Unità compresa in: Corrispondenza tra Gaetano Cattaneo ed Enrico Sanclemente

Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente ([1810 agosto 8])

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Segnatura definitiva: 3

Tipologia unità: Unità documentaria

Tipologia documentaria: Lettera

Supporto: Cartaceo

Descrizione estrinseca: Unità documentaria, copia di lettera

Data topica: [Milano]

Note: (30) Cfr. "Choix des principales pierres gravées de la collection qui appartenait autrefois ad baron de Stosch et qui se trouve maintenant dans le Cabinet du Roi de Prusse accompagné de notes et explications relatives a la mythologie et aux beaux arts par Frédéric Schlichtegroll", Premier volume, Norimberga, 1798.

Numero corda: 3

Contenuto:

Oltre ogni credere mi giunse gradita la di lei graziosissima lettera dei 28= ora scorsi Luglio e prima d'ora gliene avrei attestata la mia riconoscenza se il desiderio di poterle giovare riguardo al trasporto dei noti volumi da Roma non mi avesse fatto attendere il necessario di lei ordine di rilascio, che lo stimatissimo Sig=[no]r D=[on] Viscardo Barbò s'incaricò di chiederle a mio nome. Mercè la di lei gentilezza ho potuto anzi tempo pascolare l'anima, e la mente nell'opera veramente classica ch'Ella ha testè regalato agli studiosi della Numismatica. Quanto mi edifichi l'ingenua modestia onde Ella sviluppa i nodi finora infruttuosamente tentati, e dai quali tanto inciampo arrecavasi ai progressi di codesta scienza, non v'è parola, che valga ad esprimerglielo. E tanto più un simile contegno debba apprezzarsi, e servire altrui d'esempio, quanto che in nessuno forse sta un maggior diritto di dettarne ex - cathedra. Ma una tale preziosa opera non dà meno grande idea della ricchezza della di lei sana erudizione, che di quella del sceltissimo museo frutto delle di lei instancabili ricerche. Inconsapevole che il compimento de' miei desiderj fosse innocentemente in collisione co' di lei interessi domestici e coi riguardi, che Ella pur deve all'età avanzata, io mi compiacevo fra me mede[si]mo nel pensiero di poterle qui offrire personalmente la mia servitù, e presentarle i puù sinceri omaggi della mia stima, e già aveva divisato di chiederle in quell'occasione la licenza di ammirare in Cremona così interessante Collezione. Ma avendomi il felice esito de' di lei affari ciò impedito, oso oggi pregarvela ove però un tal mio passo non sia p[er] arrecare il più lieve disturbo al di lei nuovo sistema di vita.
Ricevo in questo momento da Parigi un primo, e solo tomo in fol[i]o de' "Pierres gravées de Stosch qui appartienant actuellement au Cabinet royal de Berlin" (30) sarebbe mai questa per avventura la stessa opera ch'Ella possiede sotto il nome di Gabinetto di Berlino? Ovvero riguarda essa la numismatica? Un breve cenno sopra di ciò mi obbligherebbe assaissimo. La prego di procurarmi occasioni onde attestarle la mia profonda stima e singolare considerazione.

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