comune di San Fedele 1798 - 1814

Con il decreto del 4 novembre 1800, che istituì il dipartimento dell’Agogna coprendente tutte le terre fra Ticino e Sesia, il Siccomario si trova per la prima volta unito con la Lomellina, ma questa unione dura solo pochi anni, perché l’8 giugno 1805 viene aggregato al dipartimento dell’Olona (Mastropietro 1985).
Il primo decreto napoleonico del 1800 emanato per la Lomellina sancisce che il dipartimento dell’Agogna è diviso in 17 distretti, o circondari comunali, Garlasco è capoluogo del sesto distretto e San Fedele, insieme a Travido, ne fa parte (legge 11 brumale anno IX).
Nella compartimentazione territoriale del 28 aprile 1806 San Fedele, insieme a Travido ricade nel Dipartimento d’Olona, distretto Secondo di Pavia, Cantone Primo di Pavia, come comune di terza classe con 163 abitanti (compartimentazione 1806).
Ritornò, il Siccomario, nuovamente a far parte della provincia di Voghera, sulla base dell’editto del 7 ottobre 1814, con cui venne anche creato il mandamento di San Martino comprendente, oltre il comune anche quello di Santa Maria della Strada.
Fu di nuovo staccato da Voghera con l’ordinamento del 1818 per andare a far parte della neo-costituita provincia Lomellina (regio editto 1818, ASC Casei Gerola).

ultima modifica: 01/12/2006

[ Gloria Ferrario, Cooperativa Arché - Pavia ]