Ho ricevuto la pregiat[issi]ma di lei ultirna lettera alla quale avrei rìsposto p[ri]ma d'ora se lo stato di mia salute me lo avesse permesso trovandomi già da alcuni g[ior]ni alquanto incomodato.
Questa settimana ho fatto pagare nelle mani del Sig =[nor] Corridori altre £ = 965 e 20 c=[entesi]mi e ne ho ritirata la ricevuta che ritengo per l'intesa destinazione.
Delle tre copie dell'Estratto della di lei opera, che il Sig =[nor] Cav.[alier]e Ponzoni ha voluto graziarmi ho creduto bene di ritenerne una per questo R=[eal]e Gabinetto, passando una delle altre due a ciascuna delle due pubbliche Biblioteche della Capitale, quella reale di Brera cioè e l'Ambrosiana. Relativamente alle stampe ch'Ella mi aveva incaricato di provvederle, sono stato ancora in tempo di contramandarne la commissione cosicché Ella non deve essere più in pena p[er] questo. Il sig.[no]r Sestini con lettera del 14 c=[orren]te (108) mi incarica di passarle paoli 64 fior=[entin]i di cui egli si dice debitore verso di lei, e che ritiene in isconto di un pari credito che egli ha verso il R=[eal]e Gab=[inett]o [.] Ella potrà dunque aggiungere questa somma alla restante di cui io le sono debitore e delle quali Ella può valersi a suo piacere e quando più le grada.
Le sono infinitamente tenuto della compiacenza che ha di ragguagliarmi sulle nuove di lei osservaz=[ion]i numismatiche e la prego a volere continuare quando ciò non le rechi soverchio incomodo.
Mi conservi la preziosis[si]ma di lei amicizia, mi riverisca distintamente il Sig[no]r Cav=[alier]e Ponzoni ed il di lei Sig=[no]r Cugino ed augurandole la più perfetta salute sono &c.