Collegio primiceriale della basilica di Sant'Andrea in Mantova (1472 - 1810)

Sede: Mantova

Tipologia ente: ente ecclesiastico

Progetto: Curia vescovile di Mantova: basilica di Sant'Andrea

Il pontefice Sisto IV, con bolla 1472 giugno 22, soppresse il monastero benedettino di Sant'Andrea e istituì una collegiata di 8 canonici, 8 cappellani e 4 chierici, presieduti da un primicerio, con diritto all'uso della mitra, del pastorale e dell'anello, in analogia con la dignità godute dal soppresso titolo di abate benedettino.

Il primiceriato aveva facoltà di riunire il capitolo, di possedere un proprio sigillo, di fare statuti, di aver cura d'anime e fonte battesimale.

La bolla del 1472 fu confermata da papa Leone X in data 1514 maggio 14.

In data 1586 maggio 16, papa Sisto V ordinava l'annessione del titolo parrocchiale di S. Lorenzo alla mensa capitolare di S. Andrea, e la conseguente erezione di una cappellania.

Papa Clemente XII con bolla 1736 ottobre 13 conferma e amplifica il privilegi del primiceriato, pur con alcune distinzioni a tutela della potestà vescovile, che già aveva, nella persona dal vescovo Antonio dei Guidi di Bagno, intentato una causa al primicerio Antonio Tasca. Da questa data in poi, soppressa la parrocchia dei Santi Simone e Giuda, il primicerio ne nominava il vicario; nominava inoltre il rettore dell'oratorio della Beata Vergine del Terremoto, detta del Canossa. Venne inoltre tolto il titolo di San Lorenzo. Nel 1788, nell'ambito della riorganizzazione della parrocchie urbane, fu decisa l'aggregazione della soppressa collegiata di San Giacomo a quella di Sant'Andrea.

Il collegio canonicale fu soppresso nel primo decennio del secolo XIX, durante il periodo francese, e i suoi beni furono in gran parte confiscati.

In data 1831 luglio 18, papa Gregorio XVI decideva di riformare un collegio, che due successive decisioni governative fissarono nel numero di 13 prima, e 12 poi.

Dopo l'unità d'Italia, nel momento in cui fu decisa la soppressione del primiceriato, i canonici erano ridotti a 5.