Balzaretti Modigliani spa [numero REA: 194696 Mi] (1850 -)

Altre denominazioni:
Balzaretti SA

Sede: Milano

Tipologia ente: ente economico/impresa

Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia

Numero REA: 194696 Mi

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Balzaretti SA - società anonima per azioni - - 26.12

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Balzaretti Modigliani spa - società per azioni - L. 9.112.500.000 - 26.11; 23.20.4; 24.70

Profilo storico
Le origini della società risalgono al 1850, quando la famiglia Modigliani fondava a Livorno un'impresa attiva nel commercio vetrario all'ingrosso e al dettaglio e nella lavorazione delle luci da specchio. Nel 1857 l'azienda iniziò la fabbricazione di lastre di vetro, dapprima in un piccolo opificio situato nella città toscana e dal 1881 a Sant'Jacopo in Acquaviva (poi abbandonato nel 1886). Tre anni dopo, alla Modigliani si sostituiva la "Società Vetraria Italiana", una nuova compagine societaria che avrebbe operato nel nuovo impianto situato in località Torretta a Livorno.

Nel 1893 la denominazione sociale venne modificata in "Balzaretti Modigliani e C." e parallelamente, in considerazione del forte aumento delle vendite, venne accettata la proposta della "Vetreria Milanese Lucchini e Perego" di fondare il consorzio "Fabbriche Vetrarie Consorziate in Italia". Nel 1924, dopo che tre anni prima l'azienda aveva assunto la ragione sociale "Vetreria Italiana Balzaretti Modigliani", venne iniziata la lavorazione meccanica delle bottiglie, seguita di li a poco dall'introduzione del procedimento "Fourcault" per la produzione di lastre di vetro tirate e dall'avvio della fabbricazione di lana di vetro.

Contemporaneamente, l'enorme proliferazione di imprese concorrenti, costrinse la società alla cessione di parte del pacchetto azionario a ditte straniere, tra le quali la parigina "Saint Gobain". Durante la seconda guerra mondiale, poi, l'attività conobbe un forte rallentamento e la quasi completa distruzione dello stabilimento. Nel 1944 la sede sociale venne trasferita da Livorno a Milano. Nell'immediato dopoguerra, mentre la "Saint Gobain" acquisiva la maggioranza delle azioni, la società rilevava una vecchia fabbrica posta in Besana Brianza utilizzata per la produzione di manufatti in fibra di vetro e contemporaneamente rimetteva in funzione lo stabilimento di Livorno (poi definitivamente chiuso nel 1972).

Negli anni tra il 1960 e il 1970, l'azienda procedette alla creazione di diverse controllate con lo scopo di entrare in particolari settori del mercato con l'uso della fibra di vetro; nel 1961, inoltre, entrava in funzione l'impianto di Vidalengo per la realizzazione di fibre isolanti. Nei primi anni ottanta, dopo che il decennio precedente era stato caratterizzato da un andamento commerciale estremamente favorevole, iniziava un periodo fortemente permeato dagli effetti di una forte recessione del mercato.

Alla nuova realtà l'azienda rispondeva attuando un processo di ridefinizione della strategia aziendale che si concretizzava anche con l'avvio a Crespiatica nel Lodigiano di una fabbrica di produzione di lana di roccia (poi chiuso nel 1995). Nella seconda meta degli anni '90, in seguito alla crisi economica che ha colpito l'Europa e l'Italia in particolare, l'azienda si e concentrata su di un disegno aziendale volto al contenimento delle spese e allo sviluppo di una politica di qualità del prodotto.

Data aggiornamento: 10/01/2000
Autore della scheda: Geoffrey Pizzorni