Silma Alfa 06 SoundSystem - proiettore cinematografico - industria, manifattura, artigianato

Silma; Will

Silma Alfa 06 SoundSystem - proiettore cinematografico - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Cineproiettore in plastica da tavolo con maniglia, poggiante su piedini di cui quello frontale ad altezza regolabile. Il corpo centrale racchiude il motore elettrico e il dispositivo illuminante. Lateralmente si hanno i comandi d'uso: un selettore per riavvolgimento-stop-inserimento automatico pellicola-silenzioso-sonoro, una presa per il collegamento di un microfono esterno con comandi per la registrazione del sonoro (livello audio automatico) o la sua riproduzione durante la proiezione quali tasto di avvio, commutatore per la regolazione del volume, selettore per la tipologia di riproduzione. La registrazione e riproduzione del sonoro sono di tipo magnetico. Sopra a questi comandi è inserito l'obiettivo Will Wetzlar Vario Travenon 1:1,5 f=16,5-30mm con messa a fuoco mediante un'apposita rotella collocata lateralmente e dispositivo per regolare la posizione delle linea di divisione tra i fotogrammi. Nella parte alta della parete laterale si trovano il perno rotante porta bobina universale (che raccoglie la pellicola già proiettata) e il braccio porta bobina in cui inserire la bobina contenente la pellicola Super 8 da proiettare. Tra obiettivo e braccio è inserito un rocchetto guida pellicola in entrata, e posteriormente uno per la pellicola in uscita. Nella parete superiore è presente un selettore per la velocità di scorrimento della pellicola con due posizioni, 18 e 24 fotogrammi al secondo (cambio elettronico). Il coperchio laterale che chiude la zona contenente obiettivo e dispositivo illuminante è apribile e permette di accedere alla lampada con specchio parabolico, alla parte elettronica dell'apparecchio e alle guide regolano il percorso della pellicola all'interno del proiettore. Sul lato opposto si trova una presa per il cavo di collegamento alla rete elettrica.

Funzione: Proiettore da tavolo per usi amatoriali. Adatto per il formato Super 8 su bobine con 180m di pellicola. Il proiettore è una macchina che proietta, a intervalli regolari, un fotogramma impresso su una pellicola cinematografica che viene fatta scorrere in maniera continua. Un obiettivo mette a fuoco l'immagine risultante su uno schermo. Questo proiettore permette anche la riproduzione e la registrazione del sonoro.

Notizie storiche: Il primo spettacolo a pagamento della storia del cinema fu tenuto dai fratelli Lumiere a Parigi nel 1895 ed usava una pellicola da 35mm. Questa pellicola veniva prodotta dalla Eastmann Kodak con quattro perforazioni rettangolari poste sui lati di ciascun fotogramma, che inizialmente aveva dimensioni 18x24m. Venne utilizzato soprattutto per riprese e proiezioni professionali. Successivamente vennero prodotti diversi formati sia più grandi che ridotti rispetto a questo. I più grandi come il 70mm, per immagini più luminose e proiezioni su schermi più grandi, i più piccoli per questioni economiche a d uso amatoriale. In generale bisogna anche ricordare che il più grande passo avanti rispetto all'uso amatoriale di cineprese e proiettori venne fatto con l'avvento delle pellicole in acetato in sostituzione di quelle in nitrato, altamente infiammabile. I formati ridotti che ebbero maggiore diffusione furono il 9.5mm, il 16mm, l'8mm in tutte le sue varianti e il Super 8. Il formato 9.5mm della Pathé, introdotto nel 1922, aveva perforazione al centro del fotogramma e questo massimizzava l'area disponibile della pellicola. Però queste pellicole perforate al centro si danneggiavano e rompevano più facilmente di quelle alle estremi. Furono le prime pellicole economiche e di ampia diffusione. Furono anche le prime pellicole invertibili ovvero che in fase di sviluppo divenivano direttamente positive sulla stessa pellicola ed erano quindi proiettabili. Negli stessi anni, la Kodak introdusse sul mercato il formato 16mm (in bianco e nero nel 1923 e a colori nel 1935 con le pellicole Kokachrome) di solito venduto in bobine da 30m. Fu un formato, nato per gli amatori ma un po' caro ed infine utilizzato soprattutto per documentari, per l'industria, per la TV. Inizialmente le pellicole 16mm erano forate su entrambi i lati, successivamente una riga di perforazioni venne tolta per inserire il sonoro (anni '60). Già nel 1929 si ebbero comunque i primi film con il sonoro. Il formato 16mm era troppo caro per l'amatore così venne ideato l'8mm (Regular 8) nel 1932: una pellicola 16mm venne tagliata a metà e il numero di perforazioni raddoppiato. Negli anni '30 nacquero anche le pellicole Single 8 (prodotte dalla Fuji), con perforazioni più piccole e quindi area disponibile più ampia, e Double 8 in cui la pellicola da 16mm veniva utilizzata prima in un senso e poi nell'altro e poi tagliata a metà longitudinalmente. Il successo delle pellicole 8mm fu dovuto al prezzo contenuto e all'ampia diffusione che permettevano di acquistarle e svilupparle facilmente. Si diffusero anche numerosi film (ad esempio di Chaplin), cartoni animati, ecc. Nel 1935 venne anche introdotto un nuovo sistema di caricamento delle cineprese, quello a cartuccia. Intorno al 1965 nasce la pellicola Super 8, con perforazioni ancora più piccole e 15m di pellicola racchiusa in caricatori in plastica di facile uso. I formati 8mm potevano essere arricchiti da bande magnetiche contenenti il sonoro applicate sulle pellicole sviluppate. Nel 1973 nasce invece il Super8 Sonoro con banda magnetica per la registrazione simultanea. Le cineprese e i proiettori seguirono l'evoluzione delle pellicole, diventando sempre più piccoli e maneggevoli, adattandosi ai nuovi formati disponibili (alcuni proiettori potevano leggere tutti i formati 8mm). Dal punto di vista tecnico l'evoluzione di obiettivi, diaframmi, otturatori, telemetri, ottiche porterà ad apparecchi sempre più accessoriati ma anche di facile uso soprattutto per il cineasta amatoriale. La massima diffusione delle ultime cineprese Super 8 si ebbe tra il 1980 e il 1982. Nel 1985 la produzione cessò a causa dell'avvento del nastro magnetico. Oggi a sua volta superato dalle videocamere digitali. Questo proiettore fu acquistato dal Museo insieme ad una cinepresa Agfa Movie con l'idea di registrare le lezioni di laboratorio tenute dal Prof. Orlandini al Centro di Fisica del Museo stesso e visionarle col proiettore e poi farne delle copie da consegnare agli insegnanti per usi successivi. Venne in realtà girato un unico filmino attualmente conservato presso gli Uffici dello Sviluppo Patrimonio Storico del Museo.

Autore: Silma (progettista/ costruttore) (1959 ca./ 1985); Will (progettista/ costruttore) (1900 ca./ 1990 ca.)

Datazione: ca. 1982

Materia e tecnica: plastica; vetro; metallo

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 20 cm x 29.5 cm x 24.5 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2009)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

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