Nucleo comunale di Vigevano dell'Unione fascista fra le famiglie numerose - UFFN (1938 - 1945)

fondo | livello: 1

Conservatore: Comune di Vigevano. Archivio storico comunale (Vigevano, PV)

Produttore fondoVigevano, Nucleo comunale di Vigevano dell'Unione fascista fra le famiglie numerose - UFFN (1938 - 1945)

Progetto: Comune di Vigevano: archivi aggregati (2003 - 2005)

Consistenza: bb. 3

Storia archivistica: Prima del presente intervento l'archivio del Nucleo di Vigevano dell'Unione fascista fra le famiglie numerose era privo di qualsiasi struttura e strumento di corredo.
Come prescritto dal RD n. 805 del 3 giugno 1937 (richiamato dalla Prefettura di Pavia con circolare del 25 gennaio 1938), l'Amministrazione comunale mise a disposizione del Nucleo di Vigevano alcuni locali arredati per gli uffici, ma anche personale (e tutto quanto ritenuto strettamente indispensabile).
La buona conservazione dei documenti e dell'archivio (soprattutto per quanto riguarda la documentazione dispositiva e la corrispondenza) sono quindi da ascrivere senz'altro all'utilizzo del personale del Comune di Vigevano.
Per quanto di dimensioni assolutamente ridotte e con qualche lacuna, la documentazione testimonia l'attività assistenziale e lo sforzo di alcune persone per applicare le direttive del regime in materia di politica demografica, anche attraverso censimenti delle situazioni più bisognose.
L'archivio è stato organizzato in due parti: "1 - Disposizioni e corrispondenza", che conserva i carteggi con istituzioni, la corrispondenza dispositiva e tutto quanto inerisce la gestione del nucleo e "2 - Assistenza", dove sono stati collocati i documenti relativi all'applicazione dell'azione assistenziale, dalle schede sulle persone assistite all'azione informativa delle visitatrici.
L'archivio consta di 3 buste di carteggio e qualche registro per un numero complessivo di 17 unità archivistiche.
La descrizione delle unità archivistiche è stata realizzata in maniera dettagliata desumendo dagli atti tutti gli elementi necessari.
La descrizione inventariale ha incontrato due tipologie fondamentali:
a) documentazione raccolta in fascicoli
Questi atti, relativi ad uno specifico oggetto di attività attinente alle competenze del soggetto produttore, si sono presentati già raccolti da una camicia che riportava generalmente un titolo coevo.
Per queste unità sono stati indicati i seguenti elementi:
- titolo (tra virgolette se originale);
- descrizione/contenuto;
- data cronica (nella forma estesa);
- segnatura precedente l'intervento;
- definizione archivistica e supporto;
- classificazione;
- segnatura archivistica.
b) registri e volumi
Nell'archivio questa tipologia rappresenta una parte esigua dell'intera documentazione. Si tratta del Protocollo della corrispondenza in entrata ed in uscita, di un registro delle entrate e delle uscite del Nucleo di Vigevano e di due registri che riportano l'elenco delle famiglie che hanno avuto 7 o più figli.
L'unità di base per l'inventario è costituita dal singolo registro ed è stata prevista la descrizione dei seguenti elementi:
- titolo;
- descrizione (qualora il titolo non sia esaustivo);
- data cronica (in forma sintetica);
- segnatura precedente l'intervento;
- definizione archivistica e supporto;
- classificazione;
- segnatura archivistica.
Sono state redatte inoltre le schede relative al fondo e alle sue partizioni.
Per quanto riguarda la descrizione archivistica, si è fatto riferimento, nel presente lavoro:
- alle "Norme per la pubblicazione degli inventari" (circolare del Ministero dell'interno n. 39/1966, Direzione generale degli archivi di Stato, Ufficio studi e pubblicazioni);
- alle disposizioni impartite dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia;
- alle norme presenti nella "Guida operativa alla descrizione archivistica. La descrizione inventariale" a cura di Roberto Grassi, Paolo Pozzi, Maurizio Savoja, edita dalla Regione Lombardia nel 2001;
- alla più recente normativa internazionale sugli standard descrittivi, in particolare alle ISAD (G): General International Standard Archival Description e alle ISAAR (CPF): International Standard Archival Authority Record for Corporate Bodies, Persons and Families.
Per la schedatura si è utilizzato il programma Sesamo, software predisposto per l'inventariazione degli archivi storici dalla Regione Lombardia e messo a disposizione gratuitamente dalla Regione stessa.

Notizie di intervento
© 2005 - CAeB scarl - Comune di Vigevano, Archivio storico comunale
Unione fascista fra le famiglie numerose - Nucleo comunale di Vigevano, Inventario d'archivio
L'inventario è stato realizzato dalla CAeB (Cooperativa archivistica e bibliotecaria).
Progetto e direzione lavori:
Pier Luigi Muggiati (responsabile dell'Archivio storico comunale);
Paolo Pozzi (responsabile settore archivi CAeB).
Riordino e inventariazione:
Gabriele Locatelli.
Il progetto di inventariazione del fondo è stato inserito a cura della Struttura Documentazione Beni Culturali della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie della Lombardia all'interno del Piano dei contributi a favore degli archivi degli enti locali (art. 4 legge 14.12.1985, n. 81).
Si autorizza la riproduzione della presente opera con il vincolo della completa citazione della fonte.

Compilatori
Gabriele Locatelli, Archivista

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