Lo ringrazia per il diploma dell'ordine cavalleresco della Corona d'Italia ed apprende con piacere la notizia dell'inaugurazione delle esposizioni etrusca ed egizia a Firenze. Ribadisce tuttavia l'inopportunità di "domandare e sperare di ottenere in dono da S.A. il Viceré qualche monumento egizio", sia per il prossimo inaugurarsi del nuovo museo del Cairo, sia perché il governo egiziano ha vietata l'esportazione di antichità. Ciò nonostante, assicura che continuerà ad adoperarsi per inviare ai musei italiani ogni oggetto possibile. Illustra l'importanza dei calchi in carta delle collezioni del Museo di Bulaq, inviati in Italia perché se ne ricavino copie in gesso, e suggerisce di richiedere per lui un congedo dal governo egiziano, al fine di sovrintendere al loro montaggio a Firenze.