Casa di Santa Prassede, orsoline (metà sec. XVI - 1578)

Altre denominazioni:
Casa di Santa Prassede, vergini di Sant'Orsola

Sede: Milano porta Orientale

Tipologia ente: ente ecclesiastico

Progetto: Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line)

Marta Piantanida, moglie di Giacomo Gallo, maltrattata dal marito, si rifugiò in casa di Isabella Borromeo, al cui servizio lavorava una sua sorella.
Dopo essere sfuggita al tentativo di ucciderla del marito, diventò orsolina e, insieme alla sorella e ad altre due donne, andò a vivere in una parte della casa di Isabella Borromeo.
Nel 1576 le orsoline erano diventate dieci e nel 1578 il cardinale Borromeo sancì la trasformazione della comunità in convento cappuccino intitolato a Santa Prassede, assegnandogli una sede idonea.

Bibliografia
- Aiello 1993, 465 = Lucia Aiello, Laici nella Milano borromaica: Giovanna Anguillara e la fondazione del monastero di Santa Barbara, in ASL, CXIX, 1993, pp. 459-474

Compilatori
prima redazione: Santoro Carmela, archivista di Stato (2004)