parrocchia dei Santi Siro e Materno sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa plebana di Desio è attestata fin dalla fine del XIII secolo, con la dedicazione a San Siro “episcopi ianue” (Liber notitiae). Le visite pastorali compiute tra XVI e XVIII secolo dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili a Desio riportano costantemente gli atti relativi alla chiesa plebana dei Santi Siro e Materno. Desio fu sede di vicariato foraneo, incluso nella regione IV della diocesi, fin dall’epoca post-tridentina.
Nel 1758, durante la visita del delegato arcivescovile Antonio Verri nella pieve di Desio, nella chiesa prepositurale dei Santi Siro e Materno, si avevano la confraternita del Santissimo Sacramento, istituita da San Carlo il 3 marzo 1584; la confraternita del Santissimo Rosario, aggregata all’arciconfraternita di Santa Maria alla Minerva di Roma il 7 luglio 1606, come risulta dalle lettere patenti; nell’oratorio di San Bartolomeo la confraternita dei Disciplini con il titolo di Santissimo Crocifisso, aggregata all’arciconfraternita del Santissimo Crocifisso nella chiesa di San Marcello dei Servi della Beata Vergine Maria di Roma, come risulta dal breve 21 settembre 1608 di papa Paolo V; nel 1729, con autorità ordinaria, furono erette anche le tre società della Santissima Croce, situate rispettivamente nella piazza prospicente la chiesa prepositurale, alla Fontana e in Piazza Suigana a Desio. Nel 1744 l’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli aveva soppresso la confraternita dell’Immacolata Concezione della Beata Maria Vergine. Il numero dei parrocchiani era di 2092 di cui 1500 circa comunicati. Entro i confini della parrocchia di Desio esistevano gli oratori di Santa Maria; San Bartolomeo; Santa Caterina vergine e martire; San Pietro al Dosso; San Carlo; Santi Apolllinaire vescovo e martire e Giorgio martire in San Giorgio; San Giuseppe. Nella collegiata i canonicati erano undici, oltre alla prepositura (Visita Verri, Pieve di Desio).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia dei Santi Siro e Materno possedeva fondi per 4.4 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 1497 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia prepositurale di Santi Siro e Materno assommava a lire 1299.19.11, quella del canonicato coadiutorale a 778.16.10 e quella della coadiutoria a 379.13; la nomina del beneficio della parrocchia prepositurale spettava a Roma e del canonicato coadiutorale e della coadiutoria all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1900, all’epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Desio, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 446, con l’esclusione di tre benefici coadiutorali. Entro i confini della chiesa prepositurale dei Santi Siro e Materno esistevano le chiese sussidiarie del Santo Nome di Maria, ad uso della confraternita; San Bartolomeo; gli oratori di San Pietro al Dosso; Santa Maria della Salute, annesso all’ospedale; Beata Vergine del Patrocinio, oratorio femminile; Beata Vergine Immacolata, oratorio maschile; San Giuseppe alla frazione omonima; Sant’Apollinaire in San Giorgio; Sacro Cuore di Gesù, nel collegio Gesù; un oratorio privato alla villa Traversi; Santa Caterina, oratorio privato di proprietà di Egidio Gavazzi; un oratorio presso la famiglia Longoni; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 12000. Nello stato del clero erano elencati il preposto parroco, un coadiutore titolare e due coadiutori d’ufficio (Visita Ferrari, I, Pieve di Desio).
Nel XIX e XX secolo la parrocchia dei Santi Siro e Materno di Desio figura sempre sede vicariale nella regione forense IV fino ai decreti arcivescovili che hanno rivisto la struttura territoriale della diocesi (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), in seguito ai quali è stata attribuita al decanato di Desio, nella zona pastorale V di Monza.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Marina Regina ]
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