parrocchia di Santa Maria Assunta 1582 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La “cura” di Santa Maria di Chiuso fu visitata nel 1566 all’epoca della visita pastorale dell’arcivescovo Carlo Borromeo nella pieve di Garlate. Nel 1574 passò alla pieve di Olginate, a seguito del trasferimento delle prerogative plebane a Olginate a opera di Carlo Borromeo. L’erezione della parrocchia dovrebbe risalire al 1570 (DCA, Garlate). Essa risulta comunque attestata nel 1582 (Registro parrocchie e canonicati diocesi di Milano, 1502). Nel XVII e XVIII secolo la parrocchia di Chiuso, a cui era preposto il vicario foraneo di Olginate, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali degli arcivescovi e dei delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Olginate, inserita nella regione V della diocesi.
Nel 1754, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Olginate, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in Cielo si avevano la confraternita del Santissimo Sacramento, canonicamente eretta dall’arcivescovo Alfonso Litta il 9 maggio 1674 e la confraternita del Santissimo Rosario, canonicamente eretta il 25 agosto 1677 all’altare della Beata Vergine Maria dal frate Giovanni Maria Benevenuto, predicatore delegato e deputato dal frate Alberto Vaona di Verona, priore del convento dei Santi Bartolomeo e Stefano di Bergamo. Le due confraternite, “sine habitu”, risultavano all’epoca unite. Entro i confini della parrocchia di Chiuso esisteva l’oratorio di San Giovanni Battista (Visita Pozzobonelli, Pievi diverse. Canobbio, Angera, Olginate).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Santa Maria di Chiuso possedeva fondi per 33 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 214 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Chiuso assommava a lire 394; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1899, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Olginate, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 684.47; la rendita netta della coadiutoria, di nomina arcivescovile, a lire 800. Entro i confini della parrocchia di Chiuso esistevano la chiesa sussidiaria antica parrocchiale di San Giovanni Battista e l’oratorio privato di Sant’Ambrogio alla Rocca di proprietà dei padri Somaschi. Nella chiesa parrocchiale della Beata Vergine Assunta di Chiuso si avevano la confraternita del Santissimo Sacramento e la confraternita del Santissimo Rosario. Il numero dei parrocchiani era di 428 (Visita Ferrari, I, Pieve di Olginate).
Nel XIX e XX secolo la parrocchia di Santa Maria Assunta di Chiuso è sempre stata inclusa nella pieve e nel vicariato foraneo di Olginate, nella regione V della diocesi, fino al 1937, quando passò alla pieve e vicariato di Lecco (DCA, Lecco); con la revisione della struttura territoriale attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326) è stata attribuita al decanato di Lecco nella zona pastorale III di Lecco.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Alessandra Baretta ]
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