Successori Attilio Migliavacca srl [numero REA: 20533 Cr] (1929 -)

Sede: Milano

Tipologia ente: ente economico/impresa

Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia

Numero REA: 20533 Cr

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Successori Attilio Migliavacca - società anonima per azioni - L. 10.000 - commercio di pelli per pellicceria, pellicceria confezionata e affini

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Successori Attilio Migliavacca srl - società a responsabilità limitata - €. 60.000,00 - 52.42.5; 52.43.2; commercio di pelli per pellicceria, pellicceria confezionata e affini.

Profilo storico
Negozio di lusso fin dal primo Ottocento, l'attuale esercizio commerciale di via Solferino (oggi al n° 37, originariamente a metà via) è aperto nel 1831 come rivendita di cappelli per iniziativa di Faustino Barbieri, che l'anno seguente commissiona l'insegna ad uno dei più famosi architetti cremonesi dell'epoca, Luigi Voghera. Nel 1840, morto Faustino, gli subentra, giovanissimo, il figlio Luigi, che per primo si lancia nel commercio di capi di pellicceria, tanto che, già nell'inverno del 1843, un avviso pubblicitario pubblicato sulla «Gazzetta provinciale di Cremona» (2 dicembre 1843 e settimane segg.) informa la clientela sull'ampio e pregiato assortimento di pellicce sia per uomo che per donna, oggetti di passamaneria per chiese, militari e teatri, con il vantaggio di prezzi onesti e lavori accurati. Il logo originario, rimasto immutato fino ai giorni nostri, rende noti i premi ripetutamente ricevuti in ambito locale dalla pellicceria Barbieri, dall'esposizione di Crema del 1859 a quella di Cremona del 1863 o, ancora, a quelle di Casalmaggiore (1865) e, di nuovo, Cremona (1880). Nel 1887 l'attività viene ceduta al commerciante Opimio Cassina, che mantiene la denominazione «emporio Luigi Barbieri», e sei anni dopo gli subentra il milanese Attilio Migliavacca. Costretto quest'ultimo ad abbandonare la città per motivi personali, alla ditta individuale intestata a suo nome (Cciaa n. 312 - registro 1910, n. 20 - registro 1925) subentra la società anonima per azioni «Successori Attilio Migliavacca», costituita nel marzo 1929 con sede a Milano in via Monforte 4 (capitale sociale L. 10.000, poi subito aumentato a L. 60.000). Amministratore unico è il rag. Gerolamo Cartasegna. Tra il 1933 e il '35 il capitale sociale subisce alcune modifiche: portato a L. 140.000, è successivamente diminuito a L. 50.000, fino a quando, svalutato a L. 5.000 nel 1938, è reintegrato a L. 30.000.È in quello stesso 1938 che Felice Romagnoli, divenuto proprietario dell'impresa insieme alla moglie Luigina Rossi, assume l'amministrazione e la direzione del negozio di via Solferino. A costui si deve in primo luogo il trasferimento della sede sociale da Milano a Cremona, nei locali della pellicceria. Nel 1949 la «Successori Attilio Migliavacca» è trasformata in srl, con un aumento del capitale sociale a L. 50.000 e, trent'anni dopo, nel 1978, una nuova modifica porta quest'ultimo a L. 20.000.000 (successivi aumenti: L. 50.000.000 nel 1981, L. 90.000.000 nel 1986, ' 60.000,00 nel 2002). Nel 1981 entrano a far parte della società i figli dei titolari, Pietro e Carla, divenuta amministratore unico nel 1987 dopo la morte della madre, a sua volta subentrata al marito due anni prima. Dall'ottobre 1993, deceduta anche quest'ultima, le principali cariche societarie sono nelle mani del fratello Pietro Romagnoli, che è proprietario del negozio insieme alla moglie Adriana Marchioni e ai figli Marco, Michele e Matteo. Attualmente, risultano impiegati 3 dipendenti. Il laboratorio annesso, che inizialmente si occupava anche della produzione di capi, funziona ora solo per sistemazioni e riparazioni.

Bibliografia: l'emporio di Faustino e Luigi Barbieri è citato in Associazione dei Commercianti della Provincia di Cremona e Archivio di Stato di Cremona, Attività di commercio nella Cremona dell'Ottocento. Mostra documentaria, con saggio di F. Voltini, Cremona, Tipografia Lombarda , 1982, pp. 123-124.

Data aggiornamento: 22/11/2002
Autore della scheda: Matteo Morandi