Pio di Savoia, famiglia (sec. XII - sec. XX?)

Altre denominazioni:
Falcò Pio di Savoia

Progetto: Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line)

Le origini della famiglia sono fatte risalire alla consorteria feudale dei "Figli di Manfredo" da cui derivano anche le famiglie Pico, Papazzoni, Padelli, Azzolini e Fanti.
Il capostipite della famiglia Pio fu Bernardo, figlio di Manfredo. Il figlio di Bernardo, Pio, è ricordato come cittadino di Modena nel 1168, podestà del comune (1177 - 1178) e rettore della Lega Lombarda ai congressi di Ferrara e di Parma per la pace con Federico Barbarossa.
Dai discendenti di Pio deriva il ramo dei signori di Carpi che lì dominarono dal 1319 al 1525.
Nei secoli seguenti la famiglia vantò numerosi vescovi e podestà in diverse città, al servizio dei Visconti e poi dal 1450 dei Savoia.
Durante il Quattrocento la famiglia si divise in tre rami: Albertino, Gibertino e Galassino dal nome dei tre fratelli Alberto III, Galasso e Giberto, figli di Marco Pio e Taddea di Cabrino Roberti.
Alberto, protonotaro apostolico e abate di Sant'Antonio di Carpi, poi canonico a Modena, fu al servizio dei Visconti dal 1437 al 1499 quando si schierò a favore dei Savoia, ottenendo dal duca Ludovico, con diploma datato Torino 27 gennaio 1450, il feudo di San Ciriaco e la possibilità di usare il nome e lo stemma dei Savoia in quanto discendente della casa di Sassonia.
Il privilegio fu riconfermato il 22 maggio 1567 dal duca Emanuele Filiberto e il 20 gennaio 1585 dal duca Carlo Emanuele a favore del ramo Gibertino.
Da Alberto discesero i signori di Carpi, di Verrucchio, Meldola e Sarsina nella Romagna.
Da Giberto ebbero inizio le due famiglie Pio di Sassuolo, estinte nel 1499 e nel 1554, e la linea spagnola, estinta nel 1776.
Nel 1550 uno dei membri del ramo Gibertino di Sassuolo, Giberto, cedette la propria metà dello Stato di Carpi e del feudo di Soliera al duca di Ferrara Ercole I, in cambio dei feudi di Sassuolo, Fiorano, Montegibio, Montebaranzone, Nirano ecc.; gli Estensi, con privilegio del 10 settembre 1500, aggregarono Giberto e i suoi discendenti alla loro casa.
Nel 1559 Marco Pio tentò di liberarsi dal vassallaggio degli Estensi e fu da questi assassinato; il territorio di Sassuolo fu allora occupato da Cesare d'Este e mai più riconquistato dai Pio.
Il ramo discendente da Galasso già nel 1600 cedette i propri diritti su Carpi, su promessa di lauto compenso, al duca Ercole I d'Este, diritti che non riuscì più a riacquistare.
La linea Gibertina spagnola si estinse con la morte di Giberto Pio, settimo marchese di Castel Rodrigo e figlio di Francesco Pio e Giovanna Spinola, nel 1776.
Non avendo Giberto avuto figli, gli successe la sorella maggiore Isabella Maria (? - 1799), la quale andò sposa in seconde nozze ad Antonio Valcàrel y Perez - Pastor.
Dal matrimonio della figlia di Isabella, Maria della Concezione Rodriguez de Valcàrcel, con Pasquale Falcò de Belaochaga y Pujades discese Alfonso (1903 - 1967), grande di Spagna, cavaliere dell'Ordine di Calatrava, gentiluomo di Camera di Alfonso XIII, balì di Gran Croce in onore e devozione dell'Ordine di Malta.

Bibliografia
- Enciclopedia Italiana, vol. V, pag. 27 = Enciclopedia Italiana di Scienze, lettere ed arti, voll. I - XXV, Milano, Istituto Giovanni Treccani, 1929 - 1937
- Famiglie nobili in Lombardia, s.v. Falcò Pio = Famiglie nobili in Lombardia. Tavole Genealogiche, Milano, s.d.
- FIORINA, Inventario = FIORINA, U., Inventario dell'Archivio Falcò Pio di Savoia, Vicenza, Neri Pozza, 1980
- LITTA, Famiglie Celebri d'Italia, s.v. Pio di Carpi = LITTA, P., Famiglie Celebri d'Italia, voll. 10, Milano 1819-1834
- SPRETI, Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana, s.v. Pio di Savoia = SPRETI, V., Enciclopedia Storico - Nobiliare Italiana, voll. 6 + 2 app., Milano 1932
- SPRETI, Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana, s.v. Falcò Pio = SPRETI, V., Enciclopedia Storico - Nobiliare Italiana, voll. 6 + 2 app., Milano 1932

Compilatori
prima redazione: Bernini Daniela, archivista (2000/01/13)
rielaborazione: Gamba Ermis, archivista (2005/05/10)