Carla Cerati (post 1960 - ante 2000)
Fondo
Tipologia: fondo professionale
Schede collegate: 1.856 fotografie
Conservatore: Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco. Civico Archivio Fotografico, Milano (MI)
Produttori del fondo: Cerati, Carla (produttore / 1960 - 2000)
Autori: [persone] Cerati, Carla
Consistenza:
Il fondo Carla Cerati si compone di 106.652 fotografie - fra positivi, negativi, provini, diapositive, poster (104) e cartoline (460) - in bianco e nero e a colori. Il fondo fotografico è parte del più ampio archivio Carla Cerati, che comprende: libri, fra cui cataloghi di mostre, e fascicoli di riviste (per un totale di 268 unità); 4 tesi di laurea; 21 audiovisivi e 4 audiocassette; 10 faldoni di documenti di varia natura (agende e documenti personali, corrispondenza, fascicoli dattiloscritti, rassegne stampa, biglietti, inviti, disegni e acquerelli, manifesti, volantini, cancelleria, calendari, guide e opuscoli turistici).
Una parte del fondo fotografico è composta da: album contenenti fogli di provini e negativi in bianco e nero principalmente di formato 24x36 mm e. in piccola parte, 6x6 cm; album contenenti diapositive a colori nei due formati. Gli album contenenti fogli di provini e negativi in bianco e nero sono 141. Ciascun album contiene circa trenta fogli di provini costituiti da circa 30 scatti ciascuno. Gli album contenenti diapositive a colori sono 82, per un totale di 1.355 fogli contenenti circa 20 scatti ciascuno.
Soggetti:
Reportages di viaggio e paesaggi (tra cui l'Abruzzo, la Sicilia, vari paesaggi italiani). Ritratti (i protagonisti del mondo culturale italiano del secondo dopoguerra; i personaggi italiani e stranieri che frequentavano le fiere dell'editoria, i festival del cinema, le galleria d'arte; i protagonisti della resistenza culturale nella Spagna Franchista). Il paesaggio urbano di Milano dal 1960 al 1990. L'alluvione di Firenze nel 1966. Gli avvenimenti politici e sociali fra il 1968 e il 1975: i frequentatori dei cocktail parties; le lotte operaie, gli scioperi, la contestazione studentesca, le stragi, i processi, le manifestazioni; l'indagine sul mondo manicomiale italiano. Il tema del teatro, oggetto di ricerca per circa trent'anni. Il nudo femminile indagato sotto l'aspetto formale ed espressivo.
Notizie storico-critiche:
Dal febbraio 2018 l'Archivio di Carla Cerati è stato affidato in comodato gratuito al Civico Archivio Fotografico di Milano per volontà della figlia Elena Ceratti. Nel 2022 l'Archivio è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia. L'archivio comprende: libri, fra cui cataloghi di mostre, e fascicoli di riviste; tesi di laurea; audiovisivi e audiocassette; 10 faldoni di documenti di varia natura; e il fondo fotografico, un fondo professionale costituito da Carla Cerati a partire dagli inizi della carriera di fotografa, ricco di 106.652 fotografie fra positivi, negativi, provini, diapositive, poster e cartoline, in bianco e nero e a colori.
Carla Cerati (Bergamo 1926 - Milano 2016) è stata una figura di fondamentale importanza nel panorama culturale e in quello della fotografia italiana e internazionale. Scrittrice prolifica, con al suo attivo numerosi testi - il suo esordio avviene nel 1973 con "Un amore fraterno", finalista al Premio Strega -, comincia a lavorare come fotografa di scena con il regista teatrale Franco Enriquez nel 1960, dopo una breve esperienza al Circolo Fotografico Milanese. Ben presto allarga il suo campo di interessi impegnandosi in inchieste su temi di rilevanza sociale e culturale con fotografie che, lungo l'arco di tre decenni, danno vita a numerosi libri e mostre, oltre a comparire su riviste e quotidiani. Il celebre lavoro sugli ospedali psichiatrici, in collaborazione con Gianni Berengo Gardin, Franca e Franco Basaglia, pubblicato da Einaudi nel 1969, con il libro "Morire di classe", darà un notevole contributo alla chiusura dei manicomi (con la legge 180 del 13 maggio 1978, la cosiddetta "legge Basaglia"). Dal 1960 al 1980 l'interesse e l'amore per Milano la portano a fotografare la città a più riprese, nella continua metamorfosi urbanistica (il lavoro su Milano confluisce in parte nella pubblicazione "Milano 1960-1970", del 1997) e nei momenti di forte cambiamento culturale ("Culturalmente impegnati" è la mostra del 1968 dedicata alle personalità della cultura), sociale ("Mondo cocktail", del 1974, dà conto della vita sociale del boom economico), politico (documenta, fra l'altro, il processo Calabresi - Lotta Continua, i funerali di Giangiacomo Feltrinelli, le prime manifestazioni femministe). Approfondisce nuovi aspetti del teatro, fotografando a lungo il Living Theatre a partire dal 1967 (il tema teatrale, centrale nella sua ricerca, sarà oggetto della mostra e relativo catalogo "Scena e Fuori Scena" del 1991), e della danza, seguendo il lavoro del ballerino e coreografo spagnolo Antonio Gades e della performer Valeria Magli. Dal 1969 al 1975 documenta la condizione degli intellettuali spagnoli sotto il regime di Franco. Lavora sul nudo femminile, con uno sguardo critico e demistificante, scevro da stereotipi ma attento a intense lezioni formali ed espressive. All'inizio degli anni Novanta decide di lasciare il mestiere di fotografa e si dedica prevalentemente alla scrittura. Sue opere sono conservate al MoMA di New York, al CSAC (Centri Studi e Archivio della Comunicazione) dell'Università di Parma, al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid, al Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, Milano.
La catalogazione del fondo, tutt'ora in corso, è attuata col sistema SIRBEC della Regione Lombardia che segue gli standard ICCD per la scheda F. Costanti aggiornamenti dei dati vengono effettuati parallelamente al progredire degli studi relativi al fondo.
Riferimenti bibliografici
Bufalari G./ Cerati C., La barca gialla, Torino, 1966
Cerati C., Forma di donna, Milano, 1978
Cerati C., Milano 1960-1970, Manduria, 1997
Cerati C., Mondo Cocktail, Milano, 2007
Cerati C., Morire di classe: la condizione manicomiale fotografata da Carla Cerati e Gianni Berengo Gardin, Torino, 1969
Cerati C., Nove paesaggi italiani, Torino, 1965
Cerati C., Nudi, Palermo, 2007
Cerati C., Percorso, Milano, s.d.
Cerati C., Punto di vista, Milano, 2007
Cerati C., Scena e fuori scena, Milano, 1991
Cerati C., Vittorini: progettazione e letteratura, Milano, 1968
Martini L./ Cerati C., Cara Assuntina, Torino, 1976
Martini L./ Cerati C., Cara Assuntina, Torino, 1976
Morello P., Carla Cerati Nudi, Palermo, 2007
Mussini M., Carla Cerati, Milano, 2007
Ongaro Basaglia F., Per non dimenticare. 1968. La realtà manicomiale di "Morire di classe", Torino, 1998