Banca di Credito cooperativo del Basso Sebino scrl [numero REA: 18435 Bs] (1896 -)

Sede: Capriolo

Tipologia ente: ente economico/impresa

Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia

Numero REA: 18435 Bs

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Cassa Rurale di Depositi e Prestiti - Società anonima cooperativa in nome collettivo - - Cassa di depositi e prestiti

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Banca di Credito Cooperativo del Basso Sebino - Società cooperativa a responsabilità limitata - Società cooperativa a responsabilità limitata -€2.020,00 - operazioni di deposito e prestito e altre operazioni bancarie in genere, 65.

Profilo storico
La società venne istituita nel 1896 con la denominazione di 'Cassa Rurale di Depositi e Prestiti' da un gruppo di sacerdoti e di alcuni 'possidenti', uniti dalla volontà di sostenere le esigenze finanziarie della comunità di Capriolo, per rispondere alla necessità di poter accedere a piccoli capitali senza incorrere in tassi usurari. A poco a poco la Cassa conquistò la fiducia della gente del luogo che le si rivolgeva per far fronte alle spese quotidiane, vuoi per l'acquisto di bestiame vuoi per l'acquisto di generi di prima necessità. La Cassa quindi crebbe di pari passo con l'economia di Capriolo, fungendo da riferimento insostituibile. La prima guerra mondiale non minò la solidità della Cassa che rimase sempre vicina alla popolazione (del 1919 è l'acquisto di un immobile destinato a ricovero per anziani), nonostante i tentativi degli squadristi fascisti di impossessarsi dei suoi beni. Negli anni Trenta, la Cassa mutò la propria denominazione in 'Società Cooperativa in nome collettivo Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Capriolo', contestualmente ad un rinnovo dello statuto che prevedeva l'esercizio del credito a favore dell'agricoltura, anche attraverso lo sconto di cambiali, permettendo altresì operazioni di credito agrario sia direttamente che come intermediario, acquisto titoli di stato, oltre ad altre possibilità, tra cui quelle di intrattenere legami con monti di pietà e casse di risparmio. La ricostruzione, avviatasi alla fine del secondo conflitto bellico, vide la Cassa in prima linea accanto alla cittadinanza e questa atmosfera di rinascita diede nuova linfa alla Cooperativa che, ingranditasi e rinvigoritasi, si trovò costretta a pensare ad una nuova sistemazione logistica. Venne così acquistato un immobile in via Calepio e, sulla scia dell'evoluzione economica della zona negli anni Sessanta (trainata dal vitivinicolo), nel 1971 fu acquisito un terreno in una zona attigua a quella storica (della signora Maria Roquez Bisot), per erigervi una nuova sede (in via IV novembre). Nel corso degli anni Ottanta la Cassa assistette all'apertura della sua prima filiale in Castelli di Calepio (1988) e nel 1991 a quella di Iseo, oltre a quella di Adro nel 1996 e Credaro e Tavernola Bergamasca nel 1998. Ma nel frattempo la Cassa aveva modificato (nel 1986) la propria denominazione sociale e forma giuridica in 'Cassa Rurale e Artigiana di Capriolo ' Società Cooperativa a responsabilità illimitata', per poi cambiarla di nuovo nel 1994 in 'Banca di Credito Cooperativo del Basso Sebino - Società cooperativa a responsabilità limitata'. Soprattutto in questo decennio la cassa ha sviluppato una puntuale attività umanitaria, dimostrandosi vicina in particolare alle esigenze degli anziani e dei portatori di handicap, con una puntuale attività di sostegno rivolta a diverse associazioni di volontariato.

Bibliografia: A. Strada, G. Spini, La Cassa Rurale ed Artigiana di Capriolo: 100 insieme alla sua gente, Cassa Rurale ed Artigiana di Capriolo, Casarile (Mi), 1996.

Data aggiornamento: 01/06/2003
Autore della scheda: Emanuela Fraccaroli