Finanziaria Ernesto Breda spa [numero REA: 88006 Mi] (1886 - 1993)

Altre denominazioni:
Ing. Breda e C.

Sede: Milano

Tipologia ente: ente economico/impresa

Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia

Numero REA: 88006 Mi

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Ing. Breda e C. - società in accomandita per azioni - L. 800.000 - 29.11.1-2

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Finanziaria Ernesto Breda spa - società per azioni - L. 846.000.000.000 - 35.11.1; 35.20.1.1-2; 35.30
Profilo storico
Nel 1886 l'ingegner Ernesto Breda rilevò lo stabilimento milanese di costruzioni meccaniche dell'Elvetica e diede vita all'Accomandita Ing. Breda e C. , specializzata nella produzione di caldaie e locomotive. Quando, nel 1899, si procedette alla trasformazione dell'accomandita in società anonima, con la denominazione di Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche, l'azienda aveva già conosciuto un profondo processo di riorganizzazione del lavoro e di specializzazione delle funzioni, finalizzato all'adozione di un moderno sistema di fabbrica. Conseguentemente all'assunzione in esercizio diretto delle ferrovie da parte dello Stato (decisa dal parlamento nel 1905), la società vide aumentare in misura considerevole le ordinazioni di materiale ferroviario, per cui, nel 1906, venne effettuato un aumento di capitale al fine di creare un nuovo stabilimento a Sesto San Giovanni, il quale entrò in funzione alla fine del 1908. Per fronteggiare l'irregolarità delle commesse statali la Breda sviluppò la produzione di macchine agricole (di cui raggiunse presto il monopolio grazie ad accordi con la Federazione dei consorzi agricoli) e di munizioni (favorita dallo scoppio della Grande Guerra). Nel corso del conflitto la Breda divenne il quarto gruppo industriale italiano a ridosso dell'Ilva, dell'Ansaldo e della Fiat, diversificando la propria attività nelle più svariate produzioni d'impiego militare: munizioni, proiettili, cannoni, mortai, siluri e aereoplani. Vennero create anche una grande acciaieria e un impianto idroelettrico nella Valle del Lya.
Le forti immobilizzazioni prodotte da tali investimenti, nonostante il sostegno finanziario assicurato dalla Comit e dalla Bastogi, resero lenta e difficoltosa la riconversione post-bellica a produzioni normali d'impiego civile, tanto più che i primi segni di ripresa furono bruscamente interrotti dalla depressione degli anni trenta, che segnò la rottura dei rapporti con la Comit e l'avvio di un'accanita concorrenza con la Fiat. Un quarto del pacchetto azionario della società che era pervenuto all'Iri, venne rimesso in circolazione nel 1935 e fu sottoscritto in massima parte da Carlo De Angeli Frua. Nella seconda metà degli anni trenta si verificò una nuova fase di espansione relativa sia al settore delle costruzioni meccaniche e ferroviarie (produzione dell'elettrotreno) sia a quello dell'aeronautica e degli armamenti (produzione dei modelli "Breda 64" e "Breda 65" e del trimotore metallico per passeggeri). Particolarmente proficua si rivelò l'entrata in funzione del cantiere di Marghera. La società si interessò anche alla riorganizzazione di stabilimenti siti a Napoli e a Roma. L'elaborazione di progetti troppo ambiziosi nel corso della Seconda guerra mondiale fece ripiombare la società in una condizione di profonda crisi, che si protrasse fino agli anni cinquanta. Grazie al sostegno di natura finanziaria assicurato dal FIM, Fondo per il Finanziamento dell'Industria Meccanica, la società poté realizzare nel 1951 una profonda opera di riorganizzazione che ne mutò radicalmente la fisionomia. La Breda fu trasformata in una holding e la sua denominazione in Finanziaria Ernesto Breda, in relazione all'assunzione di nuove funzioni di coordinamento finanziario ed amministrativo delle aziende del gruppo. Nel 1963 l'Efim , subentrata al FIM nel controllo azionario della società, costituì, tramite la Finanziaria Ernesto Breda, la società finanziaria Insud (Nuove Iniziative per il Sud).
L'azione di diversificazione del gruppo controllato dalla società al fine di acquisire un assetto industriale più solido e più rispondente alle esigenze dei mercati non ha però consentito di raggiungere i risultati sperati; nel 1993 si è quindi proceduto alla messa in liquidazione della società.

Bibliografia: La Breda. "Dalla Società Italiana Ernesto Breda alla Finanziaria Ernesto Breda 1886 - 1986", contributi di Valerio Castronovo e altri, Milano 1986.

Data aggiornamento: 10/01/2000
Autore della scheda: Giuseppe De Luca