Compreso in: Broletto - complesso, Milano (MI)
‹ precedente | 1 di 7 | successivo ›
Palazzo della Ragione
Milano (MI)
Indirizzo: Piazza Mercanti - Milano (MI)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: palazzo
Configurazione strutturale: Pesante edificio poggiante su voltoni poderosi, rappresenta la naturale evoluzione delle case solariate, di origine longobarda, cioè edifici con solarium (da cui solaio) cioè con un portico a pian terreno, adibito a spazio per i commerci e per creare partiti e fazioni, sovrastato da un piano di stanze raggiungibili con una scala esterna, dove si stipulavano contratti e atti pubblici
Epoca di costruzione: secondo quarto sec. XIII
Autori: Croce, Francesco, sopraelevazione; Dezzi Bardeschi, Marco, costruzione: scala
Descrizione
La descrizione del Palazzo della Ragione non può prescindere da quella di piazza Mercanti, centro politico cittadino dall'età comunale al XVIII secolo. Area che è stata sottoposta nella seconda metà dell'Ottocento ad una drastica trasformazione urbanistica che ne ha profondamente mutato l'aspetto, da recinto chiuso a spazio di attraversamento tra piazza Duomo e Cordusio.
Occorre infatti, risalendo al XIII secolo, ricostituire, almeno idealmente, le chiusure alle estremità dell'attuale via Mercanti per ricollocare il broletto - palazzo della Ragione al centro di una cortina continua di costruzioni, sorta di cittadella nella quale si aprivano solo sei valichi, in corrispondenza delle sei ripartizioni cittadine.
La creazione della piazza fu decisa nell'anno 1228 - sotto la podestaria di Aliprando Fara da Brescia - dai rettori del Comune, che si risolsero a costruire un nuovo broletto in sostituzione del vecchio che insisteva nell'area successivamente occupata dal palazzo di corte (poi palazzo reale).
Si procedette pertanto ad acquistare da privati diverse case, ed anche un monastero, quello del Lentasio, trasferito a porta Romana. La durata del cantiere fu singolarmente breve, e nel 1233 il podestà Oldrado da Tresseno di Lodi poteva portare a compimento la costruzione, di struttura assai semplice. L'edificio condizionò la definizione dello spazio attorno a sé, attraendo progressivamente nella sua orbita le sedi delle principali magistrature cittadine. Nel 1272 vennero lastricate le strade di accesso, e Napoleone della Torre edificò sul lato settentrionale una torre. Si avvicinava però un cambio fondamentale di conduzione politica. Matteo Visconti, cacciati i Torriani, acquistò l'area delle case degli Osii per edificarvi la loggia (detta appunto degli Osii) dalla quale si proclamavano i bandi. Accanto Azzone fece costruire un portico destinato alle operazioni di banca, trasformato poi nelle Scuole palatine, riedificate nel XVII secolo. Sino alla metà del Cinquecento la piazza restò fedele alle funzioni originarie, politiche e commerciali; significative trasformazioni edilizie furono avviate con la costruzione del solenne palazzo dei Giureconsulti, voluto da Pio IV de' Medici, il cui cantiere durò circa un secolo. Sul lato opposto vennero ricostruite le Scuole palatine, con un partito intonato a quello del palazzo che tentava di dare una nuova, omogenea veste alla cortina perimetrale.
Nel periodo della prima dominazione austriaca, nel XVIII secolo, il palazzo della Ragione venne sopralzato per alloggiarvi l'archivio notarile. A partire dal 1865 la piazza venne riformata in relazione al nuovo assetto di piazza Duomo e alla creazione di una strada di collegamento con la piazza Cordusio, che determinò anche lo spostamento del pozzo (poi rimontato nella rimanente porzione di piazza).
La struttura dell'edificio destinato alle magistrature comunali è assai semplice. A pianta rettangolare, in cotto, presenta un piano inferiore ad arcate a tutto sesto su pilastri in pietra che sorregge l'ampia, unica sala superiore (m 50 x 18) coperta a capriate. L'accesso è consentito da un cavalcavia di collegamento dal palazzo dei Mercanti. La sala prende luce da cinque grandi trifore, asimmetriche rispetto alle arcate sottostanti oltre ad una finestrella ad arco tondo con l'altorilievo di Oldrado da Tresseno e la lapide commemorativa della costruzione a suo nome. Le finestre sono incorniciate da cordonature in cotto con arco di mattoni e di pietra e racchiudono tre archetti minori poggianti su colonne con capitelli a foglie.
Notizie storiche
Già in età romana, qui vi erano il palazzo delle ipoteche e le scuole d'umanità, frequentate anche da Virgilio. Era anche l'ubicazione della statua di Bruto, uno degli assassini di Cesare, e poi anche di Cicerone, che fu pretore a Milano, durante la repubblica.
Nel 1228, il Comune decide la costruzione del nuovo recinto del broletto, con i relativi palazzi del potere pubblico sulle proprietà espropriate e sul sedime della casa-forte dei Feroldi e dell'antico monastero benedettino del Lentasio, poi trasferito nei pressi della Porta Romana.
Nasceva come quadrilatero a portici, chiuso dal Palazzo della Ragione (il primo costruito), dalla Loggia degli Osii, dalle Scuole Palatine, dal palazzetto dei notai, dal palazzetto dei Giureconsulti e dove si erano concentrati i Tribunali, le sedi del Podestà, e delle Istituzioni commerciali, e dove furono ospitate le scuole del Broletto (1406).
Nel Medioevo questo era il luogo della vita pubblica, politica e commerciale.
Nel 1251, viene terminata la casa per gli uffici e le carceri del Podestà, che occupa il lato est del recinto e parte dei due laterali.
Nel 1276 è teatro di una feroce repressione di una sommossa popolare da parte dell'anziano del popolo di Milano, Napo Torriani.
Qui vi erano anche i depositi del sale, alimento tenuto in grande valore e per questo qui ben custodito. La cosa ci è nota per il fatto che furono assaltati dalle donne, nel 1302, che temevano nuove tasse dopo l'allontanamento dei Visconti e la necessità di reperire nuovi fondi.
Nel XV sec., si intraprende il tentativo di conferire un ordine architettonico e un assetto urbano alla cosiddetta "nuova corte" quadrangolare, ben rilevabile nel lato occupato dagli Uffici dei Panigarola (palazzo dei notai).
Dal 1447, inoltre qui viene istituita l'Universitas Studiorum, dopo la promulgazione della Repubblica Ambrosiana, fondata per fronteggiare l'egemonia di quella pavese e fondato il Banco di Sant'Ambrogio, istituto di credito, costituito con denari dei cittadini laici e religiosi, con sede in questa piazza fino al 1714.
Alla fine del XV sec. appositi decreti ducali diedero avvio a demolizioni di logge e coperti lignei a vantaggio del decoro urbano.
Nel periodo napoleonico, negli edifici della piazza sono ospitati anche le Corti d'Appello e di Cassazione, l'Archivio generale e la Camera di disciplina notarile.
A metà del XIX sec. anche se non ci sono più le scuole Palatine, trasferite a Brera e poi in P.zza S. Alessandro, è comunque documentata la presenza di una scuola maschile.
Nel 1865 si altera l'antico luogo, retaggio della Milano comunale: si apre la Via Mercanti congiungendo Piazza del Duomo con la piazza Cordusio, togliendo alla secolare piazza la tradizionale funzione di luogo chiuso attorno al Palazzo della Ragione; Inoltre nel 1879, il pozzo che sorgeva sull'altro lato della piazza (l'attuale Via Mercanti), venne prima portato al Monastero Maggiore e poi installato nel 1923 nel luogo dove oggi è possibile ammirarlo (le colonne sono settecentesche).
Nel 1895, si compie il restauro delle Scuole Palatine, per conto della Camera di Commercio.
Durante il fascismo, l'antico luogo della milanesità viene ribattezzato Piazza Giovinezza e le Scuole Palatine, nonché la Loggia degli Osii veniva occupata dal GUF (Gruppo Universitario Fascista).
Dopo la seconda guerra mondiale si cominciò a parlare di un possibile ripristino delle forme precedenti al sopralzo teresiano, considerato largamente estraneo alla struttura e di nessun valore storico. A questo si aggiungevano poi oggettivi problemi legati alla staticità dell'edificio, che portarono nel 1978 alla risistemazione su progetto di Marco Dezzi Bardeschi.
Uso attuale: intero bene: spazio espositivo
Uso storico: intero bene: servizi, uffici
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Accessibilità: Al porticato l'ingresso è libero e avviene da Via Orefici, da Via mercanti, da Piazza Duomo o da Piazza Cordusio
I piani superiori sono visitabili in occasioni di mostre o manifestazioni.
Palazzo della Ragione Fotografia
Piazza Mercanti, Milano
martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 - 20.30
Giovedì e sabato 9.30 - 22.30
Chiuso lunedì
Ultimo ingresso un¿ora prima della chiusura
http://palazzodellaragionefotografia.it/
Intero: 12,00 €
Ridotto: 10,00 €
Percorsi tematici:
Credits
Compilazione: Ribaudo, Robert (2009)
Aggiornamento: Alinovi, Cristina (2015)
Descrizione e notizie storiche: Alinovi, Cristina
Fotografie: Ribaudo, Robert
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LMD80-00059/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).