Vetreria Fratelli Benecchi di Cesarina Benecchi sas [numero REA: 404116 Mi] (1950 - 1985)

Altre denominazioni:
Vetreria F.lli Benecchi Srl

Sede: Milano

Tipologia ente: ente economico/impresa

Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia

Numero REA: 404116 Mi

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Vetreria F.lli Benecchi srl - società a responsabilità limitata - L. 1.250.000 - 26.11; 51.50

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Vetreria F.lli Benecchi di Cesarina Benecchi sas - società in accomandita semplice - L. 1.250.000 - 26.11; 51.50

Profilo storico
La società venne costituita a Milano nel dicembre del 1950 per iniziativa dei fratelli Achille e Francesco Benecchi allo scopo, come indicato nella scrittura sociale, "dell'industria vetraria e del commercio relativo". Nel 1954, dopo che a Cologno Monzese (MI) era stato avviato l'impianto produttivo, la sede dell'impresa venne trasferita da via Palmanova 12 in piazza Sire Raul 3 sempre nel capoluogo lombardo. Due anni più tardi, i due soci fondatori annunciarono il loro ritiro dall'attività che, tuttavia, venne proseguita dai rispettivi figli Renato, Giuseppe e Bruno. Tra il '59 e il '72, poi, la sede sociale venne prima portata in via Pergolesi 27 e successivamente in via Cossa 5 a Milano. Nel 1977, dopo l'ultimo trasferimento della sede in via Vitali 2 e l'apertura di due depositi a Brugherio (MI) e Vimodrone (MI), fecero il loro ingresso nella compagine sociale Cesarina Bonecchi e Clotilde Bertuzzi e parallelamente ne uscì Bruno Benecchi. Due anni più tardi, fu la volta di Giuseppe Benecchi ad annunciare la sua uscita dall'impresa . Con gli anni ottanta, poi, Cesarina Benecchi divenne la sola amministratrice di una società la cui situazione si era nel frattempo fatta pesante. Nel 1985, si arrivò infatti alla sentenza dichiarativa di fallimento da parte del Tribunale di Milano.

Data aggiornamento: 10/01/2000
Autore della scheda: Geoffrey Pizzorni