Monastero di San Benedetto, benedettini (0758 - 1479)

Sede: Leno

Tipologia ente: ente e associazione della chiesa cattolica

Progetto: Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line)

Il monastero venne fondato nel 758 da re Desiderio a Leno, ricevette ampi beni dal re longobardo e venne presto arricchito dall'arrivo delle reliquie dei santi Vitale e Marziale da Roma e da quelle di san Benedetto da Montecassino: anche i primi monaci giunsero a Leno da Montecassino. Dal IX al tutto l'XI secolo i beni di San Benedetto, dislocati in tutta l'Italia longobarda, furono più volte riconfermati dall'autorità laica ed ecclesiastica. L'ente, che era tra i più importanti della zona insieme a quello di Santa Giulia di Brescia, annoverava tra i monaci e i vassalli i membri delle più importanti famiglie bresciane. Nel XIII secolo il monastero lenese attraversò una crisi economica, morale e disciplinare. Poche e frammentarie sono le notizie sul cenobio per i secoli successivi. Nel XIV secolo il patrimonio librario e documentario dell'ente si era notevolmente ridotto. Nel 1349 la "domus" umiliata "de medio" di Brescia venne aggregata al monastero di Leno, fino al 1436. Nel 1434 Eugenio IV confermò al cenobio i suoi beni: si riportava qui l'elenco di beni posseduti dal cenobio nel XII secolo, a riprova del fatto che nonostante la crisi il patrimonio monastico era rimasto sostanzialmente invariato. Nel 1471 l'abate Bartolomeo Averoldi intrecciò contatti con i rappresentanti della congregazione di Santa Giustina di Padova, per introdurre il cenobio lenese nella congregazione. Il cenobio però, anche a causa dei numerosi beni fondiari era conteso tra il Senato Veneto e Sisto IV: per quetsi motivi non fu aggregato a Santa Giustina. Nel 1479 Averoldi rinunciò alla carica di abate di Leno e il monastero venne dato in commenda.
(Civita, profilo "Monastero di San Benedetto (758 - sec. XV)", risorsa internet verificata il 18/02/2006)

Bibliografia
- CIVITA = PROGETTO CIVITA, Le istituzioni storiche del territorio lombardo - scheda descrittiva ad vocem

Compilatori
prima redazione: Vecchio Diana, archivista (2006/02/18)