Zenit E - apparecchio fotografico - Industria, manifattura, artigianato

KMZ

Zenit E - apparecchio fotografico - Industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Apparecchio fotografico a sviluppo orizzontale, in metallo ricoperto con materiale plastico antiscivolo. Sulla parete frontale si inserisce l'obiettivo con innesto a vite. Il mirino reflex a pentaprisma è inserito al centro dell'apparecchio ed è costituito da uno specchio a ribalta, a ritorno istantaneo, montato dietro l'obiettivo, che riflette la luce proveniente dall'obiettivo stesso su un vetro smerigliato, così da visualizzare l'immagine di traguardazione e consentire la messa a fuoco. Sopra al vetro smerigliato è inserito un pentaprisma in vetro ricoperto in metallo. Sul retro dell'apparecchio, in corrispondenza del pentaprisma, si ha l'oculare. Davanti al pentaprisma, esternamente, è montato un esposimetro al selenio incorporato all'apparecchio ma non accoppiato al diaframma (messa a fuoco dell'immagine ed apertura del diaframma vengono regolati sull'obiettivo). All'interno dell'apparecchio, dietro allo specchietto reflex, si ha l'otturatore a tendina in tessuto, a scorrimento orizzontale con tempi da 1/30 a 1/500 di secondo più la posa B e la posizione per lo scatto sincronizzato con il flash con velocità 1/30 di secondo, selezionabili mediante una rotella posta a destra del pentaprisma. Accanto al comando dei tempi dell'otturatore, si trovano il comando dell'esposimetro e la leva di avanzamento della pellicola con, incorporati, contafotogrammi e pulsante di scatto dell'otturatore. Sul fronte dell'apparecchio troviamo il comando per l'autoscatto e un contatto sincro per il flash. Alla sinistra del pentaprisma si trova invece una rotella per impostare la sensibilità della pellicola espressa in ASA (da 16 a 500) o DIN (da 13 a 28), al cui interno è sistemato il dispositivo di sblocco del rullino. Il rullino (pellicola 35mm per 36 pose formato 24x36mm) è contenuto all'interno del dorso dell'apparecchio. Per accedere al porta rullino si sblocca il dorso che, incernierato sul lato destro,si apre lateralmente. Sotto all'apparecchio un foro filettato permette il posizionamento su un cavalletto.

Funzione: Questo apparecchio fotografico versatile, relativamente semplice da usare, può essere utilizzato con molti tipi diversi di obiettivi con focali che possono andare da 15 a 1000mm e con numerosi accessori (flash, filtri, cavalletti, ecc) e si presta per molteplici usi soprattutto amatoriali. Questo tipo di apparecchi reflex monoculari erano molto apprezzati anche dai fotoreporter.

Modalità d'uso: Dopo aver caricato la pellicola in rullo nell'apposito vano nel dorso dell'apparecchio, aver regolato la sensibilità sull'apposito dispositivo e scelto ed inserito l'obiettivo adatto alla ripresa che si intende effettuare, la fotocamera è pronta per l'uso. Si inquadra il soggetto che si intende fotografare guardando nell'oculare. Grazie allo specchietto reflex e al pentaprisma, l'immagine di traguardazione è dritta, senza errori di parallasse e lateralmente corretta (non invertita). Poi si preme il tasto dell'esposimetro e rispetto al risultato ottenuto si imposta l'apertura del diaframma direttamente sull'obiettivo e i tempi di posa con il comando sull'apparecchio. Mediante l'apposito anello posizionato sull'obiettivo, si regola la messa a fuoco del soggetto. Fino a questo punto lo specchietto è rimasto in posizione davanti all'otturatore e l'otturatore, posizionato sul piano focale, chiuso così da tenere la pellicola al buio. Si fa avanzare la pellicola sul nuovo fotogramma e si preme il pulsante di scatto dell'otturatore: lo specchietto si gira, l'otturatore si apre e la luce entra attraverso l'obiettivo ed impressiona la pellicola fotografica. L'otturatore si richiude. Prima di effettuare un'altra ripresa occorre far avanzare la pellicola sul fotogramma successivo. Finiti i fotogrammi, si riavvolge la pellicola, si estrae il rullino e si procede allo sviluppo e alla stampa.

Notizie storiche: A partire dagli anni '20 del XX secolo nell'ex URSS iniziò la spinta verso l'industrializzazione del Paese. Vennero create comuni in cui le persone lavoravano in diversi settori, ricevendo alta formazione dalle Università Statali. Nel 1932 vennero in questo modo prodotti i primi articoli nel settore della fotografia ovvero i primi apparecchi fotografici copiati dai modelli Leica a cura dell'azienda FED nata per dare un lavoro e quindi un futuro ai bambini ucraini orfani. La qualità dei prodotti russi era molto buona e gli standard richiesti dalle aziende stesse molto elevati. Nacquero numerose aziende e la produzione aumentò velocemente. Negli anni '40 furono diverse le aziende di produzione nel settore dell'ottica di precisione che si dedicarono ad articoli fotografici: obiettivi ed apparecchi. Nel 1941 nacquero, per decisione ministeriale, negozi di prodotti di ottica di precisione e durante la Seconda Guerra Mondiale, la richiesta di binocoli, mirini ecc per il settore militare divenne molto pressante e venne soddisfatta dalla KMZ di Krasnogorsk (Mosca). Alla fine della guerra Stalin volle supportare lo sviluppo verso l'autonomia dei singoli stati dell'URSS e la KMZ divenne gioiello di punta della Russia, con l'aiuto della Germania. Sin dall'inizio la produzione fu mirata a prodotti di alta qualità e ben presto divenne una produzione interamente interna. A metà degli anni '50 i prodotti KMZ, GOMZ, KIEV ARSENAL erano assolutamente competitivi con quelli europei anche se largamente rivolti al mercato interno. La Zenit E, prodotta dalla KMZ dal 1965 al 1981, è stata venduta in più di tre milioni di esemplari e normalmente montava un obiettivo Helios 58mm o un Industar 50mm. Molti di questi prodotti sono stati largamente venduti in Italia anche nei mercatini di Russi, Polacchi, Ucraini ecc., soprattutto negli anni '80 e '90. Questo apparecchio fotografico era in uso al Centro di Fisica Sperimentale del Museo. Questo Centro nacque, intorno al 1955, nell'allora denominato Museo della Scienza e della Tecnica, con scopi didattici. Un luogo dove effettuare formazione per gli insegnanti ed attività sperimentali per gli studenti delle scuole superiori. Il Centro di Fisica, fiore all'occhiello del Museo, è rimasto in funzione fino al 1984.

Autore: KMZ (costruttore) (1942/ 2005)

Datazione: ca. 1977

Materia e tecnica: metallo; materiale plastico; specchio; vetro

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 14 cm x 6 cm x 9 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Hedgecoe J. "Fotografare : tecnica e arte", Milano 1976, pp. 38-47

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2008)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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