Maglia - industria, manifattura, artigianato

Vittore Gianni

Maglia - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Maglia rosa in lana indossata da Giovanni Valetti al Giro d'Italia del 1939. Prodotta da Vittore Gianni (da verificare) La maglia ha il colletto a punte con bottoni, con tasche con bottoni su entrambe i lati. E' priva del marchio della Gazzetta dello Sport. La maglia presenta l'applicazione di un fascio littorio. E' realizzato a rilievo ed è applicato alla maglia. La maglia in possesso della famiglia Valetti, è stata donata nel 2011 a Rcs grazie all'iniziativa Giro for Ghisallo, promossa da Gazzetta dello Sport e curata da Federico Meda, ed è attualmente in prestito ed esposta a tempo indeterminato presso il Museo del Ghisallo. Valetti ha indossato la maglia rosa al Giro del 1939 per 8 giorni, dalla nona alla quattordicesima e poi la sedicesima e la diciassettesima, con percorsa in parte in Lombardia rispettivamente da Trento a Sondrio) e da Sondrio a Milano. L'edizione del Giro Il Giro d'Italia 1939, ventisettesima edizione della "Corsa Rosa", si svolse in diciassette tappe dal 28 aprile al 18 maggio 1939, per un percorso totale di 3 011,4 km. Fu vinto proprio dall'italiano Giovanni Valetti. Giro animatissimo, incerto sino all'epilogo. Nella Genova-Pisa l'attacco alla maglia rosa Bartali da parte di nove corridori infligge al campione toscano ben 7 minuti. Nuova maglia rosa è Cinelli che però cade e viene travolto da una motocicletta nella semitappa Senigallia-Forlì. In rosa è Valetti, già vincitore nella cronoscalata al Terminillo, appuntamento ormai fisso, ma nella Cortina-Trento Bartali, imperioso, si riprende la maglia rosa distanziando Valetti di quasi 4 minuti. Sembra fatta ma sul Tonale, a due giorni dal termine, Bartali viene appiedato da una caduta e da una foratura e rimedia 7 minuti di ritardo da Valetti. Nell'ultimo giorno, sul Ghisallo, Bartali tenta l'affondo decisivo ma il gruppo lo riprende a Inverigo e Valetti, meritatamente, incasella il bis (con tre vittorie di tappa). Tappe con passaggio in Lombardia 1°, 28 aprile, Milano > Torino 16°, 17 maggio, Trento > Sondrio 17°, 18 maggio, Sondrio > Milano

Soggetto: Giovanni Valetti, Vincitore del Giro del 1938 e del 1939 e di numerose tappe (Vinovo, 22 settembre 1913 - Avigliana, 28 maggio 1998) Si mise in luce vincendo il Giro del Lazio nel 1933 ed arrivando quinto al Giro d'Italia 1936 e secondo nel1937, quando indossò la maglia rosa per cinque giorni. La sua carriera raggiunse l'apice nel 1938, quando vinse Giro d'Italia (undici giorni in rosa) e Tour de Suisse, e nel 1939, quando vinse per la seconda volta il Giro d'Italia (otto giorni in rosa), attaccando con successo Gino Bartali sul Passo del Tonale. Nel 1940 il due volte vincitore partì tra i favoriti, ma giunse solo quattordicesimo nel Giro che rivelò Fausto Coppi. Lo scoppio della Seconda guerra mondiale mise fine alla sua carriera sportiva. Nel dopoguerra lavorò alla Fiat. Morì nel 1998 e le sue spoglie oggi riposano presso il Cimitero monumentale di Torino. Tappe in maglia rosa di Valetti al Giro del 1939: per 8 giorni dalla 9° alla 14° e poi 16 (Trento > Sondrio) e 17° (Sondrio > Milano) Vittorie di tappa del 1939 6ª tappa, 2ª semitappa Giro d'Italia (Rieti > Terminillo) 13ª tappa Giro d'Italia (Trieste > Gorizia) 14ª tappa Giro d'Italia (Gorizia > Cortina d'Ampezzo) 16ª tappa Giro d'Italia (Trento > Sondrio)

Autore: Vittore Gianni (costruttore) (1876- 1970)

Ambito culturale: manifattura

Datazione: post 1939 - ante 1939

Materia e tecnica: lana; madreperla; cotone

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Collocazione

Magreglio (CO), Museo del Ciclismo

Riferimenti bibliografici

Conti Beppe "Storia e leggenda del grande ciclismo", Torino 2005, Graphot

Credits

Compilazione: Gentilini, Carola (2015)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).