Molino Seragni spa [numero REA: 30073 Cr] (1937 -)

Sede: Rivolta d'Adda

Tipologia ente: ente economico/impresa

Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia

Numero REA: 30073 Cr

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Seragni Luigi fu Costantino - ditta individuale - L. 6.000.000 (trasformazione in snc, 1982) - mugnaio

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Molino Seragni spa - società per azioni - € 1.239.600,00 - 15.61.1; molitura e commercio di cereali, sfarinati e sottoprodotti della macinazione.

Profilo storico
È il 1937 quando Luigi Seragni, erede di un'antica tradizione familiare che risale alla metà del Settecento, fonda alle porte di Rivolta d'Adda una piccola azienda molitoria legata alle tradizioni agricole della zona, dopo essere uscito dall'impresa del fratello Giacomo a causa di attriti personali. Il mulino opera inizialmente a livello artigianale, macinando frumento e mais per conto degli agricoltori locali e ricevendo come compenso una parte del prodotto, poi venduto sul mercato. Nel gennaio 1942 è acquistata da Alfredo Ogliari un'azienda di spremitura di semi oleosi, rilevata dopo meno di un anno dalla ditta Negroni di Cremona. In poco tempo la ditta Seragni, grazie allo sviluppo dei trasporti e agli investimenti sostenuti dal titolare, si trasforma in vera e propria industria che, abbandonata la lavorazione per conto terzi, comincia ad comprare sul mercato la materia prima, per poi lavorarla e venderne il prodotto. Nel 1961, in seguito alla morte del fondatore, subentrano, giovanissimi, nella gestione del mulino i figli Luciano, Costante ed Ettore, coadiuvati dalla madre Martina Giavazzi, che da sempre aveva seguito il marito nell'attività. Sono questi gli anni in cui l'azienda subisce la prima radicale ristrutturazione, attraverso la realizzazione di un moderno impianto di macinazione 'alternato', ossia in grado di macinare sia grano tenero per la produzione di farina sia grano duro per la produzione di semole. La potenzialità di macinazione sale a 600 quintali giornalieri, portando ad una inevitabile crescita della necessità di materie prime, di stoccaggio dei prodotti finiti e di risorse finanziarie da impiegare nell'industria. Nei primi anni Settanta il considerevole sviluppo dell'impresa, che porta ad una differenziazione delle farine, quando non addirittura ad una loro 'personalizzazione' in base alle dirette esigenze della clientela, fa sì che vengano aperte alcune rappresentanze al di fuori dei confini della provincia. Nel 1982 la società è regoralizzata in snc (capitale sociale: L. 6.000.000, subito aumentato a L. 210.000.000) e l'anno dopo, successivamente alla morte di Luciano, è trasformata in spa (capitale sociale: L. 400.000.000, poi aumentato in più riprese fino a raggiungere l'importo attuale di ' 1.239.600,00) con l'ingresso del figlio di quest'ultimo, Luigi. I poteri del presidente del consiglio d'amministrazione vengono conferiti a Costante Seragni. Nel 1986 una serie di investimenti produttivi porta la potenzialità a 1500 quintali macinati nelle 24 ore, ma l'ultima e più recente ristrutturazione avviene nel 1993 quando l'impianto è totalmente informatizzato con una potenzialità che raggiunge i 2580 quintali giornalieri. Introdotto un valido sistema per il controllo della qualità del prodotto, nei primi anni Novanta l'azienda imbocca per prima la strada della certificazione del Sistema qualità secondo le norme Iso 9002. Nel 2001, anno nel quale è aperto un magazzino ad Agnadello (Cr), vengono dichiarati 26 dipendenti.

Bibliografia: Giovanni Paolo Seragni, La qualità totale dell'impresa di minori dimensioni: il caso di un'azienda nel settore molitorio, tesi di laurea in Economia aziendale, Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano, Facoltà di Economia e Commercio, a.a. 1995-1996 (rel. prof. Paolo Preti), pp. 139-143.

Data aggiornamento: 04/12/2002
Autore della scheda: Matteo Morandi