comune di Spino sec. XVI - 1757

A metà del XVI Spino è citato nell’ estimo di Carlo V tra i comuni del territorio di Lodi (Estimo di Carlo V, b. 9, fasc. 10; Estimo di Carlo V, b. 10, n. 1). Spino a metà Seicento era un comune delle Terre Oltre Adda del Contado di Lodi (Oppizzone 1644), mentre nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751 e nelle risposte ai 45 quesiti alla reale giunta del censimento redatte nel 1751 si afferma che il comune apparteneva al Vescovato superiore del Contado di Lodi (Compartimento Ducato di Milano, 1751; Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3051).
La comunità di Spino risulta infeudata dal 1442 e dal 1730 era stata concessa in feudo al conte Casati, al quale era infeudata nel 1751 (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3051; Casanova 1904)
Dalle risposte ai 45 quesiti emerge che il comune era amministrato dall’assemblea degli abitanti, convocati al suono della campana, ai quali spettava stabilire “quanto opportuno per il bene comune” e in particolare pubblicare il riparto delle imposte. L’elezione degli ufficiali della comunità che erano il sindaco, l’eletto, il console e il cancelliere spettava al feudatario. Il governo ordinario della comunità era affidato in particolare al sindaco e all’eletto. Il cancelliere, residente a Lodi, redigeva le pubbliche scritture, formava i riparti delle tasse e ne dava pubblica lettura e custodiva i documenti del comune. La comunità nominava infine al pubblico incanto con incarico di durata triennale l’esattore, che espletava le operazioni relative alla riscossione dei contributi.
Alla metà del XVIII secolo il comune era sottoposto alla giurisdizione del podestà feudale, residente a Lodi, e a quella del podestà di Lodi; il sindaco e il console prestavano giuramento alla banca criminale del podestà feudale e a quella della curia pretoria di Lodi.
All’epoca il comune contava 900 anime. (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3051)

ultima modifica: 13/10/2003

[ Valeria Leoni ]