Comune di Sondalo (sec. XII -)

Sede: Sondalo

Tipologia ente: ente pubblico territoriale

Progetto: Archivi storici della provincia di Sondrio

La comunità di Sondalo appare, da documenti conservati in altri archivi, già esistente nel sec. XII, con propri ufficiali. Il territorio era organizzato, fino alla fine del sec. XVIII, su una terra mastra (Sondalo) e su varie frazioni, alcune poste nelle vicinanze del centro (Sommacologna, Taronno, Sontiolo, Mondadizza e la contrada di Monte Feleito) ed altre più a Nord (Grailè, Le Prese, Frontale e Fumero).
Rappresentava la comunità, come avveniva di solito in Valtellina, il decano o console, affiancato da un consiglio nel quale erano presenti i rappresentanti delle frazioni.
I primi statuti pervenutici risalgono all'avanzato sec. XVI; furono in seguito più volte modificati.
Le decisioni più importanti erano prese dall'assemblea plenaria dei capifamiglia, come appare da alcuni degli atti esaminati.
Tra gli ufficiali si trova ricordato il notaio (o attuario) della comunità, che stendeva gli atti della stessa e sopraintendeva all'amministrazione; vi erano poi il servitore di comunità, che provvedeva alla pubblicazione degli atti, e le guardie comunali.
Esisteva un edificio di proprietà della comunità, ove si trovavano la caneva e l'archivio comunale, situato nell'attuale piazza della Repubblica.
Il territorio di Sondalo era ricompreso nella pieve di Mazzo, per quanto riguardava l'organizzazione ecclesiastica, e nel Terziere di sopra della Valtellina sotto il profilo amministrativo.
Nessuna notizia è stata reperita circa l'esistenza del castello di Boffalora, di proprietà dei Venosta, nè sulla presenza sul territorio di membri della stessa famiglia.