Fratelli Alberti srl [numero REA: 48460 Va] (1949 -)

Sede: Varese

Tipologia ente: ente economico/impresa

Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia

Numero REA: 48460 Va

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Fratelli Alberti Costruzioni meccaniche Soc. a r.l. - società a responsabilità limitata - L. 150.000 - costruzioni meccaniche in genere

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Fratelli Alberti srl - società a responsabilità limitata - € 31.200 - 28.52

Profilo storico
L'azienda nacque nel 1949 ad opera dei fratelli di origine padovana Arnaldo ed Adelio Alberti (nati rispettivamente nel 1912 e nel 1923) insieme alla cognata Emma Pierobon, da poco rimasta vedova. Ben presto i fratelli Alberti orientarono la loro attività sulla costruzione di macchine per la lavorazione delle pelli, del cuoio e delle calzature, nonché di parti di moto per conto terzi; a partire dal 1954 vi aggiunsero la costruzione di motori a scoppio per motocicli, contribuendo al decollo del distretto varesino in questo campo. Gli anni Cinquanta videro l'impresa affermarsi sul mercato interno e cercare sbocchi di mercato anche all'estero. Ancora nel 1954 la Fratelli Alberti aumentava il capitale a L. 3.000.000 e veniva trasformata in società in nome collettivo, per tornare una S.r.l con la denominazione attuale "Fratelli Alberti srl" nel 1981. La situazione ai vertici della società non mutò fino al 1978, quando Arnaldo Alberti cedette la sua quota al fratello e alla cognata. Nel 1981 Adelio Alberti cedette parte della sua quota alla moglie Luigia Brenna e alla figlia Fausta, mentre Emma Pierobon ne cedette a sua volta una parte alle tre figlie Bianca, Giuliana e Bruna. La successiva ripartizione delle quote vide il 20% del capitale a testa in mano all'Alberti, alla moglie e alla cognata, mentre le figlie e nipoti detennero ciascuna il 10%. L'aumento di capitale a L. 60.000.000 decretato quello stesso anno rispettava rigorosamente le quote succitate; la stima periziale allegata dimostra la vastità della clientela dell'azienda di famiglia, che aveva ormai clienti da Vigevano alla Nuova Zelanda. Nel 1991 l'anziana Emma Pierobon lasciò la carica di amministratrice alla cognata Luigia Brenna. Nel 2000 la Fratelli Alberti dichiarava 25 dipendenti. La sua solidità negli anni di questa azienda fortemente vocata al know-how e all'esportazione è derivata dalla costante attenzione per l'innovazione dei prodotti, fino ad arrivare alle moderne macchine a controllo digitale,

senza rinunciare alla collaborazione con altre aziende come, negli anni Ottanta, la tedesca Moenus.

Data aggiornamento: 08/05/2002
Autore della scheda: Stefano D'Adamo