Elettrometro di Mascart - fisica

Caputo Giuseppe

Elettrometro di Mascart - fisica

Descrizione

Una scatola cilindrica di ottone brunito è sostenuta da tre gambe munite di viti calanti. La scatola ha una finestra circolare di vetro in corrispondenza dello specchio dell'equipaggio mobile e quattro finestrelle rettangolari in corrispondenza dei settori. Sotto il coperchio della scatola sono sospesi a colonnine di vetro quattro quadranti di ottone formanti una scatola piatta cilindrica. Uno di essi è mobile. I settori sono collegati a coppie ed ogni coppia è in comunicazione con un elettrodo munito di serrafili sospeso all'interno della scatola con una colonnina di vetro. Un terzo elettrodo analogo reca un filo di platino che pesca in una vaschetta di piombo posta sul fondo della scatola. Sul coperchio della scatola si trova un tubo verticale sulla sommità del quale, ad un piccolo arganetto, sono fissati i capi della sospensione bifilare che sostiene l'equipaggio mobile. Una manopola con vite senza fine che ingrana nella filettatura alla base della colonna permette di ruotare la colonna stessa e la sospensione. Due lamine metalliche scorrevoli con scanalatura, inserite sotto l'arganetto, possono regolare la posizione dei fili. L'equipaggio mobile è formato da un filo d'alluminio a fora di 8 inserito fra i quadranti. Esso è munito di uno specchietto per le letture a riflessione e di un filo metallico che inferiormente pesca nella vaschetta di piombo. Un serrafili è fissato alla scatola e permette di collegarla alla terra.

Funzione: Gli elettrometri sono utilizzati per la misura di un potenziale elettrico.

Modalità d'uso: L'equipaggio mobile viene orientato simmetricamente rispetto alla linea di divisione dei quadranti. Nella vaschetta viene versato dell'acido solforico che permette di mettere in comunicazione l'equipaggio mobile con l'elettrodo munito di serrafili. Questo viene collegato con il corpo di cui si desidera misurare il potenziale. Le due coppie di quadranti sono invece collegate ad i poli di una o più pile in modo che essi siano portati a potenziali uguali e di segno opposo. Per l'azione della forza elettrostatica, sull'equipaggio mobile agisce una coppia che lo fa ruotare. Dall'angolo di deviazione è possibile ricavare il valore del potenziale cercato.

Autore: Caputo Giuseppe (costruttore)

Materia e tecnica: vetro; ottone; platino; piombo; alluminio

Categoria: fisica

Misure: 50 cm x Ø 20 cm

Collocazione

Pavia (PV), Museo per la Storia dell'Università

Riferimenti bibliografici

Bellodi G./ Brenni P./ De Luca M.T. "Strumenti di misura elettrici del Museo per la Storia dell'Università di Pavia",

Brenni P. "Gli strumenti di fisica dell'Istituto Tecnico Toscano - Elettricità e magnetismo",

Credits

Compilazione: Boffelli, Fabrizio (2008)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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