Abiti in crinoline

Desterbecq, François; Portiese, A.

Abiti in crinoline

Descrizione

Identificazione: Figure femminili e figura infantile

Autore: Desterbecq, François (1807-), incisore / disegnatore; Portiese, A.

Cronologia: ca. 1858

Oggetto: stampa a colori

Materia e tecnica: acquaforte

Misure: 182 mm x 241 mm (Parte figurata)

Notizie storico-critiche: Descrizione del figurino: disegno di tre figure femminili che indossano abiti e cappello, al centro: un'adulta a sinistra, una bambina nel mezzo, un'adulta a destra. Sfondo con specchio e tendaggi; bambola davanti a lato a destra. I modelli sono colti di fronte.

Descrizione dell'abito: A partire da sinistra:
1)Tailleur di colore blu composto di due pezzi: giacca e gonna. La giacca sciancrata evidenzia maniche a mantella. La gonna lunga, ampia, è a crinolina. Accessori: cappello con fiori azzurri, allacciatura a lunghe falde di pizzo annodate sotto il mento.
2) Abito intero di colore marrone. Il modello mostra corpetto con maniche lunghe, bianche, a sbuffo, doppia gonna, corta alle ginocchia, la cui sezione superiore è liscia, con frange all'orlo, e l'inferiore è a ruche bianche. Accessori: mutande e calze bianche, stivali marrone.
3) Abito intero di colore bianco. Il modello presenta corpetto con collo a giro, maniche lunghe a sbuffo, fermate ai polsi, gonna, lunga, ampia, a crinolina, allacciatura anteriore con applicazione di fiocchetti di nastro in verticale. Anche la bambola, in terra indossa un abitino molto ampio con sottoveste bianca.

Confronti: il disegno è a tratto accademico; i colori hanno tonalità pastello. I figurini sono colti secondo il punto d'osservazione privilegiato: di fronte. I modelli delle signore evidenziano supporto a crinolina sotto la gonna assai ampia. Negli anni Sessanta del Secondo Impero (1852-1870), essa raggiungerà dimensioni massime fino a sette metri di circonferenza Nel 1865, Worth ridurrà le misure delle sottane, ridefinendole come "demi-crinoline", mezze crinoline, quindi la gonna si allungherà nella parte posteriore appiattendosi in vita. All'incirca nel 1860, la crinolina si strutturerà su gabbie metalliche. E' una moda che riprende quella settecentesca di Maria Antonietta, riproposta all'epoca dell'Imperatrice Eugenia con lo scopo di emulare i fasti cortigiani del passato. La figura della donna assume una forma conica, che la fa apparire simile ad un fiore rovesciato. Lo sfondo, con specchio e tendaggi, costruisce l'ambientazione adatta a indossare i capi previsti: si tratta di abiti da pomeriggio. La bimba presenta mutande alla mammalucca: nella seconda metà dell'Ottocento, gli studi sulla pedagogia di Rousseau sollecitano dibattiti, fra gli intellettuali, riguardo la sconvenienza di abiti infantili che risultino poco funzionali all'età degli indossatori. Soltanto al principio del secolo XX, tali abiti presenteranno le caratteristiche idonee di praticità e igiene. La bambola, abbandonata a terra, vestita con abiti simili a quelli indossati dalla bambina, ricorda la "pupattola" di legno e cartapesta, con cui si diffondevano le innovazioni del costume fra le nobili donne del Rinascimento.

Collocazione

Mazzano (BS), Fondazione Giacomini Meo Fiorot - Musei Mazzucchelli. Musei Mazzucchelli

Credits

Compilazione: Braga, Marina (2007)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).