No. 1 Pocket Kodak Camera - apparecchio fotografico - industria, manifattura, artigianato

Eastman Kodak Co.; Canadian Kodak Company Ltd

No. 1 Pocket Kodak Camera - apparecchio fotografico - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Apparecchio fotografico verticale in metallo verniciato, di forma parallelepipeda, con bordi arrotondati e maniglia in cuoio. Aprendo lo sportello anteriore, incernierato nel lato inferiore, è possibile estrarre il soffietto in pelle nera, libero di scorrere su una guida metallica posizionata nell'interno dello sportello stesso. Lo sportello è mantenuto aperto da due tiranti in metallo. Il soffietto termina con un telaio in metallo sul quale è posizionato il porta obiettivo anch'esso in metallo. Per fissare il soffietto nela posizione desiderata occorre avvitare l'apposito fermo. La lettura della distanza di ripresa può avvenire rispetto ad una scala graduata fissata sull'interno del coperchio che riporta le distanze da 2 a 30m o da 6 a 100ft. Lo sportello aperto poggia su una linguetta in metallo estraibile. Sullo sportello è presente un foro filettato per il posizionamento su un cavalletto. L'obiettivo (del quale manca una lente) è a fuoco fisso e, al suo interno, sono inseriti un diaframma iride ed un otturatore centrale. Sotto all'obiettivo è possibile selezionare, mediante una levetta, l'apertura del diaframma a iride (posizioni: 1, 2, 3, 4, probabilmente in unità U.S.). La levetta sopra all'obiettivo permette di scegliere tre modalità di scatto per l'otturatore: chiuso, posa, istantanea (con velocità di scatto 1/25 oppure 1/50 di secondo). Lo scatto avviene mediante una levetta posizionata sempre sull'obiettivo, in prossimità dell'otturatore oppure con comando pneumatico (non presente). Sul porta obiettivo è fissato anche un mirino a riflessione orientabile (del quale manca una lente). Sbloccando un fermo posto vicino alla cerniera dello sportello si può estrarre questa parte dell'apparecchio dal resto del dorso per l'inserimento della pellicola in rullo da 120 per formati 2 1/4x3 1/4". Ad apparecchio aperto è visibile l'interno del soffietto, nel dorso sono visibili i due vani dove si inserisce la pellicola in rullo. L'avanzamento della pellicola avviene manualmente attraverso una farfalla posizionata lateralmente in corrispondenza del rullo. Sul retro sono presenti uno sportellino apribile dal quale si può eccedere al retro della pellicola e una finestrella circolare con vetro arancione per la lettura diretta del numero di fotogramma dal retro della pellicola.

Funzione: Apparecchio fotografico portatile, adatto soprattutto per usi amatoriali. Permetteva la realizzazione di negativi di formato 2 1/4x3 1/4" (6x9cm) su pellicola 120.

Modalità d'uso: Il fotografo, di fronte al soggetto da fotografare controlla le condizioni di luce e valuta la distanza di ripresa, quindi seleziona apertura del diaframma e velocità di scatto. Poi impugna l'apparecchio e guarda nella lente del mirino per inquadrare il soggetto. Fino a questo punto l'otturatore è rimasto chiuso tenendo la pellicola al buio. Il fotografo fa avanzare la pellicola sul nuovo fotogramma e preme il pulsante di scatto dell'otturatore. La luce entra nella fotocamera attraverso l'obiettivo ed impressiona la pellicola fotografica. Finiti gli scatti il fotografo riavvolge la pellicola ed estrae il rullino per procedere allo sviluppo e alla stampa.

Notizie storiche: La fotocamera della Eastman Kodak Co. denominata Pocket Kodak, nacque nel 1925 sull'onda del successo di altri apparecchi di dimensioni ridotte che utilizzavano pellicole in rullo e prevedevano tiranti in metallo per mantenere il soffietto in posizione. Questa fotocamera nacque infatti a seguito dei modelli Folding Pocket Kodak nati nel 1897 e prodotti fino al 1915 e dei Vest Pocket Kodak nati nel 1912 e prodotti fino a metà degli anni '30. Tutti i modelli Pocket Kodak hanno le finiture del tipo Autographic anche se il nome non compare nella denominazione. La caratteristica dei modelli di tipo Authographic (nati nel 1914) era quella di avere una finestrella sul retro dalla quale si poteva accedere al retro della pellicola per scrivere, con un'apposita penna fornita con l'apparecchio, eventuali informazioni quali la data, il luogo, ecc. Utilizzando speciali pellicole con un tessuto inserito tra pellicola e carta posta sul retro della pellicola stessa che diventava trasparente alla pressione di una penna. Gli apparecchi del tipo Autographic potevano essere usati sia con pellicole normali che con pellicole di questo tipo. Il successo di questo tipo di apparecchi non fu però dovuto a questa idea. Infatti, oggi, non ci rimangono molte pellicole di questo tipo. La produzione di pellicole Autographic terminò nel 1934 con l'avvento delle pellicole pancromatiche, troppo sensibili per permettere queste applicazioni. Questa fotocamera è stata prodotta dalla Canadian Kodak Co. Ltd. che era la filiale canadese della Eastman Kodak Co. La Eastman Kodak Co. di Rochester, aveva infatti numerose succursali estere, completamente autonome dalla casa madre, che sviluppavano anche proprie linee di prodotti.

Autore: Eastman Kodak Co. (costruttore) (1889/); Canadian Kodak Company Ltd (costruttore) (1900 ca./)

Datazione: ca. 1926 - ca. 1931

Materia e tecnica: metallo; pelle; vetro; tela; cuoio

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 9 cm x 14 cm x 17 cm

Peso: 640 g

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

White R. "Discovering Old Cameras 1839 - 1939", Princes Risborough, UK 2001, pp.49-50

Price Guide "Price Guide to Antique & Classic Cameras 1995 - 1996", Grantsburg, USA 1994, pp. 164

Williamson D. "Comprehensive Guide for Camera Collectors", Atglen, USA 2004, pp. 94-109

McKeown J./ McKeown J. "Collectors Guide to Kodak Cameras", Grantsburg, U.S.A. 1981, p. 73

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2008)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

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