comune di Alzano inferiore sec. XIII - 1797

Menzionato in un’addenda dello statuto di Bergamo del 1248 (Statuto di Bergamo 1248), nel 1331 faceva capo alla “facta” di porta San Lorenzo (Statuto di Bergamo 1331). In età veneta fece parte della valle Seriana Inferiore. Secondo gli “Ordini” del 1505, tradotti in volgare nel 1603 e modificati nel 1658, il comune era formato da quattro “squadre” (di Zanchi, de Serina, della Piazza, de Griggi) ed era retto da un arengo (consiglio generale) che eleggeva quattro sindaci del comune, i quattro sindaci delle chiese e i quattro della misericordia, e un “consiglio del comune” formato da ventiquattro consiglieri il quale, a sua volta, eleggeva consoli, campari, fattori di ragione, calcatori, estimatori, notaio, secondo un complesso sistema secondo il quale ogni volta che si eleggevano rappresentanti di una squadra, i consiglieri di quella non partecipavano alla votazione (ordini di Alzano di sotto sec. XVI).
Secondo il Da Lezze, invece, il comune era retto da due consoli, un notaio, quattro sindaci, sedici consiglieri, e un canevaro la cui carica era data all’incanto e che rendeva conto a consiglieri e sindaci. A quella data il comune contava 225 fuochi e 1084 abitanti. Consoli, sindaci e consiglieri erano eletti annualmente dai predecessori (Da Lezze 1596).
La revisione degli ordini del 1658 fissò a sedici il numero di membri del “consiglio del comune”, e stabilì l’obbligo dell’elezione di un “depositario sive tesoriero” della chiesa di San Martino, definendone minuziosamente i compiti. Venne stabilito, inoltre, che si preservasse il patrimonio boschivo collettivo del monte Fradeggio. Alla fine del Settecento contava 1665 abitanti (Maironi da Ponte 1776).
In età napoleonica e nel corso dell’Ottocento prese il nome di Alzano Maggiore.

ultima modifica: 09/12/2003

[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]