Emisferi di Magdeburgo - fisica

Von Guericke Otto; Martin Benjamin

Emisferi di Magdeburgo - fisica

Descrizione

Si tratta di due emisferi di ottone, rifiniti in modo da risultare perfettamente aderenti una volta messi insieme. Quello inferiore è munito di un rubinetto che lo colega alla base, quello superiore porta un'impugnatura. Il rubinetto permette di evacuare l'aria dalla sfera ottenuta facendo combaciare i due emisferi. Il bordo di combaciamento degli emisferi è privo di guarnizione, ma è probabile che in origine ne fosse munito.

Funzione: Con gli emisferi di Magdeburgo si può mostrare l'azione della pressione atmosferica.

Modalità d'uso: Fatti aderire mediante una guarnizione di cuoio e aperto il rubinetto, si collegano a una macchina pneumatica (l'emisfero inferiore ha, appunto, un piede che veniva appoggiato sul piatto della pompa stessa). Quando l'aria all'interno è molto rarefatta e il rubinetto chiuso, la pressione atmosferica all'esterno tiene così aderenti i due emisferi che risulta praticamente impossibile separarli.

Notizie storiche: Nel 1657 Otto von Guericke eseguì pubblicamente un esperimento che dimostrava in modo impressionante la forza della pressione atmosferica. Ciò ebbe luogo a Magdeburgo, città di cui egli era il borgomastro. Fatti combaciare due emisferi metallici cavi ed estratta l'aria interna con una pompa pneumatica, Guericke fece vedere che era difficilissimo separarli. Si racconta che, per riuscire nell'intento, fu necessario ricorrere a sedici cavalli messi a tirare otto per parte.

Autore: Von Guericke Otto (inventore) (1602/ 1686); Martin Benjamin (costruttore) (1705/ 1782)

Materia e tecnica: ottone; cuoio

Categoria: fisica

Misure: 32 cm

Collocazione

Pavia (PV), Museo per la Storia dell'Università

Riferimenti bibliografici

Strumenti Alessandro "Gli strumenti di Alessandro Volta : Il gabinetto di fisica dell'Università di Pavia", Milano 2002

Credits

Compilazione: Boffelli, Fabrizio (2008)

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