Dondeo Gustavo Attilio di Frontali Viter e C. sas [numero REA: 12633 Cr] (1925 -)

Sede: Cremona

Tipologia ente: ente economico/impresa

Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia

Numero REA: 12633 Cr

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Dondeo Gustavo Attilio fu Angelo - ditta individuale - L. 2.000.000 (trasformazione in snc, 1972) - bar pasticceria

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Dondeo Gustavo Attilio di Frontali Viter e C. sas - società in accomandita semplice - € 3.098,74 - 52.24.2; 15.52; 55.40.1; 55.40.2; 15.81.2, produzione e commercio di pasticceria e gelateria, gestione di esercizi pubblici della somministrazione nonché il commercio di generi e prodotti affini.

Profilo storico
Avviato giovanissimo alla carriera del pasticcere nella rinomata bottega di Giuseppe Croci, in pieno centro cittadino, Gustavo Attilio Dondeo apre il suo primo esercizio nel novembre 1913 presso il caffè «Aurora» di corso Garibaldi (Cciaa n. 12607 ' registro 1910), dove mette in pratica le conoscenze acquisite nelle precedenti esperienze a Locarno, a Milano e a Cremona e dove dà vita al suo laboratorio personale di pasticceria, probabilmente influenzato dal maestro degli anni meneghini Angelo Ferrarini. Alla passione per la pasticceria si aggiunge fin da subito quella per i vini, motivata col fatto che la famiglia di origine gestiva da anni un'osteria a San Martino in Beliseto, nel comune di Castelverde. L'entusiasmo e la voglia di fare del giovane sono, tuttavia, interrotti dallo scoppio della prima guerra mondiale, che vede il Dondeo partire per il fronte, lasciando il bar nelle mani della madre e delle sorelle; ma, a metà degli anni Venti, maturata da tempo l'idea che solo trasferendosi in un locale più grande si sarebbero potuti meglio realizzare i suoi progetti, decide di acquistare la rinomata pasticceria di Luigi Cauzzi in stile liberty, vicinissima alla stazione ferroviaria e al moderno albergo San Giorgio, considerato il più confortevole della città. Il nuovo negozio è inaugurato nell'agosto 1925 e un mese dopo la ditta, sentita come la prosecuzione dell'esercizio di Cauzzi più che del precedente bar «Aurora», viene registrata alla Camera di commercio di Cremona col numero 12633. Nel frattempo, Dondeo intensifica i contatti con Ferrarini e, desideroso di crearsi una propria specialità, chiede all'amico di fornirgli la ricetta della torta Iris, da anni esclusiva di questo e già da tempo venduta a Cremona dall'affezionato discepolo.Nel 1926 il pasticcere cremonese partecipa con profitto al Concorso nazionale di Roma, conquistando l'ambito diploma e medaglia d'oro per l'ottima preparazione di dolciumi. Intanto, la clientela diventa sempre più numerosa così da spingere Dondeo a prendere con sé il fratello Carlo e poi il figlio Angelo detto Nino con l'intenzione di insegnar loro il mestiere. Le bombe lanciate su Porta Milano il 10 luglio 1944 mettono a soqquadro la pasticceria, che, non potendo al momento essere risistemata, rimane chiusa fino all'aprile 1945, data in cui, nel clima della sospirata liberazione, Nino prende in mano le redini dell'esercizio insieme alla moglie Paola Frontali e al padre, il quale, fedele alla forte passione per la bicicletta, mette a disposizione i propri locali per la sede del rinato «Club ciclistico cremonese 1891»; tre anni dopo sarebbe nata la coppa Dondeo, gara per esordienti di assoluto rilievo.In seguito alla morte del titolare il 17 settembre 1961, la ditta è continuata dal figlio, che nel gennaio 1972 si unisce alla moglie e al nipote Viter Frontali, creando dapprima una società di fatto e poi una snc denominata «Dondeo Gustavo Attilio di Dondeo Angelo e C.» (capitale sociale: L. 2.000.000, aumentato nel maggio successivo a L. 3.500.000). Nel novembre 1980 avviene un altro cambiamento nella natura giuridica della società, che si trasforma in sas con l'aumento del capitale sociale a L. 6.000.000; tredici anni dopo la moglie di Viter Frontali, Saide Maranini, entra nella ditta come socio, cui si aggiunge il figlio Fabiano dopo la morte di Angelo Dondeo nel giugno 1999.Attualmente nell'esercizio operano 13 addetti, di cui due tirocinanti inviati dalle scuole professionali o dalla Regione; l'attività, pur essendo rimasta quella originaria di caffè e pasticceria, si è specializzata in bar da colazione e da the.

Bibliografia: Elia Santoro, Gli amori di Gustavo Attilio Dondeo tra pasticcini e biciclette. Ricordi del 50° anniversario d'attività dell'azienda, Cremona, Tipolito Padana, 1978. Cfr. anche Sandro Talamazzini, Dondeo, l'arte del dolce in gran stile' Liberty, in «Mondo Padano», 22 aprile 1991.

Data aggiornamento: 10/04/2003
Autore della scheda: Matteo Morandi