Fondazione Mansutti, Milano (MI)

Tipologia: archivio, biblioteca, museo
Indirizzo: Via Rugabella 10 - Milano (MI)
Ente proprietario: Fondazione Mansutti Onlus
Sito web

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La Fondazione Mansutti è nata nel 2004 con lo scopo di raccogliere, conservare e promuovere un patrimonio culturale interamente dedicato alla storia dell'assicurazione dalle origini ai giorni nostri.


Profilo storico

Il fenomeno assicurativo, come non tutti sanno, è nato in Italia: le prime polizze sono state sottoscritte dai mercanti genovesi e fiorentini a partire dal XIV secolo.

Approfondire la conoscenza del fenomeno assicurativo significa prestare attenzione alla sua evoluzione economica, sociale, giuridica e tecnica. Per questo motivo, la documentazione offerta dalla biblioteca è rivolta, oltre che alla scienza delle assicurazioni, al diritto, all’economia, alla matematica attuariale e alla statistica. La Fondazione conserva anche quattro collezioni di carattere museale e archivistico, anch’esse collegate alla storia dell’assicurazione. La raccolta di questo prezioso materiale librario e archivistico è stata iniziata sessant'anni fa dal fondatore stesso e, da allora, prosegue in una costante ricerca di testi del passato, unita a un continuo aggiornamento sulle pubblicazioni contemporanee di storia assicurativa.

Francesco Mansutti, broker assicurativo e appassionato di assicurazioni e bibliofilia, fin da giovane ha iniziato a collezionare libri sulla materia assicurativa. Negli anni ’90 del Novecento, il patrimonio ha cominciato a prendere forma negli uffici della Mansutti SPA, allora collocati in Torre Velasca. Nel 1996 la biblioteca Mansutti ha dato alle stampe il suo primo catalogo bibliografico comprendente un patrimonio di 1800 opere. Agli inizi degli anni 2000 la biblioteca, arricchitasi nel frattempo di altre collezioni, ha trovato una propria sede in via Albricci, dove è rimasta fino al 2013, quando si è reso necessario trovare uno spazio più ampio e più adeguato a mettere in risalto il valore culturale del patrimonio che aveva ormai superato i 10000 documenti. Nel frattempo, nel 2004 la biblioteca, da ente privato, ha cambiato la propria natura, dotandosi di uno statuto che la riconosce come Fondazione senza scopo di lucro.

Per raggiungere i propri obiettivi la Fondazione mette in atto strategie di cooperazione con altre istituzioni in Italia e all’estero, come ad esempio enti culturali, università, centri di catalogazione regionali e nazionali, altre biblioteche, compagnie di assicurazioni. Queste collaborazioni, negli anni, hanno portato alla realizzazione di mostre espositive, convegni internazionali, pubblicazioni, attivazioni di stage, tesi di laurea.

Fra gli organi della Fondazione vi è il Comitato Scientifico, chiamato a esprimere il proprio parere sui programmi di attività della Fondazione e sui risultati conseguiti.


Patrimonio

Il patrimonio culturale della Fondazione è interamente catalogato e disponibile sul catalogo online.

 

Il patrimonio librario

La Fondazione conserva una biblioteca di oltre 6000 volumi, tra opere antiche, libri moderni e testate di periodici. Tra le opere antiche, che includono circa 500 edizioni, sono presenti oltre 40 Cinquecentine, tra cui alcune rare prime e uniche edizioni, come il primo trattato a stampa sull’assicurazione stampato a Venezia nel 1552, e un bellissimo manoscritto del Quattrocento con il trattato sull’usura di San Bernardino da Siena.

 

Il fondo archivistico di polizze e azioni

L’archivio di polizze conserva oltre 2800 documenti provenienti da tutto il mondo, dalle polizze marittime più antiche della seconda metà del Cinquecento, redatte interamente a mano, fino a quelle più recenti, della metà del Novecento, passando per le bellissime polizze incise, soprattutto inglesi, della fine del ‘700. L’archivio di azioni comprende 200 documenti emessi da Compagnie italiane e straniere a partire dai primi anni dell’Ottocento fino alla metà del secolo scorso.

 

La collezione museale di manifesti

È composta da 450 manifesti pubblicitari che rappresentano un altro aspetto, senza dubbio meno conformista e più accattivante, del fenomeno assicurativo e ne narrano la storia recente, dalla fine dell’Ottocento alla metà del secolo scorso. Sono tutti stampati per conto di compagnie di assicurazione italiane e straniere. Alcuni celebri cartellonisti e illustratori di fine Ottocento-inizi Novecento, come ad esempio i grandi maestri triestini Dudovich e Metlicovitz, hanno firmato alcune delle opere più belle conservate nella Fondazione.

La collezione di manifesti è stata catalogata in SIRBeC nel 2019-2020 con il contributo della DG Autonomia e Cultura di Regione Lombardia ed è consultabile qui.

 

La raccolta di targhe-incendio

È costituita da oltre 800  targhe incendio di compagnie di assicurazione che hanno operato in Italia e in Ungheria nell’arco di un secolo, a partire dalla prima metà dell'Ottocento. L’uso delle targhe risale alla fine del Seicento: alle origini dell’assicurazione incendio non esisteva un servizio pubblico per lo spegnimento degli incendi, quindi le Compagnie di assicurazione - nel tentativo di limitare gli eventuali danni provocati dallo scoppio di un incendio - avevano creato squadre private di pompieri che - grazie alle targhe affisse in corrispondenza dei portoni - intervenivano sugli edifici assicurati dalla Compagnia per la quale operavano. 

 

BIBLIOTECA

La Biblioteca della Fondazione, oltre a fornire un proprio catalogo online, è presente nell’Anagrafe Biblioteche Italiane dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico e nel Censimento Nazionale delle edizioni italiane del XVI secolo nel quale, attraverso la ricerca per localizzazione con il codice MI1179, è possibile individuare le cinquecentine che fanno parte di questo patrimonio.

Per quanto riguarda i testi antichi e le opere moderne (incluso lo spoglio delle opere collettanee), grazie alla convenzione sottoscritta a partire dal 2011 con la DG Culture, identità, autonomie di Regione Lombardia, è possibile individuare gli oltre 5000 titoli all'interno dell'Opac del Polo regionale lombardo e del catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale.

Nel 2018 la Fondazione ha aderito al progetto di Regione Lombardia della Biblioteca Digitale Lombarda e, dallo scorso anno, sono disponibili le digitalizzazioni di oltre cento volumi e opuscoli, pubblicati tra Otto e Novecento, che illustrano la storia delle compagnie di assicurazione in Italia.


Sede

La sede attuale della Fondazione è ospitata al piano nobile di uno splendido palazzo Settecentesco in via Rugabella 10, di proprietà del Centro Nazionale Studi Manzoniani. Le diverse sale, che ospitano e valorizzano le collezioni, sono abbellite da affreschi, soffitti a cassettoni dipinti e pavimenti in parquet.

Nel 2020 è stata realizzata e allestita una ulteriore sede in via Fabio Filzi 27, dove sono esposti alcuni dei più bei manifesti della Fondazione, una selezione di polizze, azioni, libri antichi e targhe-incendio. La sede di via Filzi è inoltre dotata di alcune sale riunioni e di una grande sala adibita a convegni e presentazioni.


Bibliografia

Di Battista (a cura di), I manifesti e l’assicurazione, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2019.

Fondazione Mansutti, L’affascinante storia dell’assicurazione, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 201

Farina, La Fondazione Mansutti, un luogo prezioso, in “Broker”, n. 151, gen.-feb. 2014, pp. 44-46.

Bonomelli (a cura di), Quaderni di Sicurtà, Milano, Electa, 2012.

Bonomelli, Sette secoli di storia dell'assicurazione dal 1343 ad oggi, in“Broker”, n. 130, gen.-feb. 2011, pp. 22-23.

Giudice, Celeste Biblioteca, in“Assinews”, n. 214, novembre 2010, pp. 68-69.

Bonomelli, The Mansutti Foundation in Milan, in”EABH Bulletin”, n. 2, EABH, 2009, pp. 22-29

Di Battista, Business communication in the Mansutti Foundation posters, in “EABH Bulletin”, n. 2, EABH, 2009, pp. 30-33

Muret, Dans la mémoire de l'assurance, in“L'Argus de l'assurance”, 29 mai 2009, pp. 24-26.

Guidi, Nel museo del broker Mansutti anche l'assicurazione di Marilyn, in“Il Giornale”, 28 maggio 2009, p. 49.

Kort, Marilyn Monroe und die Hilfe Gottes, in“Handelsblatt“, 17. Februar 2009, nr. 33, p. 26.

Dossi, I Mansutti, quasi una dinastia..., in“Primato Magazine”, Anno 5, n. 10, gennaio 2009, pp. 14-16.

Lepore, La storia d'impresa in Italia e le nuove frontiere digitali: archivi e risorse telematiche, in“Culture e impresa”, n. 5, luglio 2007, pp. 60-65.

Di Battista, Assicuratevi! Dalla collezione della Fondazione Mansutti di Milano, in “Charta”, n. 86, Verona,Nova Charta, 2007, pp. 84-87.

Mansutti evolve anche come fondazione (con l’Università Bocconi), in “Primato Magazine”, Anno 1, n. 1, giugno 2005, p. 6.

Montecchi, Collezionismo e servizi al pubblico in alcune biblioteche private milanesi, in“Atti del Convegno Biblioteche private in età moderna e contemporanea”, Udine, 18-20 ott. 2004, pp. 363-370

Mansutti, La storia delle assicurazioni in vetrina, in“Summa”, n. 198, A. XXI, Roma, feb. 2004, p. 55

Belletti, Per terra e per mare: polizze assicurative della Mansutti di Milano, in “Charta”, n. 65, Verona, Nova Charta, 2003, pp. 38-41.

Bonomelli, Sicurezza e buona fede: la Mansutti di Milano, in “Charta”, n. 63, Verona,Nova Charta, 2003, pp. 73-75.

Bonomelli, Uno strumento innovativo: i «Quaderni di sicurtà» della Biblioteca Mansutti, in“Le Carte Sicure”, Trieste, Stella Arti Grafiche, 2001, pp. 353-357.

Bono, Tremila libri per una storia ad alto rischio, in“Il Giornale”, 9 agosto 2000, p. 36.

Giudice, La Biblioteca Mansutti presentata alla Braidense, in“Il Nuovo Notiziario”, Firenze, n. 4, Anno 2-aprile 1997, pp. 48-49.

Bonomelli (a cura di), Quaderni di Sicurtà, Milano, Antea, 1996.


Galleria


Ultimo aggiornamento: 25 maggio 2021 [Rita Gigante]

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