parrocchia di Sant'Alessandro martire sec. XV - [1989]

Parrocchia della diocesi di Vigevano; fino al 1817 appartenne alla diocesi di Pavia.
Antica chiesa battesimale attestata, secondo quanto riporta il Pollini, gia nell'VIII secolo; fu matrice di San Giovanni di Carosio, Santa Maria di Zeme, San Michele e San Salvatore di Olevano e Santa Maria in Castello (Pollini 1874).
Il territorio della pieve di Sant'Alessandro era soggetto alla giurisdizione di due diocesi diverse, cioè Vercelli e Pavia; verso la fine dell'VIII secolo la porzione di Vercelli passò a Novara e nel 1137 i diritti del vescovo di Novara su Zeme furono ceduti alla pieve di Santa Croce di Mortara (Gabotto 1914), così da poter unificare la pieve sotto l'unica diocesi di Pavia (Pianzola 1917).
La pieve iniziò a decadere nel XIII secolo a causa delle guerre tra Pavia e Milano.
Nagli atti della visita pastorale compiuta nel 1460 dal vescovo di Pavia monsignor de Fossulanis è citata come parrocchia di Zeme, con il titolo di arcipretura (Pianzola 1917).
Con la bolla 17 agosto 1817 di Pio VII "Beati Petri apostoli principis" (bolla 17 agosto 1817) e con il breve 26 settembre 1817 "Cum per nostras litteras" (breve 26 settembre 1817), sempre di Pio VII, venne aggregata alla diocesi di Vigevano (Diocesi di Vigevano 1987); la parrocchia aveva il titolo di arcipretura e rimase inserita nel vicariato di Mortara (circolare Toppia 1819).
Dagli atti della visita pastorale del 1845 del vescovo di Vigevano monsignor Vincenzo Forzani, si desume che la popolazione della parrocchia di Sant'Alessandro martire era composta da 377 famiglie per un totale di 1.861 persone. I redditi della parrocchia consistevano in elemosine e pochi livelli; il reddito del beneficio parrocchiale era composto da 4.805 lire milanesi nette, date dall'affitto di una masserizia, di un orto e di alcune case, da alcuni livelli, dalla rendità di mezza vigna, da un assegno sul tesoro regio, e da attività straordinarie. Nel territorio parrocchiale esisteva la chiesa di San Rocco, sussidiaria della parrocchiale, e quella della Beata Vergine del Muro, oltre agli oratori presso la cascina la Marza e la cascina Sant'Alessandro. In parrocchia era istituita la confraternita di San Rocco nell'omonima chiesa (Visita Forzani 1845).
Con decreto 31 maggio 1940 del vescovo di Vigevano monsignor Giovanni Bargiggia, Zeme divenne sede vicariale (decreto 31 maggio 1940) (Rivista diocesana vigevanese 1940).
Nel 1971, la parrocchia di Zeme venne assegnata alla zona pastorale nord ovest, con decreto 6 gennaio 1971 del vescovo di Vigevano monsignor Luigi Barbero (decreto 6 gennaio 1971) (Rivista diocesana vigevanese 1971); dal 1972 vicariato di Mortara, con decreto 1 gennaio 1972 del vescovo di Vigevano monsignor Mario Rossi (decreto 1 gennaio 1972) (Rivista diocesana vigevanese 1972).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Emanuele Robbioni ]