Rossini della Quercia spa [numero REA: 40161 Lc] (1934 -)

Sede: Costa Masnaga

Tipologia ente: ente economico/impresa

Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia

Numero REA: 40161 Lc

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Giuseppe Rossini - Ditta individuale - - - Industria e commercio di articoli tessili

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Rossini della Quercia spa - Società per azioni - 309.900,00 - 17.24 industria e commercio dei tessuti in genere

Profilo storico
Nel marzo del 1934, in seguito alla scomparsa del padre Francesco, Giuseppe Rossini decideva di proseguire autonomamente l'attività di famiglia, gestita fino al quel momento insieme anche ai fratelli Paolo e Ludovico. L'oggetto principale della nuova ditta individuale era la tessitura (con il sistema Jacquard) di copriletto e stoffe in cotone, raion e affini destinati prevalentemente all'esportazione. Fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, come evidenzia una memoria scritta dalla moglie Antonia Perego, la ditta avrebbe svolto 'una buona attività commerciale' e non le sarebbero mai mancati 'i mezzi per farla funzionare sia col capitale proprio che con il fido accordato dalle banche, per la serietà colla quale l'impresa era condotta'. Nei primi anni di guerra, l'attività si sarebbe giocoforza ridotta, anche perché il collegamento con il principale mercato ' l'Oriente ' si sarebbe progressivamente interrotto. La situazione dell'impresa di Costa Masnaga si sarebbe ulteriormente aggravata dopo la scomparsa del titolare avvenuta nel gennaio del 1944. Oltre alla moglie,Giuseppe Rossini lasciava setti figli (tre femmine e quattro maschi) all'epoca tutti minori. La produzione veniva così definitivamente a cessare e soltanto nell'estate del 1946, grazie al decisivo impulso della madre, che come ricorda aveva 'sempre coadiuvato il marito nell'azienda e nel comune lavoro giornaliero' acquistando in questo modo 'esperienza e prudenza negli affari e anche una visione non limitata delle pratiche commerciali' l'impresa avrebbe ripreso l'attività. Insieme a lei, nel prosieguo di tempo, i quattro figli maschi (Emilio, Claudio, Angelo e Marco) che del resto erano stati nominati unici eredi dell'impresa condotta dal padre. Il 'miracolo economico' avrebbe sostenuto la crescita di quella che nel frattempo era divenuta una società di fatto e che avrebbe commercializzato i propri prodotti anche attraverso l'apertura di un deposito (sotto la denominazione di 'Texarredo') a Milano. A comprovare lo sviluppo dell'impresa anche i dati desumibili dal censimento industriale del 1961, che attribuivano alla società una ottantina di addetti tra operai e apprendisti. Nell'estate del 1965, in seguito alla scomparsa di Marco Rossini, la compagine sociale si allargava con l'ingresso delle tre sorelle Maria Amelia, Alessandra e Lucilla. Il nuovo riparto delle quote sociali assegnava ad ognuno dei tre fratelli una quota pari a 7/24esimi, mentre alle sorelle spettava 1/24esimo ciascuna. Nel febbraio del 1968, i soci decidevano di regolarizzare la società fra loro esistente mediante la costituzione dell'accomandita semplice Rossini Giuseppe ' Tessitura Jacquard sas di Rossini Emilio, Claudio, Angelo e C. con un capitale sociale di 6 milioni di lire. Nel maggio seguente, le tre sorelle Rossini cedevano le loro rispettive quote sociali ai fratelli. Nell'inverno del 1974, la società modificava la propria ragione sociale in Rossini della Quercia sas di Rossini Emilio, Claudio e Angelo e contemporaneamente portava il proprio capitale a 60 milioni di lire. Nel luglio del 1981, dopo che il capitale era stato nuovamente aumentato a 141 milioni di lire, la società veniva trasformata in Rossini della Quercia srl, mentre l'ing. Claudio Rossini veniva nominato amministratore unico. L'azienda, che nel frattempo si era sempre più specializzata nella produzione e nell'esportazione di tessuti per l'arredamento, aveva adesso una trentina di dipendenti tutti impiegati nello stabilimento di via Cadorna 8 sempre a Costa Masnaga. La diminuzione del dato relativo agli occupati era uno dei riflessi delle difficoltà incontrate, al pari di tutto il settore tessile italiano, nella difficile congiuntura che aveva caratterizzato tutto il decennio Settanta e i primi anni Ottanta. Nel novembre del 1984, tuttavia, la famiglia Rossini decideva di rilanciare l'attività attraverso l'emissione di un prestito obbligazionario e la trasformazione dell'impresa in società per azioni. Alla fine

del 1992, anche la terza generazione Rossini (Riccardo, Lorenzo e Martina) entrava a far parte dell'azienda di famiglia. Gli ultimi anni dell'impresa hanno visto il ridimensionamento delle esportazioni sul mercato statunitense (penalizzate dall'apprezzamento della valuta americana) tuttavia controbilanciate dall'aumento delle vendite in Inghilterra, Francia. Corea del Sud e Giappone. Attualmente, la Rossini della Quercia spa ha un capitale sottoscritto di 309.900,00 euro e opera con una ventina di dipendenti.

Data aggiornamento: 29/01/2006
Autore della scheda: Geoffrey Pizzorni