Aletti Giovanni e Figli srl [numero REA: 45967 Va] (1947 -)

Sede: Varese

Tipologia ente: ente economico/impresa

Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia

Numero REA: 45967 Va

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Aletti Giovanni e Figli - società di fatto - L. 5.000.000 (1970) - riparazione e costruzione macchine per conceria

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Aletti Giovanni e Figli srl - società a responsabilità limitata - € 531.596,92 - 29.54.2

Profilo storico
Unendo la sua esperienza di lavorante e quella del figlio Franco, progettista di macchine utensili, Giovanni Alett i(nato nel 1890) fu in grado di avviare un'attività di successo, attraverso l'aiuto dei figli Ezio e Pietro, e poi continuata dalla terza generazione: Marco, Ezio e Carlo Aletti. Il fondatore, Giovanni Aletti, si mise in proprio dopo aver lavorato vari anni come manutentore in una delle principali concerie varesine, e fondò la sua azienda come società di fatto nel 1947, per trasferirla presso la sede attuale nel 1959. Nel 1968 la Aletti e Figli dava lavoro a 39 dipendenti, e due anni dopo venne regolarizzata in società in nome collettivo con L. 5.000.000 di capitale sociale, poi portati a 26 milioni di lire dopo un anno. Sempre nello stesso anno Aletti Franco, Aletti Ezio e Aletti Pietro costituirono una seconda società in nome collettivo (Aletti Giovanni e figli di Aletti Franco Ezio e Pietro snc - n. Rea 117159 Va) identica alla prima nella forma, nella sede e nell'oggetto sociale. Nel 1971 Giovanni Aletti ritirò dalla società la sua quota: pertanto il capitale sociale scese a L. 24.500.000, ma già tre anni dopo i figli lo aumentarono nuovamente a L. 100.020.000. Nel 1976 la ditta venne trasformata in società in accomandita semplice, con Pietro Aletti socio accomandante e i due fratelli soci accomandatari. Paolo Castelli venne nominato procuratore speciale e la 'Coriarii Italia S.p.A. di Giovanna Catelli e C.' entrò nell'azienda come socia accomandante. Il capitale sociale ammontò così a 200 milioni. Due anni dopo morì improvvisamente Ezio Aletti, la cui quota andò alla vedova Rosita Manto e ai figli Carlo e Silvia. Pietro Aletti divenne socio accomadatario. Nel 1979 la 'Coriarii', che fino ad allora aveva detenuto la maggioranza relativa delle quote, uscì dalla Aletti e Figli. Negli anni seguenti il capitale venne portato a L. 500.000.000 (1980) e poi a L. 1.022.301.000 (1986). Sempre nel 1986 il socio accomandatario Franco Aletti cedette la propria quota alla società 'Finmac S.r.l." che così fece il suo ingresso nella compagine sociale quale socio accomandante. Franco Aletti restò socio d'opera, vale a dire senza partecipazione al capitale, fino al 1990, mentre Pietro Aletti restò socio accomandatario. Nel 1989 la Aletti e Figli divenne una società a responsabilità limitata: il consiglio d'amministrazione era composto da Franco Aletti (presidente), Pietro Aletti (vice presidente), Carlo Aletti, Marco Aletti, Ezio Aletti junior (nato nel 1961), Giovanni Aletti, quasi subito dimessosi, e Franco Aletti junior (nato nel 1959). Due anni dopo i consiglieri restarono in cinque a causa dell'uscita di scena di Franco Aletti junior. Nel 1994, poi, si ritirò anche Pietro Aletti, rimpiazzato in consiglio da Silvia Aletti. Nel 1998 morì Franco Aletti senior, e Marco Aletti gli subentrò nella carica di presidente; in consiglio d'amministrazione entrava Nelly Triet.Oggi tra i prodotti più apprezzati dell'azienda si evidenziano le smerigliatrici, costruite in molti esemplari differenti per le esigenze più svariate. Nel 2000 la Aletti impiegava 28 dipendenti.

Data aggiornamento: 16/05/2002
Autore della scheda: Stefano D'Adamo