Radiometro - Fisica

Crookes William

Radiometro - Fisica

Descrizione

Bulbo di vetro fissato su un piedistallo in legno. All'interno, su di un fuso in vetro e metallo, è montato un rotore con quattro piastrine in metallo lucidato poste verticalmente.

Funzione: Strumento didattico molto utile per confrontare diverse teorie, attraverso semplici esperimenti di laboratorio.

Modalità d'uso: Le piastrine erano, originariamente, colorate di nero su un lato. Nel bulbo di vetro era realizzato un vuoto parziale. Esponendo alla luce (artificiale o radiazione infrarossi) il rotore si pone in movimento. La rotazione è nel senso di avanzamento del lato a specchio. La rotazione è tanto più veloce quanto maggiore è l'intensità della luce incidente.

Notizie storiche: Nel 1873 Sir Williams Crookes, chimico e fisico inglese, costruì il primo radiometro "per misurare l'energia radiante della luce". Crookes spiegò il movimento delle piastrine per azione della luce come un effetto della "pressione della luce". Teoria che ben si adattava anche alla teoria sul campo elettromagnetico di Maxwell. In realtà questa spiegazione sarebbe stata corretta se le pale avessero girato nella direzione opposta rispetto a quello che accade (se esposte alla luce, le palette girano nel senso di avanzamento del lato chiaro). La pressione della luce fu dimostrata sperimentalmente da Lebedev, Nichols e Hull nel 1901, ma richiede, per potere avere un effetto visibile sulle piastrine del radiometro, un vuoto molto più spinto (e, in questo caso, le pale girano effettivamente nel verso giusto). Dopo numerosi altri tentativi di interpretazione rivelatisi errati, fu Osborne Reynolds, nel 1879, a dare una spiegazione corretta del fenomeno che avviene del radiometro di Crookes in termini di interazione tra gas rarefatto e bordo delle piastrine. Maxwell fornì la spiegazione matematica dell'idea di Reynolds.

Autore: Crookes William (inventore) (1832/ 1919)

Materia e tecnica: vetro; legno; metallo

Categoria: fisica

Misure: 28 cm x Ø 10 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Maxwell J. C. "J. C. Maxwell Scientific Papers 2", Cambridge 1890

Gandolfi A. "Atti del Convegno History and Philosophy of Physics in Education", Bratislava 1996

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2010)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

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