Lombardia Beni Culturali
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Carta investiture

<924 - 942>, Mugarone.

Ogerio, vescovo di Lodi, investe Albrico detto Comes, suo fratello Aleramo, Manfredo e suo figlio Aleramo e Uberto dei terreni di Torrignano, di Cerreto Plano, di tre iugeri nel prato di Staciano e altrettanti in capite ville: ogni anno dovranno ospitare tre volte il vescovo con trenta o più milites, consegnare a maggio tre montoni e carne suina, a s. Martino tre maiali, offrire intorno a Natale un pranzo e dovranno infine realizzare un terrazzamento da Frascarolo al Po.

Copia semplice parziale del sec. XII (prima metà), AMVLo, Pergamene, tab. 1 [B]. Regesti: Gavazzi, Regestum, f. 2v, n. 2; Gavazzi, Inventarium, p. 3, n. 22; Bonomi, Synopsis, p. 14, n. 3.
Sul verso, segnatura del XVI secolo: III.5; segnatura Gavazzi: 22, indicazione del contenuto della stessa mano; segnatura e data Bonomi: 3. M.

Edizione: ZACCARIA, p. 107; CAPPELLETTI, XII, p. 294; VIGNATI, Codice diplomatico, I, n. 11 (con data 935); MANZINI, I vescovi, p. 74 (con data sec. X); BOLLEA, n. 79 (con data 935). Regesto: PORRO LAMBERTENGHI, col. 1780 (chartae spuriae saeculi X, con data tra il 924 e il 942); SALAMINA, n. 3.

Buono stato di conservazione. La pergamena era originariamente piegata in tre nel senso della scrittura.
B si presenta come una copia semplice parziale. Il dettato, poco corretto, è stato trascritto solo parzialmente, non rispecchia il formulario abituale, vi manca qualsiasi elemento di datazione e, contrariamente alla consuetudine, la sottoscrizione del rogatario non è stata copiata ma soltanto citata; a tale menzione fa seguito una nota che contiene alcune precisazioni sulle convenzioni stipulate, introdotta da 'Et hoc factum est propterea quia'. Resta dubbia la natura dell'antigrafo di B, di cui, in ogni caso, la paternità era nota al redattore di B, che specifica appunto 'Gregorius notarius scripsit cartam'; infine, è forse possibile che l'incongruità del dettato quanto al formulario si possa spiegare ipotizzando che l'antigrafo di B non fosse un originale ma una 'notitia'.
Al margine inferiore di B era cucita un'altra membrana non identificata, come attestano i forellini di cucitura.
Il documento non presenta alcun elemento di datazione: bisogna quindi basarsi sulla sola menzione del vescovo Ogerio, peraltro noto da quest'unico documento. Vignati colloca l'episcopato di Ogerio tra il 924 e il 942, tra quelli di Zilio e Ambrogio (cfr. anche SAVIO, La Lombardia, II/2, p. 178, ove si tratta del presente doc.), e suggerisce che questo documento risalga all'anno 935; tale datazione è accettata anche dalla storiografia locale recente (cfr. CARETTA, p. 30, che attribuisce il doc. agli anni tra il 930 e il 940). Zilio (Egidio Vignati) risulta presule nel 924 (cfr. UGHELLI, IV, col. 658): egli succedette a Ildegardo, attestato tra 898 e 904 secondo l'Ughelli (ibidem) e tra 898 e 928 secondo il Savio (SAVIO, La Lombardia, II/2, p. 175; cfr. anche MANZINI, I vescovi, p. 46 e CARETTA, p. 29). Ambrogio, che Ughelli non cita, è invece nominato in alcuni diplomi di Ugo e Lotario tra il 942 e il 945 (cfr. SCHIAPARELLI, I diplomi di Ugo e Lotario e di Berengario II e Adalberto, n. 53 attribuito al 940; nn. 62 e 63, il primo dei quali del 25 maggio 942; n. 78 del 945): utilizzeremo quindi come termine ante quem la prima data sicura in cui Ambrogio risulti citato, cioè il 25 maggio 942. Il termine post quem è invece stabilito dall'unica citazione del vescovo precedente nel 924, come abbiamo visto.
I terreni 'de Turrignani', 'de Cerretu Plano' e 'de Stacano' vanno identificati con località scomparse presso Mugarone (come del resto conclude anche SAVIO, La Lombardia, II/2, p. 178): 'ad Stacianum', 'ad Vineas Staciani', 'ad Montem Staciani' e lo stesso 'Turrignanum', infatti, sono nominati quali microtoponimi presso Mugarone in un doc. del 1164. QPer quanto riguarda gli investiti, il recente studio di MERLONE (p. 46, nota 69) giudica improbabile la loro identificazione con i primi Aleramici: in particolare si esclude che Aleramo, fratello di Albrico detto 'Comes', possa essere il conte e marchese Aleramo noto tra il 933 e il 967 (cfr. SCHIAPARELLI, I diplomi di Ugo e di Lotario e di Berengario II e Adalberto, n. 35 del 933; sulla figura di Aleramo, cfr. MERLONE, pp. 28-46).

Convenit atque complacuit inter dominum Ogglerium, Laudensem episcopum, et domnum Albricum, qui Comes vocabatur, et | Aledramme frater eius et Manfredum et Aledramme filius eius (a) et Ubertus, videlicet dominus Ogglerius episcopus investivit istos supradictos viros de terra | de Turrignani et de terra de Cerretu Plano et in (b) prato de Stacano (c) tres iugias et in capite | ville III iugias, in presentia istorum bonorum virorum quorum nomina subter l(eguntur)(d): Odonis Infantis et Albrici | eius fratris et Ariberti fratrisque eius et Albrici Maioris, Amiçonis, Lanfranci, Iohannis, Adam Lolprandi, | Philippi (e) qui vocatur Ari(m)pertus et Benedicti (f) filius quondam Mascari et domini Senioris Aldeprandi (g). | Et iuraverunt ut has conditiones quas convenerant in omni anno episcopo Laudensi tribuere, | et si ipsi hoc non adimplevissent, terram debebant perdere et componere C marcas | argenti in camera regis et centum libras illius monetę que eo tempore esset ępiscopo, | videlicet in omni anno debebant dare tres hospitalitates cum treginta | militibus vel plus, in mense madii III multones et carnem suillam, in sancti | Martini III porcos et iuxta nat(alem) Domini convivium et lobiam | trare da Frascarolo usque ad Padum. Factum est hoc in loco Mu|garoni et (h) Gregorius notarius (i) scripsit cartam. Et hoc factum est | propterea quia ipsi debebant defendere ab omni homine (j) in | parte Laudensis episcopi; et si (h) pactum istud non adimplerent totum, | debent supradictam facere compositionem (k).


(a) et Manfredum - eius nel sopralineo.
(b) i(n) corretto da a
(c) Corretto da Staecano mediante rasura della e
(d) sub in B.
(e) Corretto da Philippus mediante depennamento del segno per us e aggiunta di i
(f) Corretto da Benedictus mediante rasura della seconda asta della u e della s
(g) -l- corretta da a
(h) Nel sopralineo.
(i) natarius in B.
(j) Segue dilavato et tachigrafico.
(k) composionem in B.

Edizione a cura di Ada Grossi
Codifica a cura di Ada Grossi

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