Imcaradio Pangamma AM/FM IF 121 - radioricevitore - Industria, manifattura, artigianato

Imca Radio

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Imcaradio Pangamma AM/FM IF 121 - radioricevitore - Industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Radioricevitore con mobile in legno e radica, a sviluppo orizzontale, di grandi dimensioni. La metà sinistra della parete frontale è occupata da un tessuto con liste in legno a protezione dell'altoparlante a magnete permanente alnico. Al centro si ha la scala di sintonia circolare con gamme d'onda FM (86-108Mc), onde cortissime CC (11,4-22,5Mc), onde corte C (5,8-11,4Mc), onde medie M (520-1650Kc) e con le indicazioni dei nomi delle città trasmittenti. Al centro della scala si ha un indicatore di sintonia ("occhio magico"). Sotto alla scala si trovano tre manopole per la sintonia, l'accensione e la regolazione del volume, la regolazione dei toni. Il retro è coperto con un pannello. All'interno si ha il circuito supereterodina a 13 valvole con sintetizzatore FM separato.

Funzione: Ricezione di frequenze radio ad onde medie, corte e cortissime a modulazione di ampiezza (AM) e in modulazione di frequenza (FM) per l'ascolto di programmi radiofonici.

Modalità d'uso: L'apparecchio funziona con alimentazione in corrente alternata proveniente dalla rete elettrica. Una volta acceso l'apparecchio e regolato il volume, si sintonizza il canale desiderato agendo sull'apposita manopola. Le stazioni radiofoniche trasmettono voci e suoni modulando le onde radio che diffondono dalle loro antenne. Si ha così il segnale trasmesso (a bassa frequenza trattandosi di suono). L'onda radio ha la frequenza della stazione trasmittente ed ampiezza dipendente dalla potenza della trasmittente. Il segnale viene applicato alla corrente oscillante che determina l'onda radio ovvero che alimenta l'antenna trasmittente. La radio funziona da ricevitore ovvero preleva dalla corrente oscillante in arrivo il segnale a frequenza acustica da amplificare e ritradurre in suoni. La supereterodina è un circuito a conversione di frequenza, capace di ricevere e demodulare una vasta gamma di frequenze assicurando una ricezione priva di interferenze, crepitii e oscillazioni. Attraverso questo circuito era possibile convertire le frequenze ricevute ad una frequenza fissa chiamata frequenza intermedia (IF 460/10700 kHz ) alla quale operavano tutti i circuiti di filtraggio e demodulazione. Voci e suoni vengono poi riprodotti da vibrazioni meccaniche del riproduttore sonoro (ovvero il cono dell'altoparlante). L'occhio magico era una valvola termoionica utilizzata per rappresentare graficamente l'intensità di segnali elettrici. Nel caso delle radio mostrava l'accuratezza della sintonia mediante la proiezione di un settore luminoso sulla superficie laterale del tubo.

Notizie storiche: Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest. L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza. Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939). L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor. Nel 1950 la RAI, nell'ottica di ampliare le zone raggiunte dalla radiodiffusione in Italia, inaugura la rete radiofonica a modulazione di frequenza (FM) nella gamma tra 88 e 108MHz. In questi anni in cui la televisione cominciava ad avere tutte le attenzioni del mercato, l'Imca Radio immise sul mercato italiano una delle prime radio che permettevano la ricezione sia della normale trasmissione a Modulazione di Ampiezza che di quella a Modulazione di Frequenza: l'IF 121 della serie Pangamma ( 8 AM + FM). Questo modello era venduto all'epoca a Lire 125.000.

Autore: Imca Radio (progettista/ costruttore) (1935/ 1960)

Datazione: ca. 1949 - ca. 1954

Materia e tecnica: legno; metallo; materiale plastico

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 66 cm x 35 cm x 37 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Ravalico D. E. "La Moderna Supereterodina", Milano 1943

Soresini F. "Breve Storia della Radio", Milano 1976

Tarabella E. "Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti"", Massarosa (LU) 1993

Catalogo Antique "Catalogo Antique Radio", 2006, p.363

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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