Leopoldo Metlicovitz (ca. 1892 - ante 1944)

Fondo

Tipologia: archivio professionale

Schede collegate: 747 fotografie

Conservatore: Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco. Civico Archivio Fotografico, Milano (MI)

Produttori del fondo: Metlicovitz, Leopoldo (fotografo / ca. 1892 - ante 1944)

Autori
[persone] AP / Beauchy, Emililo / Bertorello / Brocherel, Jules / Byron, Joseph / Comerio, Luca / De Chomón, Segundo / Metlicovitz, Leopoldo / Michieli, Giacomo / Nessi, Antonio / Non identificato / Pacchioni, Italo / Plüschow, Guglielmo / Riccardi, N. / Rossetti, Giacomo / Sambro, Emilio / Taramelli, Andrea / Tettamanzi / Vespignani, G. / Zanutto, Mino

Consistenza:
Il fondo Leopoldo Metlicovitz si compone di 801 fotografie prevalentemente in bianco e nero fra positivi (763), negativi (7) e cartoline (31, di cui 3 a colori). Il fondo fotografico è accompagnato da altro materiale, di tipo documentario, per un totale di 41 documenti, che comprende: 7 riviste e 1 periodico, 8 fascicoli del "Dizionario di Cognizioni Utili", 4 libri, 1 catalogo d'asta e documenti di varia natura (documenti personali, corrispondenza, listino prezzi Pellicole Bayer, 1 libretto di deposito, 1 pieghevole con riproduzioni di abiti di frati minori, 5 ritagli di giornale e 1 calendario tascabile)

Soggetti:
Ritratti (modelle/i in posa in studio o in esterno, attrici); nudo accademico; vedute e paesaggi (porti, località marine, lacustri e montane, Trieste, Caucaso, Chioggia, Norimberga, Buenos Aires e altre località); foto d'arte (riproduzioni di opere d'arte di Leopoldo Metlicovitz e di altri autori); fotografie di militari (Prima Guerra Mondiale, militari al fronte); fotografie di scena (teatro e cinema) e un corposo nucleo di fotografie di famiglia

Notizie storico-critiche:
Il fondo Leopoldo Metlicovitz è stato donato nel 2018 al Civico Archivio Fotografico di Milano da Maria Ciceri Fagetti, proprietaria della villa di Ponte Lambro che fu di Metlicovitz. Il fondo, un archivio professionale e privato costituito da Leopoldo Metlicovitz a partire dagli inizi della sua carriera di cartellonista, è composto da 804 fotografie prevalentemente in bianco e nero fra positivi, negativi (7), provini e cartoline (32 di cui 5 a colori). Il fondo fotografico è accompagnato da altro materiale, di tipo documentario, per un totale di 38 pezzi, che comprende: riviste, libri e documenti di varia natura (documenti personali, corrispondenza, un listino prezzi delle Pellicole Bayer, un libretto di deposito, ritagli di giornale e un calendario tascabile). Al momento della donazione il materiale non aveva una struttura e un ordinamento precisi e si trovava in cattivo stato conservativo.
All'interno del fondo si individuano due gruppi tematici. Il primo, e più corposo, è costituito dal materiale propriamente professionale, il secondo comprende invece fotografie di famiglia.
Come altri artisti che sfruttavano il mezzo fotografico come spunto ideativo nella loro produzione artistica, Metlicovitz utilizzava la fotografia come strumento propedeutico per la realizzazione delle proprie opere cartellonistiche e pittoriche mediante la ripresa dei soggetti in posa dal vero oppure con l'ausilio di fotografie di altri autori. Questo metodo di lavoro gli permetteva di studiare le posture, le espressioni dei soggetti e le ambientazioni in vista dell'approntamento dell'opera finale. Tra i soggetti immortalati, molte modelle o attrici in posa (vestite con abiti contemporanei oppure in "costumi storici" o di scena) che illustrano il campo d'indagine e di applicazione dell'artista, che spazia dalla pubblicità commerciale al mondo del teatro e del cinema. Molto spesso l'autore si avvaleva della collaborazione della moglie Elvira Lazzaroni, conosciuta in ambito teatrale, che si prestava a posare come modella, e in alcuni casi anche dei figli Roberto e Leopolda. Altre fotografie testimoniano lo studio del nudo accademico maschile e tra i soggetti compare lo stesso Metlicovitz, che si immortala con l'autoscatto. Metlicovitz era solito fotografare all'interno del suo studio anche le donne che volevano un ritratto pittorico, infatti parallelamente all'attività di cartellonista egli fu anche pittore. È presente nel fondo anche una serie di fotografie che documentano la visita fatta con Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi a Villa Agata nel 1900, prima della morte del compositore, che servirono come modello per una serie di acquerelli poi raccolti nel cofanetto "Verdi a Sant'Agata. 12 cartoline illustrate da L. Metlicovitz", G. Ricordi & C. Editori, 1906. Nel fondo sono inseriti anche altri nuclei tematici tra i quali: fotografie di militari, fotografie di scena (teatro e cinema) e riproduzioni di opere d'arte, alcune delle quali realizzate dallo stesso Metlicovitz.
Il secondo gruppo comprende un numero cospicuo di fotografie che immortalano la vita della famiglia dell'artista, la moglie Elvira e i figli; immagini catturate a Ponte Lambro nella sua villa, dove si trasferì definitivamente nel 1915, oppure durante momenti di svago: passeggiate nella campagna/ lago, fotografie di momenti privati e domestici, visite di parenti e amici e foto di viaggi. Da una cartolina postale con timbro del 10 aprile 1928 si apprende che il primo figlio di Metlicovitz, Roberto, intraprese la carriera militare essendo citato dal mittente degli auguri come "allievo soldato".
Nel 2018 è stato avviato il lavoro di riordino e di catalogazione, concluso nel 2021, del fondo "Leopoldo Metlicovitz" con il sistema SIRBEC della Regione Lombardia che segue gli standard ICCD per la scheda F. Tutte le fotografie sono state condizionate in materiali a norma. Costanti aggiornamenti dei dati vengono effettuati parallelamente al progredire degli studi relativi al fondo.

Riferimenti bibliografici
Crespi Morbio V., Leopoldo Metlicovitz alla Scala, Milano-Parma, 2018
Crespi Morbio V., Metlicovitz, 2005
Curci R., Metlicovitz.L'arte del desiderio. Manifesti di un pioniere della pubblicità, Venezia, 2018
Ortolani C., Sant'Angelo in Lizzola 1047-1947. Luoghi, figure, accadimenti, Sant'Angelo in Lizzola, 2013
Puccini G., Turandot, Milano, 1926
La guerra delle aquile - Dall'Ortler all'Adamello in La Lettura: rivista mensile del Corriere della Sera, Milano, 1917
Metlicovitz a Ponte Lambro. Vita e opere di un grande illustratore, Ponte Lambro, 2014
Metlicovitz, Dudovich: grandi cartellonisti triestini : manifesti della Raccolta Achille Bertarelli del Castello Sforzesco di Milano, Milano, 2001
Orientalisti: incanti e scoperte nella pittura dell'Ottocento italiano, Cinisello Balsamo, 2011