Rossi d'Angera distillatori di Arturo Rossi & C. snc [numero REA: 50461 Va] (1950 -)

Sede: Angera

Tipologia ente: ente economico/impresa

Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia

Numero REA: 50461 Va

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Rossi d'Angera Distillatori srl - società a responsabilità limitata - L. 950.000 - industria della distillazione e della fabbricazione dei liquori, profumi, e vini e il relativo commercio

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Rossi d'Angera distillatori di Arturo Rossi & C. snc - società in nome collettivo - L. 950.000 pari a € 490,63 - distillazione e fabbricazione di liquori, vini e profumi, commercio all'ingrosso di grappa, brandy, distillati in genere, vini, birra, sciroppi ed affini; 15.91, 15.93.1, 24.52, 51.34.

Profilo storico
Secondo la tradizione familiare la Rossi d'Angera produce grappa fin dal 1847, diretta da una vera dinastia di distillatori. Fondatore dell'azienda fu Bernardo Rossi, falegname, che ebbe successo come distillatore in proprio utilizzando le vinacce locali. La nascita ufficiale dell'azienda si fa coincidere con il brindisi, naturalmente a base di grappa, per la nascita del figlio di Bernardo, Carlo, proprio nel 1847. Per tutto l'800 l'attività resta comunque a carattere stagionale e limitato. Al volgere del nuovo secolo Arturo Rossi (1886-1958), figlio di Carlo, si impegnò ad industrializzare ed espandere l'attività di famiglia aggiungendo la produzione di liquori a quella della grappa. Nel luglio-settembre 1913 l'azienda partecipò alla manifestazione "Mostre riunite" ottenendo la medaglia d'oro per i liquori. La crescita avviata dall'azienda, che vendeva ormai in tutto il Verbano, si fermò a causa della Grande Guerra; Arturo Rossi venne mobilitato con i Granatieri di Sardegna, combattè sul Carso, e fu la moglie Anna a dover continuare l'attività. Nel primo dopoguerra si ha una nuova fase espansiva: si impianta un nuovo alambicco, si avvia una piccola cantina di invecchiamento, si creano nuovi liquori. Nel 1925 si denunciava alla Camera di commercio la ditta "Rossi Maffei Arturo" (CCIAA Va n. Registro ditte 1035) con sede ad Angera in via Umberto I n. 19.Dagli anni Trenta entrò in azienda l'avv. Bernardo Rossi (1910-1994), figlio di Arturo. Membro della Federazione Nazionale Distillatori, egli collaborò al censimento delle distillerie del Trentino e dell'alto Veneto, accumulandovi sicura esperienza professionale. Nel 1935 la ditta si trasformò in società di fatto "Rossi Arturo di Arturo Rossi & C." con sede in via Mazzini n. 51. La Seconda Guerra Mondiale ridusse nuovamente ai minimi termini la produzione, incentrata sull'alcool, requisito dallo Stato e rimborsato a prezzi infimi. Finita la guerra Bernardo Rossi gettò la toga e si dedicò completamente all'azienda di famiglia. Nel 1950 Rossi Arturo, la moglie e il figlio Bernardo costituiscono una srl "Rossi d'Angera Distillatori" con sede a Milano in via Dante n. 9 con uno stabilimento in Angera, via Mazzini n. 51. Pochi mesi dopo (settembre 1950) l'impresa Rossi Arturo di Arturo Rossi & C. Società di fatto dichiarava la propria cessazione. Bernardo Rossi, con i colleghi della Federazione Distillatori e i funzionari del Ministero delle Finanze, già nel 1951 aveva partecipato alla stesura del Testo Unico sugli spiriti. I due Rossi, padre e figlio, si dedicarono alla politica, giungendo a ricoprire importanti cariche nei settori Agricoltura e Turismo in Provincia. Scomparso il padre nel 1958, Bernardo Rossi rinnovò l'azienda modificando ragione sociale, marchi e logo in quelli attuali, adattando la produzione al gusto del tempo e cercando mercati per l'esportazione. Le trasformazioni societarie furono quella del 1965 che mutò la srl in accomandita semplice con sede sociale ad Angera in via Mazzini n. 45 e quella del 1969 che la ritrasformò in società in nome collettivo. L'attività restava fortemente stagionale: un documento del 1968 specifica che il numero degli operai aumenta nel periodo stagionale di lavorazione delle vinacce. Nel 1969 la società dichiarava un attivo lordo di L. 39.600.000. Coadiuvato dalla consorte Adele De Camilli, dopo le modificazioni alla forma societaria dettate dall'opportunità di un più favorevole trattamento fiscale, Bernardo Rossi negli anni '70 venne affiancato dal figlio Arturo (nato nel 1951), attuale proprietario dell'impresa, che l'avrebbe rileverata quasi completamente nel 1983. Nel 1985 entrava in società anche Bruna Rapetti, moglie di Arturo, rilevando la modesta quota di Anna Zingaro. Nel 1994 scomparvero i genitori di Arturo Rossi e l'anno successivo l'impresa assunse la denominazione odierna.

Nel 1988 l'oggetto sociale era stato ampliato ad includere la produzione di acquaviti e sciroppi e la commercializzazione all'ingrosso e al minuto di tutti i prodotti. Nel 2000 la Rossi d'Angera impiegava 1 dipendente, producendo grappe, liquori e una limitata selezione di vini di pregio, oltre a birra, sciroppi e profumi. Negli anni l'azienda si è fatta una solida fama grazie ai suoi prodotti.Nell'archivio della famiglia Rossi si conservano testimonianze delle visite del Cardinale Montini, Arcivescovo di Milano e futuro papa Paolo VI, e del Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, oltre a varie lettere di ringraziamento di personaggi quali Cesare Merzagora e del Conte Carlo Sforza per il contributo offerto ad alcune manifestazioni.inuto di tutti i prodotti.

Nel 2000 la Rossi d'Angera impiegava 1 dipendente, producendo grappe, liquori e una limitata selezione di vini di pregio, oltre a birra, sciroppi e profumi. Negli anni l'azienda si è fatta una solida fama grazie ai suoi prodotti. Nell'archivio della famiglia Rossi si conservano testimonianze delle visite del Cardinale Montini, Arcivescovo di Milano e futuro papa Paolo VI, e del Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, oltre a varie lettere di ringraziamento di personaggi quali Cesare Merzagora e del Conte Carlo Sforza per il contributo offerto ad alcune manifestazioni.

Data aggiornamento: 06/05/2002
Autore della scheda: Stefano D'Adamo