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21. Francesco Sforza ad Albertino da Pizzighettone 1457 dicembre 20 Milano

[ 49r] Mediolani, die xx decembris 1457.
Ordini quali volimo che ti, Albertino da Pizgitone, nostro castellano della rochetta de porta Romana de questa nostra cità de Mediolano, per la guardia et conserva d'essa rocha.
Primo, teneray et servaray quella nostra rocha ad nuy et ad nostri figlioli et successori in el stato nostro fidelmente et drictamente, et quelle non consignaray may ad persona alcuna del mondo se non vederay littere soctoscripte de nostra propria mano et senza la parte del contrasigno che havimo con ti.
Item, volimo che dì et nocte cum bona cura, fide et solicitudine attendi ala guardia della dicta rocha et de quella non debii ussire se non vederay nostre littere soctoscripte de mano de uno de nostri secretarii et sigillate de nostro consueto sigillo.
Item, volimo che de dentro dicta nostra rocha non abii may acceptare gente alcuna, né in picolo né in gran numero, più che doe persone alla volta et, quando nuy voremo che in quella recepti gente alcuna, o per segureza d'essa rocha o per altra casone, oltre le dicte doe persone, te lo scriveremo per nostre littere soctoscripte de nostra propria mano, in le quale sarà scolpita la nostra corniola dal bissone in cera rossa, come sta qui de sopra.
[ 49v] Item, volimo che tutte le nostre munitione che hay in quella rocha non ne consumi né daghi ad veruno alcuna cosa, né piccola né grande, se non te lo scriveremo per littere soctoscripte de nostra propria mano et cossì dicemo et volimo che debii servare de quelle che per l'avenire gli farimo mettere et oltre le nostre debii sempre stare fornito dele toe almanco per sey mesi.
Item, volimo che debii continuamente tenere le toe paghe idonee et sufficiente et fidate, per la mità balestreri et l'altra mità pavesani, et per quelli fare le monstre secondo disponeno li ordini nostri dela banca de soldati.
Item, volimo che dentro d'essa rocha non debii fare taverna né becharia né fraudare datii né alcuna cosa sia contra l'ordini nostri né lassi fare per alcuno altro.
Le quali cose tutte soprascripte volimo debii observare sotto pena dela testa et ogni altra pena che parerà ad nuy. Et simile intendimo ubservi circa la guardia della porta de porta Romana.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.