisi come supporti. Nel 1889 invece venne brevettata da Bell e Tainter e successivamente rivisitata da parte di Berliner, la registrazione per incisione su dischi in gommalacca. Dopo un po' di sperimentazione, Berliner lanciò commercialmente l'apparecchio e i primi dischi, incisi su un solo lato, nel 1892. Nel 1898 venne invece brevettato il primo sistema di registrazione del suono su una sottile lamina d'acciaio: il telegrafono di Valdemar Poulsen permetteva di trasformare le pulsazioni binarie generate da una bobina magnetizzata da impulsi telegrafici. Solo nel 1947 si arrivò all'invenzione, da parte di Arrigo Castelli, del magnetofono. Castelli ideò prima la registrazione su filo d'acciaio e successivamente quella su nastro magnetico. Fondò anche la "Magnetofoni Castelli" per la loro produzione. Anche la "Geloso" produceva magnetofoni su licenza Castelli. Il nastro magnetico era avvolto su bobine difficili da caricare e facilmente soggette a danneggiamento. A metà degli anni sessanta iniziò la produzione delle audiocassette (musicassette, Compact cassette), destinate a sottrarre parte del mercato ai registratori a nastro magnetico (oltre che ai dischi in vinile), per la loro semplicità d'uso e il basso costo. Prezzo di vendita di questo modello negli anni 1968-70: Lire 59.000

Autore: INCIS (progettista/ costruttore) (1953-); Castelli, Arrigo (inventore) (1921-2007)

Datazione: ca. 1968 - ca. 1970

Tipologia: magnetofono a valvole

Materia e tecnica: plastica; metallo; gomma

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 35 cm x 17 cm x 28 cm

Peso: 8 kg

Collocazione

Saronno (VA), Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese

Riferimenti bibliografici

Incis "Non è soltanto un nuovo registratore a nastro magnetico è un Incis", Milano 1970

Magnaghi E. "50 anni di attività con la tecnica della registrazione e riproduzione analogica", 2005

Catalogo Radio "Catalogo Radio Televisione Acustica : 1968-69", Milano 1968, p. 417

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2008)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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