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24. Francesco Sforza a Galeazzo e Gabriele Bossi 1450 novembre 25 Milano

[ 53r] MCCCCL die xxxv novembris, Mediolani.
Franciscus Sfortia Vicecomes, dux Mediolani.
Ordeni et modi per nui dati ad Galiazo et Gabriele, fratelli de Bossi, cittadini de Mediolano et castellani et conestabili dela rocheta et porta de Adda dela città nostra de Lodi (1), li quali loro digono firmiter et inviolabiliter observare et in cosa alcuna non contrafare né venire, per rectum vel inderectum, socto pena dela testa, li quali ordeni non volimo sappia niuno se non vui soli.
Primo, vui, Galiazo et Gabriele, cum ogni modo ingegno, studio, cura, sollicitudine et diligentia attenderiti dì et nocte ala bona guardia de quelle forteze, siché per modo alcuno non ne possa intervenire sinistro né mancamento alcuno, ma ne le possati reassignare sì como nui ve lo facimo consignare.
Item, volimo che mai per tempo alcuno non consigni la dicta rocha né porta se non vi mandiamo lo contrasigno che havimo cum vuy et littera soctoscripta de nostra propria mano, como è qua de socto, seniata de nostra propria mano.
Item, volimo che per modo alcuno non debiati ussire fuora dela dicta rocheta, cioè fuora dela pianchecta de essa. Ultra questo volimo ancora che in la dicta rocheta non lassati intrare persone forestere né altre che se siano se non tre per volta, ad ciò che la dicta forteza sempre [ 53v] sia in libertà et possanza vostra, et, quando per caso alcuno che occorresse nui volerimo che receptati in la dicta rochecta più una gente che un'altra per conservatione de essa rochetta, la littera che ve scriverimo serà soctoscripta de nostra mano, como sta qui de socto, et dentro de essa littera gli serrà nostra corniola piccola con la cera rossa, como sta qui de sopra.
Ultimo, tenereti tucti li fanti che deveti tenere, che siano pratichi, boni et fidati, perché non ve ingannassero, et vedati de tenere li dicti fanti che siano deli luochi et terre nostri.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit (a).
Cichus.


(a) La lettera è depennata con un tratto verticale a penna.

(1) La carica di conestabile della «porta de Adda» della città di Lodi è segnalata da SANTORO (Gli uffici, p. 631), ma Galeazzo e Gabriele Bossi non compaiono tra gli officiali elencati.